lunedì 7 aprile 2014

Editoriale della settimana: Assumi una baby sitter? Vi occorre il certificato anti-pedofilia


Una bambinaia, baby-sitter o tata, è una persona che si occupa di prendersi cura dei figli di altre persone, le quali non possono provvedere personalmente perché occupate in attività lavorative o altro. 
L'attività di “baby sitter”si svolge prevalentemente presso l'abitazione delle famiglie che richiedono il servizio o anche presso la casa della stessa. 
L'attività di bambinaia può essere svolta da professionisti, così come da giovani ragazze o ragazzi, spesso studentesse universitarie, che approfittano del tempo libero per guadagnare qualche soldo.
Vi chiederete, “come si fa a scegliere la babysitter migliore per i nostri figli”? “
Come si fa a capire che è proprio quella la persona giusta”? “
Come facciamo a sapere che i nostri bimbi staranno bene in nostra assenza?
Non è un compito facile scegliere una figura di riferimento alternativa alla mamma a cui delegare la cura e la gestione del proprio piccolo.
Ansie, dubbi e paure affliggono ogni genitore che si trova a dover scegliere una babysitter e sarà naturale chiedersi come trovare la persona giusta di cui fidarsi!
I requisiti che fanno di una baby sitter una brava baby sitter non possono essere solo di tipo professionale, tra lei e il genitore si deve instaurare innanzitutto una forte intesa che dovrà rappresentare il biglietto da visita per il bambino. Quando si sta a contatto con il bambino bisogna farlo sentire protetto, al sicuro e non fargli vivere con troppa frustrazione la separazione con la mamma.
È importante che all’inizio il bambino venga affidato alla babysitter solo per poche ore e soprattutto in presenza della madre, che si allontanerà definitivamente solo quando il rapporto sarà consolidato.
Mi raccomando, verbalizzate sempre al bambino con chiarezza che la mamma e il papà dovranno assentarsi, che torneranno presto e che nel frattempo lui dovrà stare con la baby-sitter. Questo servirà al bambino per capire che anche se mamma e papà non ci sono , non è stato “abbandonato”.
Prima di affidare il vostro bambino ad una qualsiasi baby sitter, prendete più informazioni possibili … informatevi sul rapporto che ha in casa con i genitori, se ha fratelli, sorelle, se ha lavorato con bambini piccoli o più grandi, chiedete il sesso dei bimbi con cui ha lavorato, se è sposata, se vive da sola, chiedetele come mai vuole fare la baby sitter, informatevi sulle abitudini … prestate molta attenzione alle risposte fredde o troppo diplomatiche, diffidate, prendete tempo e rispondete “grazie le faremo sapere”!
Accertatevi sempre che la babysitter sia a proprio agio con il bambino, deve essere una ragazza solare, allegra, paziente, creativa, deve saperlo stimolare e non solo cambiare eventuali pannolini o portarlo a fare il giro del palazzo.
Sicuramente una domanda che vi ponete spesso e volentieri è dove cercare una Mary Poppins reale! La cosa più semplice da fare è spargere la voce tra le amiche e gli amici dei quali vi fidate, poi se la ricerca non ha dato buoni frutti, allora affidatevi ad un’agenzia referenziata che saprà indicarvi la persona che meglio corrisponde ai vostri canoni educativi e di cura del bambino.
Una brava baby sitter deve essere dolce, affidabile, sicura di se, giocosa …
Cercate di avere sempre le idee chiare, preferite più una babysitter stile “Rottermaier” o stile “Candy Candy”? 
La via di mezzo è di sicuro una babysitter autorevole e determinata ma con la predisposizione alla gioiosità, al gioco e al calore. 
 

Da lunedì 7 Aprile 2014 entrano in vigore le norme antipedofilia e quindi chi assume personale che lavora a contatto con i minori avrà l’obbligo di richiedere al lavoratore il certificato penale del casellario giudiziale. Se non lo richiede, il datore di lavoro è soggetto a una sanzione che va dalle diecimila ai quindicimila euro.
Il certificato penale detto anche nel linguaggio comune fedina penale, in Italia è un documento contenente un estratto delle sole registrazioni penali iscritte al casellario giudiziale e contiene la storia delle condanne penali passate di un cittadino
Il cittadino sul cui certificato non figurano condanne penali definitive è detto incensurato.
I procedimenti penali ancora pendenti che invece trovano riscontro in un altro certificato, emesso dalla Procura della Repubblica e non dal Casellario Giudiziario, che prende il nome di certificato dei carichi pendenti
Il Certificato penale può essere ottenuto tramite la lettura dei registri, tenuti a cura del Ministero della Giustizia e aggiornati a cura delle Cancellerie dei tribunali ordinari.
Una circolare del ministero della Giustizia ha già chiarito che l’obbligo del certificato del casellario giudiziale non riguarda i volontari, ma restano forti dubbi sull’applicazione delle nuove regole ad altre categorie, come appunto baby sitter, colf, docenti e bidelli.
Lo scopo è quello di verificare l’esistenza di condanne per una serie di reati , pornografia, prostituzione, adescamento e violenza ai danni di minori. Tra i primi a chiedere delucidazioni, troviamo l’Associazione Sindacale dei datori di lavoro dei collaboratori familiari che rivolge un appello al governo affinché sia rinviata l’entrata in vigore della norma. Secondo loro creerebbe solo un forte disagio..
Alcuni sindacati invece condividono la scelta, che ci sia bisogno di mettere qualche paletto è chiaro anche al ministero dell’Istruzione. I tecnici del ministero dell’Istruzione stanno lavorando a una circolare che spieghi in modo chiaro ai dirigenti come muoversi, un adempimento complesso considerando che a scuola transitano tante persone, dai professori ai bidelli, agli addetti alle pulizie.
Cosa ne pensate? 
E’ giusto chiedere il certificato antipedofilia? 
 
Federica De Sanctis



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