mercoledì 2 aprile 2014

Intervista a Fabrizio Panecaldo




Nato a Roma 47 anni fa, esperto in legislazione ambientale, si è occupato di inquinamento elettromagnetico, di tutela e depurazione delle acque.
Capogruppo della Lista Civica Roma per Veltroni per poi passare, su richiesta del Sindaco, a ricoprire il ruolo di delegato al Piano Urbano Parcheggi.
E' sato Vice Capo del gruppo Consiliare del PD, Vice Presidente della Commissione Roma Capitale, membro delle Commissioni Mobilità, Elettorale, Sicurezza-Lavoro e Sicurezza urbana.
Attualmente Coordinatore della Maggioranza ni Campidoglio, membro delle Commissioni alla Mobilità, Trasparenza, Eropa.



On. Panecaldo si parla molto delle difficoltà economiche del Comune di Roma, secondo lei ci sono le possibilità reali di una ripresa  e di un riassetto delle Mucipalizzate?

"Il riassetto delle aziende capitoline, che ci vede pienamente impegnati ad ogni livello, marcia verso l’obiettivo di ridurre e razionalizzare le spese, anche accorciando la catena di comando e riducendo membri dei cda e i loro compensi. Ma il fine vero è quello di aumentare la produttività e reinvestire i fondi così recuperati per il miglioramento dei servizi e la capacità di stare sul mercato. Risanare i conti delle municipalizzate è il primo aspetto. Ma per rendere incisivo il nostro contributo alla ripresa stiamo lavorando per liberare tutte le risorse già disponibili, vedi delibere urbanistiche, per dare ossigeno a settori fermi e decisivi per l’economia, come quello edilizio. Personalmente, sono il primo firmatario di una delibera già calendarizzata in aula per il ripristino delle facciate dei palazzi con forti incentivazioni fiscali per i condomini e contributi alle opere provenienti dalle pubblicità sui cantieri".

E' stato in passato delegato ai PUP l'abolizione di questo programma quanto ha influito sull'economia di Roma?

"Purtroppo la miopia della Giunta precedente ha dato un colpo mortale alla realizzazione del Piano Parcheggi, opera strategica insostituibile per qualunque metropoli, e a maggior ragione per le caratteristiche uniche della Città Eterna. Il lavoro per recuperare questo deficit strutturale di aree di parcheggio, da noi attuato fino al 2008 come una delle priorità amministrative, è stato totalmente abbandonato dalla gestione di centrodestra. Risultato: vie della città ridotte a garage a cielo aperto, aumento della pratica del parcheggio in doppia fila, aumento di traffico e inquinamento".


Il suo ruolo nel consiglio comunale è decisamente complesso, cosa pensa del clima che c'è tra maggioranza e Sindaco?

"In questi mesi ho messo a profitto la mia lunga esperienza politica lavorando per superare incomprensioni, tensioni, mal di pancia che sono in qualche modo fisiologici e inevitabili in una fase di rodaggio. Devo dire però che l’approvazione del bilancio 2013 ha segnato una svolta nel clima tra maggioranza e Sindaco, aprendo la strada a un confronto permanente tra “pari”, in cui il contributo che l’aula Giulio Cesare sta dando, e darà ancor di più, all’azione di indirizzo e di governo della città è sempre più riconosciuto ed apprezzato dal Sindaco Marino e dalla Giunta".


Il problema della mobilità a roma è sicuramente molto spinoso, cosa pensa delle segnalazioni del cittadino alla polizia municipale? Non crede che può essere uno strumento pericoloso?

"La vera risposta ai problemi della mobilità cittadina si chiama Piano Generale del Traffico Urbano, completamento dell’anello ferroviario e delle tratte metropolitane in cantiere, potenziamento della mobilità sostenibile, integrazione del tpl romano con quello regionale che vede arrivare a Roma un milione di pendolari al giorno. Le segnalazioni da parte dei cittadini di situazioni che compromettono la viabilità di una strada, un quartiere, possono avere un valore civico che favorisce la libertà di movimento di tutti, ma non possono essere certo la risposta ai problemi strutturali della viabilità cittadina".

AMA, ATAC, ACEA hanno seri problemi di bilancio e anche di esubero del personale, gli stipendi dei manager sono sicuramente molto alti in una situazione economica particolare non crede che sia opportuno una loro diminuzione?
 
"Abbiamo chiesto espressamente al Governo Renzi, che si è dimostrato attento e disponibile, di creare i presupposti legislativi perché la mobilità interaziendale non sia più un tabù, e il decreto per gli enti locali all’esame della Camera sarà il veicolo di questa innovazione. Il Sindaco Marino ha già ottenuto autoriduzioni degli stipendi e dei cosiddetti premi da vertici, dirigenti e quadri di Atac e Ama. La riduzione dei membri dei cda e dei loro compensi, insieme con provvedimenti come la centrale unica per gli acquisti, i tagli agli sprechi, il recupero dell’evasione tariffaria rappresentano, in questo momento di difficoltà finanziaria, i “capitoli” dai  quali prendere le risorse per garantire i servizi essenziali gestiti da Roma Capitale".

ATAC e biglietti clonati un suo giudizio?

"Sono evidentemente intollerabili fenomeni di questo genere, i cui responsabili vanno perseguiti e adeguatamente sanzionati. Mentre l’azienda fatica a tenere i conti in ordine, mentre il servizio non riesce a porsi all’altezza dei bisogni dell’utenza, queste pratiche truffaldine, che la magistratura ha messo nel suo mirino, rappresentano un danno grave alle casse aziendali e un fatto immorale".


Come pensa e se c'è la possibilità di poter risolvere i problemi degli esuberi nella pubblica amministrazione

"La disoccupazione ha raggiunto in questa fase livelli record. Bisogna fare l’impossibile per non accrescere il suo esercito. Mobilità interaziendale, prepensionamenti, formazione, tutte le risposte atte a impedire perdite di posti di lavoro sono prioritarie. Ma, oltre agli ammortizzatori sociali indispensabili, anche far sentire la solidarietà della comunità verso quei settori che rischiano di essere espulsi dal mondo del lavoro diventa un compito non secondario, anche attraverso una fiscalità che ne tenga conto attentamente".


Lei è stato sempre un amministratore concreto poche parole e molti fatti, non si sente stretto in questa situazione di immobilismo?

"Sarei ipocrita se negassi questa difficoltà. Per me l’impegno di amministratore ha sempre significato non riempirsi la bocca di parole, ma dare ai cittadini servizi nuovi e funzionanti, risposte possibili ai loro problemi. Oggi però la città, come il resto del Paese, vive un passaggio delicatissimo: il lavoro di riequilibrio tra entrate e uscite, la certezza di uno Stato che provveda agli extracosti che Roma sostiene in quanto capitale, l’ascolto e la collaborazione con tutti i settori produttivi, non sono una perdita di tempo inattiva. Far ripartire l’economia della città è la madre di tutte le battaglie per rilanciare Roma fuori dal tunnel della crisi e renderla più solidale, moderna e vivibile. Per un amministratore come me, nell’attuale congiuntura questo davvero rappresenta porsi al servizio dei cittadini".

Programmi per i prossimi anni?

"Vivere serenamente".

T.P.

1 commento:

  1. Il problema del parcheggio si risolve facendo fermare le macchine ai capolinea delle metropolitane e non sventrando una città per motivi discutibili,le macchine inquinano fare box privati non è la soluzione è aggravare una situazione già grave di se !

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