venerdì 20 settembre 2013

Il risparmio energetico: un comportamento prezioso per il pianeta ed il portafoglio



Il risparmio energetico si attua attraverso un insieme di comportamenti e strumenti tecnologici volti ad agevolare la riduzione dello sfruttamento di energie esauribili in favore del benessere degli uomini e dell’ ambiente.
Indubbiamente l'impatto dell'uomo sull'ambiente, in particolare dopo l'industrializzazione, è stato pesante e traumatico. 

Con il progresso di nuove solutioni della tecnologiche le immissioni delle industrie nell'atmosfera si sono molto ridotte, ma questo non è la sola causa di inquinamento: ad esempio il riscaldamento invernale delle abitazioni è fonte di inquinamento, i gas di scarico delle macchine sono fonti di inquinamento, il solo produrre energia bruciando combustibili e gas sono fonti di inquinamento... è vero che ci sono anche le energie rinnovabili come il solare, l'eolico e l'idroelettrico, ma non sono ancora sufficienti, inoltre l'Italia non ha centrali nucleari che produrrebbero energia "pulita", quindi siamo costretti a produrla inquinando l'ambiente e comprando energia pulita dai paesi confinanti... 
Il mondo industrializzato si sta attivando da anni per ridurre queste emissioni di inquinamento, anche perchè gli studiosi hanno rilevato che il buco nell'ozono continua ad aumentare e di conseguenza l'effetto serra. 

Cosa ognuno di noi è disposto a fare per servire la "causa ambientale” ?? 

Tornare indietro non si può; il riscaldamento, la produzione di energia, avere la macchina, il frigo, l'aria condizionata... sono cose a cui di certo nessuno di noi è disposto a rinunciare.
Ma ciò che è importante è il cambiamento culturale: cominciare dall’ utilizzare lampadine a basso consumo energetico, fare bene la raccolta differenziata, chiudere bene i rubinetti di casa.
Per risorse energetiche si intendono i prodotti dell’ambiente utilizzabili per la messa in atto dei processi di trasformazione e di sviluppo. 
Le categorie di riserve energetiche sono due: non rinnovabili e rinnovabili. Le prime, le più comuni, rappresentano l’energia “tradizionale” e includono i combustibili fossili, costituiti da petrolio, carbon fossile, gas naturale, ma anche l’uranio, la principale fonte dell’energia nucleare. Le fonti rinnovabili, invece, sono riserve naturale interminabili.
L’energia rinnovabile costituisce un’eccellente alternativa al nucleare, poiché non solo non provoca danni incontenibili a lungo termine (ed allo stato attuale della ricerca nello smaltimento), come lo smaltimento delle scorie. Le principali tipologie di riserve alternative sono le seguenti: energia solare, eolica, delle biomasse, degli oceani e geotermica.
Le celle fotovoltaiche sono forse il modo più conosciuto per lo sfruttamento dell' energia solare. Consistono nell’utilizzo di cellule fotovoltaiche che convertono il calore nel tipo di energia desiderata. Tale sistema ha il vantaggio di possedere un impatto ambientale praticamente nullo (salvo per il silicio impiegato), se non per il fatto di essere ingombranti e sarebbe sconsigliabile ricoprire grandi aree (come negl'usa).
Sono quindi sistemi che si adattano bene all’ambiente urbano. La tecnologia solare-termica invece consiste nell’applicazione di pannelli solari che raccolgono il calore solare e che servono principalmente per il riscaldamento dell’acqua. L’energia delle biomasse è forse la più sconosciuta. Per biomassa s’intende un insieme di materiali che possono essere utilizzati direttamente come combustibili o trasformati in altre sostanze di più facile conversione. Forme di biomassa possono essere i residui delle coltivazioni destinate all’alimentazione umana o animale, i residui forestali, gli scarti della produzione del legno, i rifiuti solidi urbani. L’energia eolica, iniziata con i mulini a vento, viene ora prodotta con degli impianti generatori di aria. Più conosciuta è l’energia idroelettrica. 
Essa è l’energia ottenibile a partire da una caduta d’acqua, convertendo con un apposito macchinario l’energia meccanica contenuta nella portata d’acqua presa in considerazione.  
Infine, l’energia geotermica è la forma d’energia dovuta al calore endogeno della Terra: vulcani, sorgenti termali e geyser.
L’energia è un bene indispensabile senza il quale, perlomeno noi, paesi industrializzati non potremmo assolutamente esistere. Essa ci consente, non solo di mangiare, riscaldarci, ma anche di far progredire l’economia del nostro paese e di far sviluppare in modo altrettanto consistente la tecnologia. 
Proprio per questo stile di vita consumistico, sarebbe meglio dosare l’utilizzo delle risorse, per farle durare più a lungo.
Sono già state attivate numerose campagne per il risparmio energetico, nella speranza che la popolazione si sensibilizzi a questo riguardo. Un altro importante traguardo che si sta tentando di raggiungere in questo ambito è lo sviluppo sostenibile, cioè un modello di sviluppo in cui la crescita economica e sociale viene perseguita entro i limiti delle possibilità ecologiche del pianeta, senza compromettere l’integrità degli ecosistemi e la loro capacità di soddisfare i bisogni delle generazioni futuro.
Il consumo d’ acqua è al secondo posto nella lista dei costi che influiscono maggiormente sul mantenimento di una casa, superato solo dai costi legati al riscaldamento.

