sabato 31 maggio 2014

La vita a rate


E se un giorno qualche burocrate dei piani alto-altissimi decidesse che in fondo all’uomo medio toccasse pagare “pure l’aria che respira”? Quante volte abbiamo sentito questa frase, quante volte cerando senza successo di decrittare le strane postille sulle nostre buste paga alla voce “tasse”, abbiamo avuto la sensazione che sì, dopotutto pagassimo il nostro sudato “benessere” fino all’ultimo spiccio. E se i confort della vita si allargassero improvvisamente anche ai sentimenti? Al sole, alla luna? Se la felicità la dovessimo saldare, ma davvero, a suon di cambiali, tarate sulle percentuali di libertà, creatività, pace interiore?
Succederebbe di vivere nel mondo immaginato da Paolo Triestino nella pièce “La vita a Rate”, in scena al Teatro della Cometa a Roma fino al 1 Giugno, dove orfano dello storico compare Pistoia, veste i panni non così assurdi di un agente di credito alle prese coi numeri in rosso di una coppia (Edy Angelillo-David Sebasti), costretta a fare letteralmente “i conti” con tutto il detraibile e indi superfluo dal suo pacchetto “full positive emotions”. A cosa si può rinunciare dopotutto? Al bene dei figli? 40 euro risparmiate, all’amante? Altre 50 in più, al saluto dei vicini? Al giardiniere? Alla cameriera? Altre duecento euro scalate, ma allora perché non anche la poesia, opzione così antica che ancora è espressa in lire, magari anche alle rose… E no le rose no! Almeno una teniamola, due euro di rosa e 4.000 lire di poesia, si può vivere di sole queste due cose?


Festival dell’Oriente


Immergersi nelle culture e nelle tradizioni di un Continente sconfinato.
Il 30 e 31 Maggio e l’1 e 2 Giugno al complesso fieristico Fiera Roma, arriva la magia dell’Oriente.
Dopo l’ennesimo straordinario successo della sesta edizione, tenutasi a fine Aprile a Milano, la nuova fiera di Roma sarà a tua disposizione per imparare a conoscere l’Oriente. Mostre fotografiche, bazar, stand commerciali, gastronomia tipica, cerimonie tradizionali, spettacoli
folklorisitici, medicine naturali, concerti, danze e arti marziali si alterneranno nelle numerose aree tematiche dedicate ai vari paesi in un continuo ed avvincente susseguirsi di show, incontri, seminari ed esibizioni.
Interagisci e sperimenta gratuitamente decine di terapie tradizionali, visita il settore dedicato alla salute e al benessere con i suoi padiglioni dedicati alle terapie olistiche le discipline bionaturali, lo yoga, ayurvedica, fiori di bach, theta healing, meditazione, spazio vegano, reiki, massaggi, ci kung, tai chi chuan, shiatsu, tuina, bio musica, rebirthing, integrazione posturale, e molte altre ancora. Lasciati trasportare nella magia dell’oriente: India, Cina, Giappone, Thailandia, Indonesia, Marocco, Filippine, Malesia,Vietnam, Tibet, Mongolia, Nepal, Birmania, Corea, Cambogia ect…
Ti aspettano con i colori, le musiche ed i profumi di terre lontane.


Data: il 30 maggio 2014 al 2 giugno 2014
Orario: 00:25 - 00:25
Città:
Roma
Luogo: Fiera Roma
Organizzatore:
Contatto:
Telefono: 0585 86 13 11
Indirizzo: Via Portuense 1645-1647
eMail:
Web:
www.festivaldelloriente.net

 

Corso di primo soccorso


Cenni di primo soccorso, effettuati da personale specializzato, il 14/15 Giugno 2014
Durata 1 giorno
Per info e costi:
mail: info@centocitta.eu
Recapito telefonico: Tel/fax 06763182



A Centocelle c’è “un mondo di storia”


