domenica 31 agosto 2014

Maledette zanzare! Come combatterle utilizzando i rimedi che ci mette a disposizione la natura.

Come ogni anno con l’arrivo della bella stagione si ripresentano puntualmente le zanzare. Insetti che solitamente ci colpiscono a tradimento, lasciandoci addosso, come ricordo, rossori, gonfiori e pruriti.
Se nonostante il vostro impegno e l’impiego di numerosi rimedi naturali ed ecologici per tenere lontani questi “ospiti” non siete riusciti ad evitare di essere massacrati, vi svelerò qualche rimedio fai dai te per limitare gonfiori e fastidiosi pruriti.
Mai pensato di utilizzare il dentifricio? Applicatene un po’, magari quello al mentolo, sulla puntura e lasciatelo asciugare per circa 15/20 minuti prima di lavarlo via.
Potrete utilizzare anche il comune miele, in quanto ha proprietà antibatteriche che possono rivelarsi utili di fronte a una puntura di insetto. Mescolatelo insieme ad un cucchiaino di bicarbonato di sodio.
Secondo la voce del popolo parrebbe che anche il limone sappia il fatto suo … strofinate sulla pelle una fettina di limone, questo permetterà di non essere punti.
Tra i vari rimedi della nonna troviamo anche la cipolla, certo l’odore non vi permetterà di mostrarvi in pubblico ma quanto meno scomparirà il prurito.
Se non siete allergici all’aspirina, schiacciatela e mescolatela con l’acqua, la poltiglia che otterrete passatela sulla zona irritata, “una mano santa”!
Preferite la lavanda e l’aloe vera? Perfetto, utilizzate quella che più vi piace, hanno tutte e due una proprietà del tutto lenitiva
Se proprio non vi va di perdere tempo con questi rimedi fai da te, montate alle finestre le zanzariere che ormai si trovano preconfezionate, a metraggio, presso i negozi di ferramenta.
Piantate dove possibile, piante di gerani e piante di citronella, le zanzare non sopportano il profumo.
Accendete zampironi o incensi.
Mangiare aglio o peperoncino, danno al sudore un odore sgradito agli insetti.
Esiste una lampadina di colore giallo, il meno amato dalle zanzare, che le tiene alla larga, per circa un metro.
Mettete in un piccolo recipiente dell’acqua con una goccia di detersivo per i piatti, impedirà agli adulti che vi andranno a depositare le uova di risalire.


lunedì 25 agosto 2014

Ice Bucket Challenge: “ Secchiata contro la SLA”


C'è qualcosa che non mi torna, non mi convince del tutto in questa nobile iniziativa che sta spopolando sul web e sui media di tutto il mondo.
Si chiama Ice Bucket Challenge ed è una campagna lanciata dal fondatore di Facebook per attirare l’attenzione sulla Sla, o noi cattivi pensiamo su altro?
La campagna consiste nel pubblicare un video “amatoriale” in cui la star si mostra mentre riceve una secchiata d’acqua gelata e subito dopo nomina altri personaggi che dovranno fare la stessa cosa.
Essere nominati è uno status, anche se dipende da chi ti nomina.

Ma la Sla che malattia è?

La sclerosi laterale amiotrofica, o SLA, chiamata anche morbo di Lou Gehrig (dal nome di un giocatore di baseball, la cui malattia nel 1939 sollevò l'attenzione pubblica), o malattia di Charcot o malattia dei motoneuroni, è una malattia neurodegenerativa progressiva del motoneurone, che colpisce selettivamente i motoneuroni, sia centrali a livello della corteccia cerebrale, sia periferici a livello del tronco encefalico e del midollo spinale.

Fu descritta per la prima volta nel 1860, attualmente le sue cause sono ancora ignote, anche se gli studiosi sospettano fattori genetici e ambientali.