A livello europeo l’Italia è infatti uno dei paesi con il più elevato
consumo d’acqua e ciò accade sia perchè d’abitudine gli italiani sono poco attenti a risparmiare questo prezioso bene, sia perchè contrariamente agli altri paesi, l’Italia impiega acqua potabile anche per usi non alimentari.

Nel tempo un eccessivo consumo d’acqua
porta oltre che allo spreco di una risorsa naturale fondamentale anche a consumi elevati e conseguenti costi eccessivi.
Il consumo di gas legato al riscaldamento domestico è in assoluto il costo più incidente sul bilancio familiare e sull’inquinamento mondiale.

Questa abitudine comporta effetti negativi sia sulle bollette degli utenti, che sull’ambiente.
In Italia il 35% del consumo elettrico complessivo è dedicato all’utilizzo domestico per il quotidiano funzionamento di illuminazione, elettrodomestici ed altri apparati elettronici.

Se si considera che in Italia la produzione di energia elettrica avviene per lo più grazie a fonti di energia non rinnovabili appare subito evidente quanto il consumo elettrico a cui tutti gli italiani sono abituati, si rifletta in modo negativo non solo sui costi domestici, ma anche sull’ambiente.
Quindi, come risparmiare sul riscaldamento? E sull’energia elettrica?


Risparmiare sul metano può essere una risposta utile agli incrementi del periodo invernale relativi alla voce “gas naturale”. Un utilizzo intelligente del proprio sistema di riscaldamento, oltre che l’apertura verso metodi alternativi come quello delle stufe a pellet, può ammortizzare in maniera significativa i costi dovuti al consumo di metano.
Ecco alcuni piccoli accorgimenti per risparmiare sulla bolletta del gas :
Controllare il limite di temperatura stabilito: spesso si tende a impostare il termostato a temperature maggiori di quelle realmente necessarie a garantire un’atmosfera sufficientemente calda. Non eccedere con i gradi potrebbe essere un buon inizio per diminuire i costi relativi al consumo. Solitamente e' preferibile riscaldare solo alcune stanze della casa e chiuder ebene le porte la cucina, i disimpegni, il salotto non utilizzato di notte...
Chiudere porte e finestre: la dispersione di calore può portare gli impianti di riscaldamento a uno sforzo maggiore per raggiungere la temperatura stabilita. Ricordarsi sempre di non lasciare le finestre aperte negli ambienti che si intende riscaldare. Installare antisfifferi di buona qualità su tutti i montanti.
Sistema di riscaldamento autonomo: per poter gestire al meglio i consumi, sarebbe utile non dipendere da sistemi di riscaldamento centralizzati come quelli spesso previsti dalle organizzazioni condominiali. Qualora non fosse possibile gestire in maniera autonoma il proprio impianto, è buona norma informarsi sulle spese previste durante il periodo invernale e sulle metodologie di utilizzo, come periodo di accensione e spegnimento e temperature massime raggiunte.
Per quanto riguarda su come risparmiare sull’energia elettrica ecco gli accorgimenti:
Lampadine a basso consumo: sebbene più costose, le lampadine led e le luci fluorescenti garantiscono un consumo decisamente inferiore rispetto ai faretti alogeni, consentendo una diminuzione rilevante nella spesa per l’energia elettrica.
Tenere sotto controllo i consumi: rinunciare agli elettrodomestici non è certo proponibile, ma scegliere quelli con classi energetiche ad alto risparmio è una scelta obbligata.
Spegnere gli elettrodomestici inutilizzati: sembra un aspetto irrilevante, eppure televisori, stereo e computer lasciati in stand-by rappresentano parte dei consumi che contribuiscono a rimpinguare la somma finale da pagare in bolletta. È importante ricordarsi di spegnere questi elettrodomestici soprattutto se non vengono utilizzati per un periodo di tempo mediamente lungo: in particolare il modem, che viene spesso lasciato attivo, è uno degli oggetti elettronici a maggiore consumo quando lasciato inutilizzato.
Ricordiamoci che l’energia è un bene prezioso e per questo motivo va utilizzata con cautela e consapevolezza.