Sapevate che nell’area dell’ex aeroporto, oggi Parco archeologico di Centocelle, gli scavi hanno portato alla luce i reperti più antichi risalenti al neolitico? Sono stati rinvenuti statue di epoca imperiale e ci sono importantissime catacombe paleocristiane.
L’aeroporto di Centocelle è stato il primo aeroporto d’Italia, la chiesa di San Felice è opera di due grandi architetti della “scuola romana” quali Mario Paniconi e Giulio Pediconi, l’edificio della scuola Fausto Cecconi è un importante testimonianza di architettura scolastica.
Vi starete chiedendo perché il Parco Archeologico di Centocelle è così importante, ve lo dico subito.
Innanzitutto per la salvaguardia di un immenso patrimonio archeologico, per cercare di avere un polmone di verde scampato miracolosamente alle “grinfie” dei costruttori, per “unire” i cittadini dei quattro Municipi che lo circondano e soprattutto per bilanciare il costruito con tanto verde!
A Centocelle vivo e vivono circa 56.000 abitanti e siamo senza un centro culturale!
Lo si potrebbe fare nella scuola Fausto Cecconi, oppure usando la cosiddetta “Osteria di Centocelle” come museo archeologico o magari utilizzare qualche vecchio edificio abbandonato per allestire la biblioteca multimediale.
Nel Museo si potrebbe esporre la Nostra storia, antica e recente, opere di immenso valore, tra cui gli splendidi Eros detti di Centocelle.
All’interno troverebbero spazio le testimonianze dei cambiamenti, delle fasi di costruzione e di trasformazioni del quartiere, si potrebbe far riconoscere e far conoscere le trasformazioni che sicuramente non ricordiamo più neanche noi che in fondo ci siamo cresciuti!

Che dire … Fatevi un giro in quel di Centocelle.

Federica De Sanctis



Il Divorzio Breve … E’ quasi “si “

 
 
Era il 12 e 13 maggio 1974 quando in Italia si tenne il Referendum sul divorzio. La legge nacque ad opera del socialista Loris Fortuna e del liberale Antonio Baslini.
Al momento della promulgazione della legge, 1º dicembre 1970, il fronte sociale e politico era fortemente diviso sull'argomento.
Lo scioglimento del matrimonio è la terminazione di un’ unione coniugale che cancella i doveri e le responsabilità giuridiche e che dissolve il vincolo matrimoniale tra le parti, a differenza dell'annullamento che dichiara il matrimonio nullo.
Le leggi sul divorzio variano in tutto il mondo, ma nella maggior parte dei paesi la validità del divorzio richiede la sentenza di un tribunale o di altra autorità in un processo legale.
A quarant’anni dal referendum sulla legge Fortuna-Baslini, il Parlamento si appresta a ridurre i tempi necessari per lo scioglimento del matrimonio a 12 mesi in caso di contenzioso e a 6 mesi per le separazioni consensuali.  
Alla Camera ci sono stati 381 voti a favore, 30 contrari e 14 astenuti.
Dal 1970 ad oggi solo due paesi al mondo quali le Filippine e Città del Vaticano , non possiedono nei loro ordinamenti una procedura civile per il divorzio.
La comunione dei beni si scioglie quando il giudice autorizza i coniugi a vivere separati o al momento di sottoscrivere la separazione consensuale. 
Il deputato di Forza Italia, Antonio Palmieri, sostiene: “il divorzio non va inteso come un diritto ma come una “extrema ratio”, l’esito finale di un cammino volto a recuperare la rottura della coppia”.
Beppe Fioroni: “l’istituto della famiglia ha necessità di essere sostenuto e rafforzato”. 
La riforma passerà ben presto nelle mani del Senato per l'approvazione definitiva.


Federica De Sanctis

mercoledì 28 maggio 2014

Centocelle Multietnica


Conoscete tutti il quartiere “Centocelle”?  
E’ la zona urbanistica del Municipio Roma V, ex Municipio VII di Roma Capitale.

Negli anni Novanta prende vita a Centocelle la Moschea “Al Huda”, ossia la Retta Via. 
Nasce da un gruppo di musulmani, per lo più tunisini, emigrati dalla Tunisia a causa della fede in Allah e della dura repressione che il regime tunisino di allora riservava ai musulmani praticanti che in nome della libertà concessa dal Creatore ad ogni essere umano rivendicavano diritti civili e politici in quel Paese.