La SLA è una patologia rara, con un'incidenza di 2-3 casi ogni 100 000 individui all'anno, principalmente sporadica. 
Si presenta più frequentemente negli uomini che nelle donne ed è estremamente rara dopo gli 80 anni.
Un'inchiesta, condotta tra il 2004 e il 2008 dal procuratore torinese Raffaele Guariniello, ha accertato 51 casi di SLA su 30 000 calciatori italiani presi in esame, dei quali 39 sono deceduti, ipotizzando una maggiore prevalenza in questa categoria per motivi occupazionali. 
Sono stati riportati anche casi di coniugi affetti dalla stessa malattia nel sud della Francia.

L'inizio della SLA può essere così subdolo, che i sintomi vengono spesso trascurati. 

I sintomi iniziali includono brevi contrazioni (mioclonie), crampi oppure una certa rigidità dei muscoli; debolezza dei muscoli, che influisce sul funzionamento di un braccio o di una gamba; e/o voce indistinta o tono nasale. Questi disturbi generali si sviluppano in forme di debolezza più evidente o atrofia, che possono portare il medico a sospettare una forma di SLA.
Le parti del corpo interessate dai sintomi iniziali della SLA dipendono da quali muscoli nel corpo vengono danneggiati per primi. Circa il 75% delle persone sperimenta la SLA con "esordio all'arto". In alcuni di questi casi, i sintomi inizialmente si risentono su una delle gambe ed i pazienti ne divengono consapevoli quando camminano o corrono, oppure perché notano che inciampano più spesso. Altri pazienti con l'esordio all'arto sperimentano gli effetti della malattia su una mano o su un braccio, dato che essi hanno difficoltà ad eseguire compiti semplici che richiedono destrezza manuale, come abbottonare una camicia, scrivere o girare una chiave in una serratura.
Questa iniziativa sta veramente sensibilizzando l'opinione pubblica sulla malattia? 
O sta portando l'attenzione ad altro?

Comunque vi consigliamo di vedere il video!




venerdì 1 agosto 2014

Furnary County Village: la fiera equina a Rocca di Papa



07/06/2014 - 08/06/2014
  • Rocca di Papa
  • Fiere, Sagre ed Eventi
Rocca di Papa. Esposizione razze equine, mostra mercato animali, area bimbi e pony, esposizione canina, mercatino, balli country, auto e moto d'epoca, punti ristoro. La Fiera ospiterà oltre al mercatino di artigianato e antiquariato, un'estemporanea di pittura "Naturalmente dipingendo" ispirata alla natura e agli animali. Non mancheranno attrazioni quali presentazione delle varie razze italiane, l'agility dog delle varie razze canine e la straordinaria esibizione di amazzoni addestratrici di muli a cura dell'Ass.italiana Muli Montati. Ci divertiremo poi con i giochi e le acrobazie dei butteri "I fiori della maremma". Il battesimo della sella per grandi e piccini ...giochi country, occhio al peso con maialini e puledri e tutto quanto occorra per trascorrere due giorni all'aria aperta e in compagnia dei nostri amici animali.
Inoltre corsi base di Nordic Walking ed escursioni presso siti naturalistici archeologici.
Visite guidate del Museo Geofisico, la Fortezza Medievale e la via Sacra.

Telefono per informazioni: 392.0128835Mail per informazioni: circoloippico@furnari.biz
Sito internet: http://www.furnaricountryvillage.it 

Il calendario degli Eventi sarà pubblicato nelle prossime settimane.