Federica De Sanctis

giovedì 19 settembre 2013

L'asparago


Primavera: tempo di asparagi!
Le punte ultimamente adoro prepararle alla griglia. Le cuocio sul barbecue o in alternativa su una piastra rovente e poi le condisco con un’emulsione di olio extravergine e succo di limone. In questo modo le punte restano croccanti e saporitissime. I gambi invece (la parte bianca coriacea) li centrifugo e uso la crema ottenuta in diverse preparazioni come salsa, come ripieno o semplicemente come crema vitaminica da gustare a crudo. Di seguito ve ne propongo l’utilizzo in un semplice ed elegante risotto. La fibra di scarto la uso invece per fare il sale aromatizzato. 

 
Sale all’asparago
Ecco come prepararlo:
Sbollentate i gambi di uno o più mazzi di asparagi per due minuti. Scolateli e centrifugateli. Usate la crema ottenuta in un’altra ricetta (vedi risotto sotto). Essiccate la fibra di scarto nell’essiccatore o in forno fino a quando avrà perso l’umidità (6 ore a 40 gradi). Frullate la fibra una volta essiccata, in modo da ottenere una polvere e mixatela con il 50% di sale fino marino. Comsumate entro sei mesi circa. Usate questo sale all’asparago per insaporire zuppe di verdure e per dare un tocco in più gusto asparago ai vostri piatti.



Risotto ai gambi di asparago
Ricetta per 4
Ingredienti
I gambi di due mazzi di asparagi
La parte verde di due cipollotti
380g di riso carnaroli
1 spicchio d’aglio
1 litro di brodo vegetale
1 bicchiere di vino bianco
Olio extravergine
Sale all’asparago (facoltativo)
Pepe

Preparazione
Sbollentate i gambi per due minuti nel brodo, quindi scolateli e centrifugateli. Usate la crema per questa ricetta e la fibra di scarto per preparare il sale all’asparago. In una pentola fate tostare i chicchi di riso al naturale. Quindi unite due cucchiai di olio, aglio e parti verdi del cipollotto tritati, fate rosolare per qualche minuto. Bagnate con il vino bianco e fate evaporare a fiamma alta. Unite la crema di asparagi e mescolate. Aggiungete il brodo poco alla volta, aspettando sia evaporato prima di aggiungerne altro e mescolando di tanto in tanto con delicatezza per non spezzare i chicchi. Regolate con il sale all’asparago. Una volta pronto mantecare a piacere con una noce di burro freddo e una spolverata di formaggio grattugiato o servitelo così. Guarnite a piacere con qualche punta di asparago, pepe e il sale aromatizzato.




lunedì 9 settembre 2013

La Birra


Quante volte avrete detto la frase “Andiamo a prenderci una birra?”
E’un modo come un altro per dire ad un amico o ad un’amica di incontrarsi per scambiare quattro chiacchiere, sorridere, non pensare al lavoro ed estraniarsi dai mille problemi quotidiani!
 Lo sapevate che la birra, bevanda-alimento per antonomasia non fa ingrassare? Contiene meno calorie d' altre bevande, ad esempio il whisky contiene 238 kcal, il vino rosso 75 kcal, la grappa 235 kcal, mentre la birra solo 35 kcal!
La birra è un prodotto sano ed è apprezzato in tutto il mondo da secoli. La birra si produce facendo germogliare l’orzo, si macina e lo si spappola nell’acqua a 60° C. Il maltosio si trasforma in glucosio e poi in anidride carbonica e alcol. Infine si procede alla chiarificazione. 
Qualche bicchiere, e sottolineo qualche, di birra contribuisce a prevenire alcune patologie, può portare benefici in tema di prevenzione di problemi cardiaci, infatti è ricca di Vitamina B6, in grado di prevenire l’aumento di un particolare tipo di aminoacidi chiamato “ Omocisteina”, che si ritiene possa provocare il rischio di attacchi di cuore, ed è ricca anche di agenti antiossidanti.
Un moderato consumo di birra può apportare benefici contro la formazione di calcoli biliari, contro l’osteoporosi e contro il diabete
Vi starete chiedendo sicuramente quanta birra potete bere al giorno! La birra è una bevanda alcolica, con percentuali basse d' alcool, e senza dubbio è meno calorica del vino, ma si tende a berne in quantità superiori, una lattina da 33 cc vi darà un apporto calorico di circa 100 kcal.
La birra è una delle bevande più antiche prodotte dall'uomo, probabilmente databile al settimo millennio a.C. I veri artefici della diffusione della birra in Europa furono comunque le tribù Germaniche e Celtiche. 
 