La Moschea è gestita dall’Associazione Culturale Islamica in Italia ed è finanziata esclusivamente dalla raccolta dei fondi versata dai fedeli, dalla vendita di libri nella piccola libreria- biblioteca in una delle stanze della moschea e da piccole iniziative di sottoscrizione come cene.

Tra le caratteristiche della moschea vi è la grande capacità di attrazione per ricercatori universitari e studiosi dell’Islam, la loro disponibilità al dialogo interreligioso e multiculturale, la loro apertura nei confronti del quartiere e la grande capacità di attrazione per i fedeli.

Rappresenta la seconda moschea di Roma per numero di fedeli e le attività sono sempre più numerose ed organizzate. Tra l’altro vi si riunisce il gruppo romano dei Giovani Musulmani d’Italia il sabato pomeriggio.

Nella Moschea si svolgono le cinque preghiere quotidiane e quella del venerdì, con una partecipazione media di circa settecento persone, alle quali partecipano musulmani di diverse nazionalità, marocchini, tunisini, italiani, algerini, albanesi, bengalesi, egiziani e senegalesi. 


Presso la moschea ha sede un’associazione culturale islamica, fondata nel marzo del 1994.
Tra le varie attività offerte dall'associazione ci sono: lezioni di arabo, scuola araba per i bambini, due volte alla settimana, “al Iftar”, cene di gruppo che si svolgono durante tutto il mese del Ramadan, partecipazione alle attività di altre associazioni e vendita di libri di cultura arabo-musulmana in arabo e in italiano.
Dichiara di non volere essere considerata una semplice articolazione locale dell'UCOII, l'Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia è la più diffusa e radicata organizzazione islamica italiana. Essa riunisce 122 associazioni sia territoriali che di settore e gestisce circa 80 moschee e 300 luoghi di culto non ufficiali ma mantiene stretti rapporti sia con la stessa UCOII, sia con un buon numero di centri islamici.
Organizza corsi di lingua araba e cultura islamica e iniziative di dialogo interreligioso in sedi scolastiche e istituzionali.
Spazio anche alle nuove culture multietniche!


Federica De Sanctis



 

"SOLE"

La città di Troia è in rovina. Nell’aria i lamenti delle donne di Ilio, sole. Ciò che chiamiamo Destino o Dio o Legge di Natura, può trasformare tutto nel suo opposto; chi era libero e potente adesso è schiavo, chi rideva, piange.
Sole” è la performance che Valentina Capone porterà in scena il 29 maggio al Piccolo Eliseo di Roma,  il titolo allude contemporaneamente all’astro − capace di illuminare e dare vita, ma anche di bruciare ed essiccare − e alla condizione delle donne nelle Troiane e in Ecuba, le tragedie di Euripide che fanno da riferimento a questo testo. 
In questa struttura, Valentina Capone inserisce suoni, parole, frammenti. Tra questi, la storia di Etora, un personaggio di pura fantasia: l’improbabile amante di Ettore, che, rimasta improvvisamente sola, cerca di raggiungere l’amato sul campo di battaglia per restituirgli lo Scudo. Sole è uno spettacolo visionario in cui non ci sono distinzioni nette tra Bene e Male, in cui frammenti di poesia, sorrisi e lacrime si richiamano tra loro.
 
iccolo Eliseo Patroni Griffi
Via Nazionale, 183
29 maggio 2014
Ore 21
Biglietti: Posto unico 10 € - ridotto 8 € - ridotto scuole 5 €
Info: 0648872222

Fasti dell’aristocrazia etrusca a Vulci

La mostra presenta il corredo della Tomba delle mani d'argento, scoperta nella primavera del 2013 nella necropoli dell'Osteria di Vulci.
 