Quartiere dell'ex X Municipio: "degrado e occupazioni”




E' un quartiere dell'ex X Municipio, si è formata negli anni settanta, è sede del Centro per l'Impiego di Roma Cinecittà, sorge la parrocchia di S. Stanislao Vescovo e Martire.
Si sviluppa alle spalle degli stabilimenti cinematografici di Cinecittà, nell'ex X Municipio, a pochi passi dal centro commerciale di Cinecittà due, in questa area furono rinvenute tracce di un acquedotto romano che alimentava probabilmente un impianto termale.
Le caratteristiche storiche, monumentali e il fascino di questo quartiere finisce qui, è una zona di grande e grave degrado, un tipico esempio delle condizione delle periferie di Roma, dimenticate, abbandonate, vivono nell'oblio più totale, le loro condizioni sono il “limbo”.
Questo pezzo di città nasce negli anni ' 70 con una densità abitativa decisamente alta.
L'area fu rilevata dal Comune di Roma all'inizio degli anni '80, per rimediare ad un arresto delle costruzioni che durava da troppi anni.
Ma viene immediatamente abbandonata, gli immobili iniziano il loro lento ma inarrestabile 
decadimento, le zone verdi vivono di vita propria, la zona commerciale al piano terreno rimane chiusa, inspiegabilmente, diventando la terra di nessuno, la creatività e il libero sfogo al vandalismo si vede.
Nel 1995 nell' unica area destinata a verde della zona il Comune di Roma, mentre gli edifici vengono caratterizzati dall'inesorabile declino, decide di realizzare un campo sosta per nomadi.
Il quartiere reagisce con forza, non lo fa attenzione, per criminalizzare, gli ultimi arrivati, pone invece il problema generale della necessità che il parco venga liberato, sistemato e mantenuto, ma anche riqualificato l'intero quartiere, dicendo basta al degrado.
Dal 1985, anno di consegna degli appartamenti, ad oggi, il Comune di Roma non si è mai preoccupato né occupato di questa zona in maniera determinante, i veri abitanti di questo lembo di terra del Municipio VII sono i ratti, che girano indisturbati tra le strade e i marciapiedi, le scritte vandaliche sono sempre più onnipresenti, passeggiando tra questi edifici si respira un'aria pesante, di insofferenza, di abbandono, di degrado, si sente, si tocca, si vede.

Il 4 maggio del 2013, l'ex Minisindaco Sandro Medici, “Con un’ordinanza ha consegnato a circa 50 realtà associative e imprenditoriali la gran parte dei locali di proprietà comunale per decenni lasciati nell’abbandono e nel degrado in via Vignali. L’ordinanza prevede la custodia di questi spazi e la possibilità di utilizzarli per svolgere servizi, attività sociali e culturali, e piccole attività economiche in particolare artigianali e mercatali. Tra le realtà che hanno accolto l’invito municipale spiccano il Centro anziani, un distaccamento della protezione civile, un’associazione scoutistica, il comitato di quartiere, diverse associazioni culturali e sportive, produttori agricoli dell’area dei Castelli. Gli spazi interessati dalla "custodia" sono di due tipi: una parte riguarda i box del mercato rionale rimasti vuoti per l’assenza di assegnatari, e una parte i garage al piano terra degli edifici del quartiere, anch’essi abbandonati e inutilizzati.
Con questa decisione il Municipio – dichiara il minisindaco Sandro Medici, in corsa per il Campidoglio con una coalizione di quattro liste – ha finalmente sanato uno scandalo amministrativo che andava avanti da decenni: e cioè il completo abbandono del patrimonio comunale che l’Amministrazione centrale non ha mai valorizzato né reso fruttifero, non consentendo peraltro al Municipio di utilizzarlo per progetti sociali e di sviluppo locale. Ritengo che compito dell’Amministrazione pubblica sia quello di mettere a disposizione le proprie risorse immobiliari – affinché si possano utilizzare per la creazione di posti di lavoro e la rivitalizzazione sociale e culturale dei nostri quartieri. A questo punto – conclude Medici – toccherà alla nuova amministrazione comunale perfezionare il necessario procedimento per perfezionare e completare le assegnazioni municipali”.