Gli ingredienti per produrre la birra sono:
1. i Cereali;
2. il Malto;
3. l’Orzo germinato;
4. la Miscela ( si riferisce ai cereali che si utilizzeranno per preparare il mosto ).
5. il Grano;
6. il Luppolo;
7. Additivi, come ad esempio le Ciliegie;
8. l’Acqua ( la birra è composta dall'85% al 92% di acqua );
9. il Lievito.
Il processo birrario è detto "a fermentazione spontanea", la produzione usa lieviti e batteri selvatici presenti nell'ambiente ponendo i tini all'interno di apposite strutture ventilate, successivamente la birra è sottoposta a una lunga maturazione in botti di legno.
Ma voi la birra la bevete solamente? Antichi!
Ormai Cucinarci è di moda e, soprattutto, sembra essere il nuovo tormentone tra i fornelli!
Evitate le birre industriali e utilizzate una buona birra artigianale mi raccomando!
Pollo alla birra
Ricetta semplice e veloce. Prendete un petto di pollo e lo sfumate con la birra. Il risultato è un petto di pollo rosolato e saporito. 

 
Tiramisù alla birra scura
Sostituite il caffè con la birra scura e il gioco è fatto! Il sapore diventa più intenso, i biscotti perdono quasi tutta la loro dolcezza e il risultato è un tiramisù dal sapore profondo.


Torta alla birra e cioccolato
L’impasto della torta è un mix di farina, cacao amaro e Guinness. Poco lievito, una torta veloce e semplice da preparare. Gustosa ma calorica al massimo.


Cozze alla birra
Al posto del tradizionale vino per la cottura delle cozze utilizzate birra chiara. Il sapore diventa più intenso e anche il colore del sugo cambia ma il risultato è davvero interessante!




Visto che tra qualche giorno sarà Pasqua, in occasione del pranzo domenicale eccovi la ricetta delle Costolette di Agnello alla birra.
Ingredienti:
500 g di costolette di agnello;
2 spicchi di aglio;
500 g di patate;
1 rametto di rosmarino;
4 cucchiai di olio extravergine di oliva;
3 foglie di salvia;
200 ml di birra scura;
sale e pepe in grani.
Pelate le patate e tagliatele a dadi. Ponetele in una teglia rivestita con carta da forno, conditele con l’olio extravergine, il sale, un po’di rosmarino, e bagnate con 100 ml di birra. Mettete in forno già caldo a 180 °C e cuocete per 30 minuti. Condite la carne con l’aglio tagliato a pezzetti, la salvia e il rosmarino rimasto. Fatela rosolare in una casseruola a fuoco vivace girandola da entrambe le parti, poi irrorate con la birra restante. Lasciatela evaporare un po’, ma non del tutto, salate, pepate e coprite con un coperchio. Abbassate la fiamma e cuocete ancora per 2-3 minuti. Servite con le patate.


A tutti voi buon appetito.

Federica De Sanctis

domenica 1 settembre 2013

“Creiamo”?

E se dicessi “Riciclo Creativo”? Parlo di oggetti che non sono più utilizzati per il loro scopo e questo rappresenterebbe un modo per aumentare ed esprimere la propria fantasia. Negli ultimi tempi sta prendendo piede il concetto di riciclo creativo soprattutto perché consente di risparmiare e allo stesso tempo, creare oggetti originali con cui arricchire il proprio arredamento ed il proprio guardaroba.
Tutte le donne posseggono moltissima bigiotteria e chincaglierie varie, e spesso non si sa dove metterle. Il riciclo creativo permette di salvare capra e cavoli! La bigiotteria a differenza dei gioielli spesso viene venduta non in pratiche scatoline, ma in bustine e non la si può mettere in portagioie ed inevitabilmente si finisce con gli orecchini spaiati e le collane aggrovigliate tra loro.
Quindi posso affermare che tutti in casa posseggono piccoli quadri che non sono mai andati a genio, e magari dei tappi di sughero, di spumante o champagne.
In questo modo con il riciclo creativo possiamo realizzare una sorta di “Rastrelliera”per tenere ordinata la bigiotteria, i propri bijou schierati e pronti all’uso.
Ecco come si fa, procuratevi:
  • Una vecchia cornice completa
  • Tappi di sughero
  • Colla vinilica
  • Un coltello
  • Delle puntine colorate da disegno
Smontate la cornice scelta, togliete il vetro e rimontatela. 
Attaccate con la colla vinilica i tappi di sughero al fondo della cornice, solitamente fatto di compensato o altri materiali simili. 
 
Completate la creazione aggiungendo le puntine da disegno, è lì che andrà appesa, opportunamente divisa e ordinata, la bigiotteria.
Dai dai scovate tappi per tutta casa e … buon divertimento!


Federica De Sanctis