La Tomba, databile intorno al 640-620 a.C., si distingue per la monumentalità e per l'articolazione in un lungo corridoio (dromos) di accesso e in tre camere funerarie che contenevano i resti di almeno tre individui.
La sepoltura prende il nome dal rinvenimento di due mani in argento sbalzato, con una lamina d'oro applicata sulle unghie di tre dita. Le mani facevano parte di una statua realizzata in materiali diversi (sphyrelaton). Statue di questo tipo accompagnavano nel rituale funerario gli appartenenti alle più ricche famiglie della società vulcente con l'intento di compensarne simbolicamente la perdita della corporeità e farli assurgere, sublimandone la morte, ad una dimensione ormai eroica ed immortale.
Nell'esposizione sono presenti altri elementi legati alla statua, in particolare numerosi oggetti di ornamento che decoravano le vesti cerimoniali funebri. Indicano il rango principesco dei defunti anche i finimenti di cavallo e i resti di un carro.



Il coinvolgimento di varie professionalità sia sullo scavo che nello studio dei materiali e del contesto ha permesso di raggiungere risultati scientifici insperati tenuto conto che la tomba fu depredata probabilmente un secolo fa. L'esposizione vuole anche valorizzare quanto altre discipline scientifiche associate all'archeologia possano contribuire alla ricostruzione del passato.
La mostra è allestita nelle due Sale dei Sette Colli e delle Quattro Stagioni al piano nobile del Museo di Villa Giulia.
Nella prima sala sono ricostruite le tre camere della tomba nelle quali è ricollocato il corredo vascolare restaurato.
La camera centrale ospita una simulazione virtuale dello sphyrelaton, affidata ad una proiezione realizzata da Soc. Coop. a r.l. Spazio visivo. Immagine in comunicazione. La figura appare ad intervalli regolari, accompagnata da suoni suggestivi e da una voce che la inserisce nel contesto di allestimento.
Due grandi pannelli introducono alla città di Vulci ed al settore di necropoli di cui è parte la tomba.
Nella seconda sala sono esposti i risultati del lavoro di restauro sulle mani d'argento e sui materiali di metallo, tessuto e pasta vitrea, con particolare attenzione alla "ricomposizione" delle borchiette d'oro (ne sono state rinvenute più di 1500) su stoffa e al carro, con ricostruzione grafica e considerazioni sul suo uso e su quello dei cavalli in quel periodo. Le operazioni di restauro sono state eseguite dai tecnici dell'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro e dalla soc. Mastarna.


L'attenzione si focalizza poi sulll'analisi dei resti della statua di questa tomba e su esemplari analoghi rinvenuti a Vulci e nel suo territorio.
Pannelli e materiali illustrano il complesso contesto messo in luce con lo scavo dell'Area C, in uso per tre fasi cronologiche (fase delle tombe a fossa profonda, fase delle tombe a camera, fase dei "recinti") e insieme presentano i risultati delle ricerche antropologiche, archeozoologiche e paleobotaniche.
L'esposizione dello scarabeo-sigillo, proveniente da una delle tombe a fossa profonda, consente un approfondimento sul ruolo di Vulci nei contatti con il Mediterraneo; è esposta anche la tegola dipinta in white-on-red, ad attestare la presenza di almeno un edificio con decorazione architettonica di fine VII secolo a.C.
Completa l'esposizione la ricomposizione di uno dei "recinti" con olla per incinerazione posta presso un angolo.
Data inizio mostra: 29/04/2014
Data fine mostra: 29/06/2014
Luogo Roma
Sede Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

piazzale di Villa Giulia 9
00196 Roma


La mostra è visitabile negli orari di apertura del museo




Corso di primo soccorso







Cenni di primo soccorso, effettuati da personale specializzato, il 14/15 Giugno 2014
Durata 1 giorno
Per info e costi:
mail: info@centocitta.eu
Recapito telefonico: Tel/fax 06763182

“Ne va della sua dignità”


