martedì 22 aprile 2014

Editoriale: 21 Aprile Natali di Roma o Decesso di Roma?


21 Aprile 2014 pronti per i festeggiamenti, Natale di Roma, organizzati dal Gruppo Storico Romano. L'intento è quello di ricordare, con una serie di eventi ed iniziative, le origini della nostra città, che da piccolo insediamento, fondato sul Palatino, è diventata la Caput Mundi, ovvero la più grande città del mondo allora conosciuto, il cui dominio durò più di mille anni.

Roma, suscita ancora un fascino ed un’ammirazione, senza eguali, nel mondo.
Roma, è stata nell’antichità un crocevia di culture diverse, possiamo dire, senza ombra di dubbio, che è stata la prima città multietnica.

Il gruppo storico romano, si è impegnato in maniera pregevole per farci rivivere la nostra cultura, la nostra storia, in uno scenario ambientato nelle aree archeologiche più caratteristiche di Roma Capitale, come il Circo Massimo e Via dei Fori Imperiali.
Una manifestazione eccellente, che ha raggiunto il suo apice al Circo Massimo.


Il Circo Massimo è un antico circo romano, dedicato alle corse di cavalli, situato nella valle tra il Palatino e l'Aventino.
L'Aventino è uno dei sette colli su cui venne fondata Roma, il più a sud. Tra i sette colli era quello più isolato e di accesso più difficile.
Il Palatino è uno dei colli centrali di Roma, ma a differenza del Campidoglio e dell'Aventino è vicino al fiume ma non adiacente ad esso. Il colle guarda da un lato sul Foro Romano e dall'altro sul Circo Massimo.

Un posticino niente male, decisamente unico, impossibile trovare un posto uguale in tutto il mondo, dove la storia, non si vede solo, si respira!

Ma Roma, la nostra Roma, ci regala continue sorprese, la "Roma Antica" cerca di difendersi, con il suo fascino, con la sua storia, con la sua cultura, combatte contro la "Roma di Oggi", quella dell'incuria dell'abbandono, quella di decenni di mal governo, povero Giulio Cesare e noi, suoi discendenti, dover vedere non una città ma "La Città" abbandonata, figlia di nessuno.
Il Circo Massimo è la discarica delle bottiglie rotte, ci sono traccia di ciottoli tra i colli di bottiglia e tappi arrugginiti.
Quindi, in un giorno da turista, decidiamo di spostarci e andare verso piramide, anche li la "Roma Antica" combatte con la Roma dell'incuria, nel piccolo tragitto in metro, in pratica una fermata, non siamo riusciti a trovare una scala mobile funzionante o un tapirulan in servizio, una grande tristezza, altro che grande bellezza, non che il biglietto è gratuito, anzi si paga e come, sperando nel cuor nostro che almeno non sia clonato.

Vi ricordate quando un ragazzo romano andava all'estero? 
Non diceva io sono Italiano, troppo orgoglioso e fiero della sua città diceva "io so Romano de Roma", oggi questo punto di orgoglio sparisce, nel vedere un disabile straniero che a braccia deve scendere le scale della metro, o la mamma con il passeggino, triste sentire i commenti.

Noi siamo Romani de Roma, vogliamo ancora essere fieri della nostra città, della nostra storia, per questo con molta umiltà, chiediamo ai Nostri Amministratori, di permetterci, con atti e fatti e non parole, di poter ancora dire "io so Romano de Roma".

T.P.

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