mercoledì 30 aprile 2014

Matrimonio o Divorzio?


Il matrimonio e poi luna di miele, tra il sindaco di Roma Ignazio Marino e i cittadini della Capitale è durata poco, l'amore iniziale per il "Marziano", non ha avuto lunga vita.
Gli inizi sembravano quelli di un amore eterno come la città che si prestava a governare, un vento di rinnovamento, di cambiamento, la prima mossa del sindaco "Marziano" è stata la pedonalizzazione dei Fori Imperiali.
Ma con l'arrivo di settembre, sono arrivati i primi dolori, i primi litigi, i primi sbandamenti, e sopratutto, con la sua maggioranza.
Oggi possiamo dirlo con una certezza, tutte le difficoltà della nuova giunta capitolina sono sotto gli occhi di tutti i cittadini.
"Assessori che litigano sui giornali, il problema della gestione dei rifiuti che è emerso in tutta la sua drammaticità nei giorni delle vacanze natalizie, con la città piena di spazzatura nelle strade, il rapporto sempre più complicato tra il sindaco e la sua maggioranza, con il Partito Democratico, le difficoltà di bilancio, la nomina del Comandante dei Vigili Urbani, l'insurrezione degli impiegati Comunali. Un elenco di problemi che Marino sembra far molta fatica ad arginare."
In realtà Marino, sin da subito, si è dimostrato una "sorta di alieno" nella politica romana.
"Con il tempo, alcuni rapporti, ad iniziare da quello con Goffredo Bettini, grande sponsor della sua candidatura, si sono via via deteriorati, tanto che secondo molti osservatori la candidatura di Lionello Cosentino a segretario del Pd Romano, sarebbe servita proprio per aiutare Marino a gestire una situazione che sembrava sfuggirgli di mano".
Ad aumentare i problemi di Marino c'è un rapporto non facile con la stampa romana.

 
"Il sindaco Ignazio Marino è sotto tiro, più che dall’opposizione di centrodestra, dalla maggioranza di centrosinistra. Gli ultimatum da parte del centrosinistra si susseguono senza soluzione di continuità. Dietro all’invito di concordare le decisioni collegialmente, c’è la volontà di continuare a governare Roma secondo il solito ed inveterato sistema affaristico. Un sistema che ha portato alla nascita e crescita di soggetti come Cerroni con le sue discariche di rifiuti, alle assunzioni presso le municipalizzate degli amici degli amici, alle nomine politiche nei Cda".
"Ignazio Marino è un marziano. Lo sapevano bene nella sinistra. Anche durante la sua campagna elettorale si era ben compreso le caratteristiche e lo aveva capito bene anche la coalizione che avrebbe dovuto sostenerlo. Qualcuno confidava nel fatto che si trattasse di un utile incompetente. Certamente non sveliamo un segreto se diciamo che lo stesso Pd romano non si è prodigato più di tanto durante la campagna elettorale. Allora si disse che non era facile coordinarsi nelle varie attività pro Marino, visto che il segretario romano del Pd era andato a fare il parlamentare ed era in atto una guerra tra bande, che ad oggi si è un po’ mitigata sotto l’ombrello renziano. Ma anche tra gli odierni renziani romani, c’è chi parla in maniera critica di cerchio magico di Marino."
"Giorno dopo giorno, Marino ha compreso che non sarebbe stato facile rimanere alla guida. Sin dal momento di comporre la propria giunta. Una giunta che, nel proseguo dell’amministrazione, ha mostrato più di una volta forti frizioni tra i propri componenti. Epico lo scontro tra gli assessori Improta e Morgante sulla faccenda metro C. Con la Morgante, assessore al bilancio, direttamente catapultata in Giunta dalla Corte dei Conti e vista, dalle componenti politiche romane, come una sorta di poliziotto infiltrato."
"Da un lato, a Marino si deve riconoscere una coerenza nel voler perseguire processi di selezione del personale amministrativo volti alla trasparenza. Ma dall’altro lato, si deve ammettere che in più di un caso ha mostrato inadeguatezza. Si veda l’imbarazzante nomina del colonnello dei Carabinieri Oreste Liporace a capo dei Vigili Urbani. Nomina ritirata perché quest’ultimo non aveva i titoli richiesti dal regolamento redatto dallo stesso Marino nel suo avviso pubblico." Altro scivolone, la nomina a capo dell’Ama di Ivan Strozzi, comprovato manager del settore dello smaltimento di rifiuti, ma purtroppo indagato a Messina per traffico di rifiuti. Questa volta sulla graticola, assieme a Ignazio Marino, anche la sua omonima ed assessore all’ambiente Estella.
"Non si può non notare come con Marino sindaco, a Roma sia iniziata una stagione di indagini che stanno portando a fare luce sulle municipalizzate romane. E’ solo un caso? Si aggiunga l’indagine sul dominus delle discariche Manlio Cerroni, con le intercettazioni che stanno facendo luce sui rapporti affari-politica a Roma. L'Atac e i biglietti clonati, l'intercettazione del vice sindaco e le case occupate."
Ma ancora tra i romani c'è chi lo ama in maniera incondizionata e chi lo odia ma il vero problema è voi cosa pensate del Sindaco?



T.P.





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