A chi mi chiedeva su che basi preannunciavo, sin dallo scorso gennaio, la prematura dipartita politica del sindaco Marino, scrivendo che a Roma si sarebbe votato nel 2015 dopo le sue dimissioni, ho sempre risposto: prima o poi il branco dei renziani chiederà il conto.
E il conto sta arrivando, sull’onda dell’eccezionale risultato elettorale a Roma e nel Lazio. Nel Pd si contano i voti e le diverse cordate dei renziani stanno affilando le armi. E sì, perché dirsi renziani oggi nel Pd è un po’ come definirsi appartenenti al “genere umano”. Tutti sono oramai renziani, ma sussiste una differenza di appartenenza a seconda del capo cordata. Ad oggi abbiamo quelli di Gasbarra e quelli di Bettini. I primi hanno vinto, i secondi hanno perso. E’ il quadro che viene fuori dal conteggio delle preferenze.
Con Bettini fuggito nel buen retiro di Bruxelles, Gasbarra, terzo nelle preferenze dietro alla giovanissima Bonafè e al sempre verde Sassoli, detta la linea, “Roma si deve allineare al fuso orario di Palazzo Chigi”. Ma sarebbe meglio dire: a Roma adesso comandiamo noi. Sicché è tempo di ridefinire i ruoli, ma soprattutto i posti. E così la giunta Marino perde mese dopo mese un pezzo. Ma la verità è che finché la sua testa non cadrà nel cesto, gli appetiti dei renziani non saranno placati. D’altronde, la stagione dell’oblio della politica è finita. Ricordate quando i partiti erano al lumicino tanto da lasciare la guida del Paese ad un tecnico come Mario Monti? E quando a Roma nessuno di questi grandi esponenti politici, che oggi rivendicano la portentosa vittoria del Pd a trazione renziana, aveva il coraggio di candidarsi, lasciando il proscenio a Ignazio Marino? Ecco, adesso che il Pd si è riconciliato con l’elettorato, è tempo di tornare a riprendersi quello che si era lasciato in mano al Marziano. L’assessore Barca ha sin da subito capito l’antifona e, da gran donna di classe qual è, ha tolto dignitosamente il disturbo, dimettendosi un attimo dopo la tornata elettorale delle europee.
Adesso è il tempo in cui i lupi del grande branco renziano inizieranno a sbranarsi tra di loro e sbranare Marino laddove dovesse arroccarsi sulle proprie posizioni. D'altronde Marino è una persona onesta, ma di amministrazione capisce ben poco ed è circondato da persone che non hanno esperienza politica. A questo si aggiunga il personale politico nei municipi, incapace di governare e di aiutare il sindaco, poiché le giunte locali non sono formate dalle migliori risorse disponibili, ma degli accordi delle Primarie. Strumento ormai andato fuori moda, dopo la presa del potere da parte di Renzi
Rimpastino? Ma no, che siamo scemi! Pare si siano detti i piddini, rinvigoriti dalla sbornia elettorale. Qui non è tempo di aggiusti, rattoppi. Qui bisogna scoperchiare tutto. E difatti Lorenza Bonaccorsi, la vestale dell’Auditorium di via della Conciliazione fa sapere che, “Non sono d'accordo a nessun tipo di rimpasto che sia figlio di sistemazioni correntizie con manuale Cencelli e bilancino. Se c'è un discorso alto, un'idea di rilancio, di prospettiva, un'idea di Roma allora si può discutere e sono disponibile a mettermi al servizio della città. Ma solo a queste condizioni altrimenti non ci metteremo neanche a tavolino. Non serve a Roma sistemare questo o quel pezzetto, Roma ha bisogno di uno sguardo alto”. Lei si mette al servizio della città, come lo stesso Gasbarra che fa sapere “Sarò a Bruxelles, ma con gli occhi puntati sulla Capitale”. Brividi lungo la schiena.
Che saltino gli assessori, che sia commissariato il sindaco Marino, non solo dal Mef (do ut des per il Salva Roma), ma pure da qualcuno che defenestri Luigi Nieri da vice sindaco e segua da vicino quel mattacchione di Marino. Ma pare che non basti neanche questo. E lo si può evincere dalle dichiarazioni che hanno rilasciato Gasbarra e Lorenza Bonaccorsi. Già pronti sulla rampa di lancio per la loro futura candidatura a sindaco di Roma per il Centrosinistra. Semmai ve ne fosse bisogno, si faranno le Primarie.
Tanto vale che Marino rassegni subito le dimissioni. Che chiuda questa tragicommedia in cui stanno volando gli stracci. D’altronde ad un uomo puoi togliere tutto. Tranne la sua dignità.


