mercoledì 9 aprile 2014

Le fave


Le fave, nome scientifico Vicia Faba, sono il frutto di una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Leguminose; probabilmente originarie dei paesi asiatici vennero poi coltivate da egiziani, romani e greci.
Le fave crescono all'interno di baccelli dalla lunghezza media di circa 20 cm. al cui interno trovano alloggiamento i semi ricoperti da una pelle che a seconda della varietà presenta un colore diverso: verde, viola o rossastro.
I maggiori paesi produttori di fave sono Germania, Italia e Cina dove questi legumi vengono seminati tra gennaio e marzo per poi essere raccolti nel periodo primaverile, un po' prima dell'avvenuta maturazione, tra aprile e maggio.
Le fave più giovani sono quelle che meglio si prestano ad essere consumate crude mentre, al contrario, quelle più mature vanno consumate cotte.

proteine e la restante percentuale è divisa tra fibre e ceneri; tra i minerali troviamo invece il calcio, il fosforo, il sodio, potassio, ferro, magnesio, zinco e selenio.
Per quanto riguarda le vitamine sono presenti la B1, B2, B3, B5 e B6 e la vitamina C; questi invece gli aminoacidi presenti nelle fave in maggior percentuale: acido aspartico, acido glutammico, alanina, arginina, leucina, tirosina, treonina, triptofano e valina.

Le fave sono tra tutti i legumi il meno calorico ma comunque con un alto potere nutritivo; sono particolarmente indicate per contrastare l'anemia.
Nelle fave fresche è presente un aminoacido chiamato L-dopa che pare abbia la proprietà di alzare la concentrazione di dopamina nel cervello; questa sostanza è presente in alcuni farmaci utilizzati per la cura del morbo di Parkinson. Alcuni pazienti sostengono che i benefici effetti delle fave sul Parkinson durerebbero di più rispetto a quelli dei farmaci.
La presenza abbondante di fibre alimentari favorisce l'attività dell'intestino contribuendo all'eliminazione di tossine e scorie; la vitamina C invece, oltre che a proteggere l'organismo dalle malattie permette anche l'assorbimento del ferro contenuto nelle fave stesse.

Nella Roma antica le fave riscossero un particolare successo tanto che una delle famiglie più importanti dell'epoca, i Fabi, pare avesse preso il proprio nome appunto dalla fava.
Quando si consumano fresche, per aumentarne la digeribilità, si consiglia di privare le fave della pellicina che le ricopre.
Se si acquistano secche con ancora la pelle che le ricopre, necessitano di essere lasciate in ammollo per un giorno, mentre, senza buccia, il periodo di ammollo si riduce ad otto ore.

Ingredienti per 3 persone:
- 400 gr di fave da sgusciare
- 1 salsiccia
- 5 pomodorini ciliegini o piccadilly
- 1 pezzetto di burro (io burro Occelli)
- pangrattato
- olio extravergine d’oliva
- 1 spicchio d’aglio
- pepe macinato q.b.
- qualche foglia di basilico
Preparazione:
Sgranatele senza buttare il baccello esterno
Lavate bene i baccelli delle fave
Quindi eliminate le estremità e le parti sciupate e tagliateli a pezzetti
In una padella fate soffriggere delicatamente l’aglio a pezzetti
Aggiungete la salsiccia sbriciolata
Fatela rosolare bene, sbriciolandola con una forchetta o un cucchiaio di legno
Quindi aggiungete i baccelli di fave a pezzetti
Mescolate, salate e proseguite la cottura per una decina di minuti
Se di gradimento aggiungete anche un po’ di pepe macinato
Quando i baccelli di fave sono a metà cottura aggiungete i pomodorini tagliati a pezzetti e basilico spezzettato secondo gradimento
Fate cuocere altri 5 minuti in modo da far ammorbidire i pomodorini; regolate ulteriormente di sale se necessario
Imburrate le cocottine e cospargetele di pangrattato
Riempite a metà le cocotte con i baccelli di fave, la salsiccia e  i pomodorini quindi cospargete con un po’ di pangrattato
Finite di riempire le cocottine
Cospargete con altro pangrattato e qualche fiocchetto di burro; quindi infornate a 180° per 10 minuti o fino a doratura desiderata





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