Con questa iniziativa, più o meno discutibile, dove non è nostro interesse entrare nel merito, l'ex Presidente del Municipio sicuramente pensava di fronteggiare e risolvere il problema di Piscine di Torrespaccata, arginando il degrado, l'abbandono, cercando e pensando di rianimare ciò che era oramai da tanto, troppo tempo moribondo.
Le domande che ci vengono in mente sono molte e di diversa natura: Sono questi i termini per riqualificare un quartiere? Sono queste le condizioni per far risorgere gli immobili inutilizzati? È giusto che le associazioni o chi per loro si prendano un onere che dovrebbe aspettare all'Amministrazione? È giusto il “fai da te”? Questo intervento ad oggi ha migliorato la situazione o è rimasta invariata? La nuova Amministrazione centrale e territoriale cosa sta facendo per sanare questa situazione di degrado?

Virus Ebola fa tremare il Mondo


L'ebola, termine che già pronunciarla o scriverla da l'angoscia.
L’infezione si trasmette per contagio interumano attraverso il contatto con sangue e altri fluidi biologici infetti e, in teoria, anche con il trapianto di organi. La trasmissione per via sessuale può verificarsi fino a 7 settimane dopo la guarigione: infatti la permanenza del virus nello sperma è particolarmente prolungata. È inoltre stata provata in laboratorio, in primati del genere Rhesus, la trasmissione aerea del virus Ebola.
L’Organizzazione mondiale della sanità si muove con le richieste e con le decisione che fanno capire quanto, ormai, sia urgente bloccare la diffusione del virus.
In Sierra Leone, Liberia, Guinea e, da ieri, anche Nigeria. I morti, da un anno a questa parte, sono 1323, 726 da dicembre scorso, 57 negli ultimi quattro giorni.
Una crescita che allarma l’Africa intera, l’Europa e gli Stati Uniti. La dimensione di questa epidemia, per l’Oms, “non ha precedenti”.

La situazione sta facendo innalzare la paura anche in Europa, come in Gran Bretagna, dove il virus viene ormai considerato come una minaccia serissima, tanto da far scattare serrati controlli alle frontiere per chi arriva dai teatri dell'epidemia.
C'è stato già chi, per avere mostrato sintomi paragonabili a quelli di Ebola, è stato prelevato in aeroporto e sottoposto a controlli, che però finora hanno dato esito negativo.
Mentre fonti UE fanno sapere che l'Unione Europea è attrezzata per rispondere all'eventualità che il contagio si estenda, anche se i rischi sono giudicati bassissimi.
In Italia, invece, il ministero della Salute sottolinea che "non c'è nessun rischio per Ebola" e che "il nostro Paese è attrezzato per valutare e individuare ogni eventuale rischio di importazione della malattia". Del resto, ricorda il ministero, l'Oms e il Centro Europeo Controllo Malattie non raccomandano a tutt'oggi misure di restrizione di viaggi e movimenti internazionali.

In Sierra Leone la preoccupazione per la diffusione del virus ha spinto il governo ad adottare misure per limitare il contagio: chiusi teatri, cinema e bar e rinviati a fine agosto gli esami pubblici di terza media previsti a luglio.
Da giugno il governo e la società civile hanno rafforzato le misure di prevenzione per fermare il contagio: oltre ai checkpoint per circoscrivere l'epidemia, i centri sanitari dedicati, sono i luoghi pubblici a essere stati oggetto delle misure precauzionali più severe. Nei supermercati i gestori invitano tutti i clienti a lavarsi le mani con acqua e cloro, l'unica sostanza in grado di uccidere il virus, messa a disposizione agli ingressi. Nelle chiese, durante le messe, sempre affollate in un paese con il 15% della popolazione cristiana, non ci si stringe più la mano: lo scambio di pace è stato sostituito da un inchino con la mano destra sul cuore, e il sacerdote dà l'eucarestia nelle mani e non più direttamente in bocca. Abitudini costrette a cambiare, segnali piccoli, ma che amplificano il senso di paura tra la popolazione.

Inoltre questo lo aggiungiamo noi che preoccuparci tanto non c'è rimedio!