DAL BLOG COSE DA PAZZI


martedì 27 maggio 2014

Modi per Riciclare e Riusare Vecchi Asciugamani



Alcuni sono vecchi e scoloriti e da mandare in pensione, altri sono ancora nuovi e mai usati da tirare sicuramente fuori.

Tenendo conto comunque che l’argomento è interessante e soprattutto che
  1. la spugna degli asciugamani rotti si può reruperare eliminando le parti rovinate;
  2. gli asciugamani scoloriti si possono decorare in tanti modi (ricami, applicazioni);
  3. la spugna più bella da riutilizzare è quella dei vecchi teli mare (hanno sempre bellissime fantasie);
  4. la spugna può essere un buon materiale per fare imbottiture;
  5. la spugna va sempre orlata e rifinita ai bordi per evitare sfilacciamenti
ho fatto un lungo elenco di cose che si possono fare riutilizzando gli asciugamani vecchi
Per le pulizie
  • piccole pezzi per spolverare
  • stracci per asciugare lavelli e lavandini
  • stracci per lavare i pavimenti o ricambi mop
  • stracci per pulire la macchina
Per  porte e finestre
  • ottimi e funzionali paraspifferi per porte e finestre, (cucendoli arrotolati a salsicciotto)
  • fermaporta (cucendoli a sacchetto con sassi dentro)
  • coprirete per il letto, (cucendo insieme un po’ di asciugamani)
Per la cucina
  • imbottitura per tovagliette americane
  • imbottitura per cuscini da cucina (quelli schiacciati)
  • grembiuli da cucina
  • presine
  • sottobicchieri
  • canovacci, asciughini, strofinacci
Per il bagno
  • tappetini dopobagno per la doccia (tagliati a strisce e oppurtunamente intrecciate o cucendo dei bordi alti ai lati)
  • portaoggetti da bagno con le tasche da appendere
  • manopoline per lavarsi
  • ciabatte
Per la biancheria
  • sacchetti per la biancheria sporca
  • sacchetti da viaggio per le scarpe
  • sacchettini profumati per l’armadio
  • imbottitura per asse da stiro
Per la cura del corpo
  • asciugamani di servizio per tinture ai capelli
  • cuffiette per trattamenti ai capelli
  • salviette struccanti lavabili
  • salvaslip lavabili
  • fasce in spugna per  capelli
Per i bimbi
  • bavaglini
  • traverse per lettini e fasciatoi
  • accappatoi a poncho
  • zainetti per i bimbi
  • sacchettini portamatite e pennarelli
  • imbottitura per tappetini gioco da stendere a terra
  • imbottitura per cuscini o pupazzi di stoffa
Per gli animali
  • teli per asciugare cani e gatti
  • teli da stendere nelle cucce
  • giocattoli per il cane (facendo nodi su una striscia di spugna)
Con i vecchi teli mare
  • ciabatte
  • pantaloncini corti, shorts
  • grembiuli da cucina
  • borse portalavoro
  • pochette portatrucchi
  • borse mare
  • sacchetti porta creme per la spiaggia


Il Cioccolato … Che passione!

Mi verrebbe da dire “Alzi la mano a chi non piace la cioccolata” … Potrei essere l’eccezione che conferma la regola! Sono più per il salato, ma siccome lo so che voi siete golosi vi svelo qualche segreto sulla vostra amata tavoletta preferita!
Il cioccolato è un alimento derivato dai semi dell'albero del cacao, molto diffuso e consumato nel mondo intero. Nella produzione industriale è preparato miscelando il burro di cacao con polvere di semi di cacao, zucchero e altri ingredienti facoltativi, quali il latte, le mandorle, le nocciole o altri aromi.
Alcuni studi sembrano confermare che il consumo frequente di cioccolato possa condurre ad una particolare forma di dipendenza detta “Cioccolismo”, inoltre l'assunzione di cioccolato è in grado di stimolare il rilascio di endorfine in grado di aumentare il buon umore.
Nel lontano 1867, Daniel Peter, un fabbricante di candele svizzero, si unì al suocero Francois Louis Cailler nella produzione del cioccolato. Tra gli ingredienti iniziarono a includere il latte e presentarono sul mercato il famoso “cioccolato al latte” nel 1875

 

Nel 1879 Rudolph Lindt infine inventò il processo chiamato “Concaggio” ( consiste nel mantenere a lungo rimescolato il cioccolato fuso per assicurarsi che la miscelazione sia omogenea ). Il cioccolato prodotto con questo metodo è il cosiddetto "cioccolato fondente".
Nel 1946 Pietro Ferrero creò una crema gianduia con l'intenzione di venderne qualche chilo ai pasticcieri di Alba, il prodotto ebbe un successo superiore a ogni aspettativa e qualche anno dopo, nel 1964, nacque la “Nutella”.
Lo sapevate che molti personaggi storici hanno avuto una passione smodata per il cioccolato?
Da Luigi XV, a Maria Antonietta, da Voltaire a Carlo Goldoni, da Giacomo Casanova ad Alessandro Manzoni, da Gabriele D'Annunzio a Fidel Castro.
La preparazione del cioccolato avviene seguendo il seguente schema:
  1. Miscelazione;
  2. Concaggio;
  3. Temperaggio;
  4. Modellaggio;
  5. Confezionamento.
Il processo di preparazione del cioccolato inizia con la "miscelazione".
Partendo dall'ingrediente base della pasta di cacao, ottenuta dalla lavorazione dei semi del cacao, vengono aggiunti gli altri ingredienti necessari, più precisamente:
1. "fondente": pasta di cacao, burro di cacao, zucchero e vaniglia;
2. "al latte": con aggiunta di latte o latte in polvere;
3. "bianco": burro di cacao, zucchero, vaniglia, latte o latte in polvere.
Il successivo stadio prende il nome di "Concaggio". Consiste nel mescolare per tempi molto lunghi la miscela di ingredienti in apposite impastatrici dette conche aggiungendo dell'altro burro di cacao.
La fase successiva al Concaggio è il "Temperaggio". Dato che il burro di cacao tende a cristallizzare in modo polimorfo ed irregolare, la massa di cioccolato fuso deve venire raffreddata cautamente, in modo da portare alla cristallizzazione desiderata, quella che produce un cioccolato che si spezza ma che allo stesso tempo si scioglie morbidamente.
Dopo il Temperaggio il cioccolato viene sottoposto al "Modellaggio”. Viene versato in stampi che sono posti in leggera vibrazione per eliminare le bolle di aria imprigionate all'interno. Una volta raffreddato, il cioccolato assumerà la forma degli stampi ed è pronto al "confezionamento".
Nel 2003 uno studio promosso dall'Istituto Nazionale Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione di Roma, sostiene che il cioccolato fa bene al cuore. Secondo i ricercatori il latte farebbe diminuire gli effetti positivi e cardioprotettivi in quanto cattura i flavonoidi presenti nel cacao che possiedono un elevato potere antiossidante.
La “Teobromina” contenuta nel cioccolato è tossica per i cani, i cavalli ed altri piccoli animali che sono incapaci di metabolizzarla.
In piccole quantità riesce ad essere un potente stimolante per i cavalli, al punto da essere bandito dalle corse in quanto sostanza illegale.
Se un animale mangia del cioccolato in quantità consistente, la Teobromina può permanere nel suo sangue fino a 20 ore, provocandogli disturbi che possono andare dalle convulsioni all'attacco cardiaco all'emorragia interna fino alla morte.
Prodotti dolciari al cioccolato
Il cioccolato viene utilizzato nella preparazione di tantissimi prodotti dolciari, tra cui:
1. Cioccolato in barrette o blocchi;
2. Praline;
3. Uova di pasqua e conigli pasquali;
4. Crêpes al cioccolato.
5. Gelati e semifreddi;
6. Mousse al cioccolato.

Ogni anno sono molte le fiere dedicate al cacao e al cioccolato in ogni parte del mondo, in Italia tra le più frequentate si possono ricordare la “Fiera del Cioccolato” di Firenze, il “Ciocco Show” di Bologna, il “CioccolaTò”di Torino, “l'Eurochocolate”di Perugia e il “Choccobarocco”di Modica.
Considerando tutti i benefici che il cacao ha sulla nostra salute lo si può sicuramente considerare il cibo degli dei. È, infatti, ricco di magnesio, potassio, rame, ferro e calcio, tutti elementi preziosi per il nostro benessere. Vediamo cosa ci aiuta a combattere.
Il cioccolato è un potente vasodilatatore dal momento che favorisce la produzione di ossido nitrico, incrementa la microcircolazione cutanea e decrementa il colesterolo totale e quello LDL. Grazie all’alto contenuto di flavonoidi, potenti antiossidanti, può risultare estremamente utile in alcune patologie quali l’ipertensione e il diabete, dove lo stress ossidativo è particolarmente accentuato.
Da un recente rapporto dell’American Medical Association è emerso che l’acne nell’adolescenza è per lo più provocata da fattori ormonali e non dal consumo del cioccolato da parte dei ragazzi. 
È stato poi dimostrato che la polvere di cacao ha una notevole efficacia inibitoria contro la carie.
Il cioccolato contiene la “Feniletilamina” detto anche “ormone del piacere”, un ormone naturale psicoattivo dalla struttura simile a quella delle Anfetamine.
È interessante notare che i livelli cerebrali di questo ormone sono più elevati nei soggetti in amore ed è inferiore nelle persone depresse. Le proprietà antidepressive del cioccolato sono da attribuirsi alla sua capacità di stimolare neurotrasmettitori come la serotonina, le endorfine e la anandamine. Queste sostanze influenzano il nostro stato d’animo e sono considerate a tutti gli effetti degli anti stress naturali.
E come di consuetudine è arrivato il momento di scrivervi una bella ricetta … Ma siccome non voglio essere banale, non vi dico come preparare biscotti, torte, gelati e dolcetti!
La ricetta che vi sto per svelare è sbalorditiva!
Tagliatelle al cacao, noci e gorgonzola 
 

Sono un primo piatto particolare da proporre nelle occasioni speciali.
Le tagliatelle al cacao si preparano come delle normali tagliatelle, ma con l'aggiunta di poco cacao che darà un originale colore scuro.
Il gusto amaro del cacao si stempera nella cremosità della salsa al gorgonzola e noci.
Ingredienti per le tagliatelle
1. Farina tipo 00 360 gr;
2. Cacao in polvere amaro 40 gr;
3. Uova grandi 4;
4. Sale 5 gr;
5. Acqua q.b.
Ingredienti per la salsa di noci e gorgonzola
1. Gorgonzola 200 gr;
2. Latte 100 ml;
3. Pepe macinato q.b.
4. Sale q.b.
5. Salsa alle noci 120 gr;

Mettete in una ciotola la farina, il cacao, il sale, le uova sgusciate e impastate aggiungendo poca acqua.
Avvolgete la pasta ottenuta nella pellicola trasparente e lasciatela riposare in un luogo fresco per almeno un’ora. Trascorso il tempo  di riposo dell’impasto,  con un matterello o con l’apposita macchina, ricavate delle sfoglie di pasta dello spessore di 1 mm che andrete ad adagiare su di un canovaccio pulito ed infarinato.
Infarinate la parte superiore delle sfoglie, poi ricavate le tagliatelle.
Preparate il condimento per le tagliatelle mettendo in un tegame, a fuoco dolce, il latte e il gorgonzola finché quest’ultimo si scioglierà, poi aggiungete la salsa di noci e stemperatela fino ad ottenere una crema fluida. Aggiungete il pepe macinato e aggiustate di sale.

Lessate le tagliatelle di cacao in abbondante acqua salata e scolatele al dente, quindi mischiatele alla salsa preparata. Servite le tagliatelle al cacao con salsa di gorgonzola e noci immediatamente.

Buon appetito cioccolatoso.

Federica De Sanctis