lunedì 30 giugno 2014

Luglio Suona Bene 2014 - dal 23 giugno al 31 luglio 2014

La manifestazione Luglio Suona Bene di Roma, che si tiene all'Auditorium Parco della Musica, porta ogni estate a Roma, per poco più di un mese, un programma ricco di nomi importanti del palcoscenico mondiale della musica.

L'evento s'inserisce all'interno della galassia che crea la programmazione di spettacoli conosciuta come Estate Romana ed è organizzata dalla Fondazione Musica per Roma.

I concerti, in uno dei palcoscenici a cielo aperto della capitale diventato da anni un punto di riferimento delle notti estive di Roma, si tengono sempre alle ore 21.

Programma del Luglio Suona Bene
- Domenica 23 giugno 2013 alle ore 21, Burt Bacharach
- Lunedì 24 giugno 2013 alle ore 21, Osanna - Banco del Mutuo Soccorso
- Martedì 25 giugno 2013 alle ore 21, Museo Rosenbach - PFM Premiata Forneria Marconi
- Mercoledì 26 giugno 2013 alle ore 21, Franco Battiato, Claudio Rocchi&Gianni Maroccolo
"Aria di Rivoluzione"
- Sabato 29 giugno 2013 alle ore 21, Goran Bregovic "La Notte della Taranta" Wedding and Funeral Band, Orchestra de "La Notte della Taranta"
- Domenica 30 giugno 2013 alle ore 21, The National
- Lunedì 1 luglio 2013 alle ore 21, Antony and the Johnsons "She's so Blue"
- Mercoledì 3 luglio 2013 alle ore 21, Fat Freddy’s Drop + Neneh Cherry & RocketNumberNine
- Giovedì 4 luglio 2013 alle ore 21, Paco de Lucia y El Grupo
- Giovedì 4 luglio 2013 Sala Sinopoli alle ore 21, Steven Wilson
- Venerdì 5 luglio 2013 alle ore 21, Mario Biondi
- Sabato 6 luglio 2013 alle ore 21, Mario Biondi
- Domenica 7 luglio 2013 alle ore 21, Diana Krall "Glad Rag Doll"
- Lunedì 8 luglio 2013 alle ore 21, Cat Power
- Mercoledì 10 luglio 2013 alle ore 21, Francesco De Gregori "Sulla Strada"
- Venerdì 12 luglio 2013 alle ore 21, Alessandro Mannarino "Corde: concerto per sole chitarre"
- Domenica 14 luglio 2013 alle ore 21, Rokia Traoré "Beautiful Africa"
- Martedì 16 luglio 2013 alle ore 21, Asaf Avidan "Different Pulses"
- Giovedì 18 luglio 2013 alle ore 21, Orquesta Buena Vista Social Club ® feat. Omara Portuondo, Eliades Ochoa
- Venerdì 19 luglio 2013 alle ore 21, Crosby Stills and Nash
- Sabato 20 luglio 2013 alle ore 21, Orchestra popolare Italiana, Ambrogio Sparagna "Ballo!" Le danze popolari italiane
- Domenica 21 luglio 2013 alle ore 21, Wayne Shorter Quartet feat. Brian Blade, John Patitucci, Danilo Pérez
- Martedì 23 luglio 2013 alle ore 21, Niccolò Fabi
- Mercoledì 24 luglio 2013 alle ore 21, Marcus Miller
- Mercoledì 24 luglio 2013 Sala Santa Cecilia ore 21, Ludovico Einaudi "In a time lapse"
- Giovedì 25/07/2013 alle ore 21, Woodkid
- Sabato 27 luglio 2013 alle ore 21, Baustelle "Fantasma"
- Lunedì 29 luglio 2013 alle ore 21, Paolo Fresu, Uri Caine, PMJO Reflections on Sketches of Spain
- Martedì 30 luglio 2013 alle ore 21, Giovanni Allevi con Orchestra Sinfonica Italiana


MUSEO DI VILLA BORGHESE


Villa Borghese, pensata e progettata insieme all'immenso e magnifico parco al principio del 1605, fu ordinata dal cardinale Scipione Borghese, discendente di Papa Paolo III il quale, eletto nel 1534, ebbe almeno il merito di costringere Michelangelo a finire gli affreschi della Cappella Sistina. La famiglia Farnese infatti apparteneva a quel ristretto gruppo di famiglie le quali durante il Rinascimento ed il periodo barocco parteciparono sia come politici sia come mecenati delle arti alla vita sociale di Roma.

Scipione Borghese commissionò alcune opere al giovane scultore Bernini il quale rispose con alcuni dei suoi maggiori capolavori quali Apollo e Dafne e il Ratto di Proserpina.

Oggi Villa Borghese conserva al suo interno un percorso culturale in grado di svelare al visitatore nuove chiavi di lettura del periodo post rinascimentale e manierista della capitale.
Al piano terra, oltre alle già menzionate sculture, sono ospitate alcuni dipinti di Caravaggio (Bacchino Malato, Fanciullo con canestro di Frutta, Madonna dei Palafreneri, San Gerolamo). Al piano superiore sono esposte opere di Tiziano, Caravaggio, Antonella da Messina, Lorenzo Lotto, Rubens e Raffaello.

Nel 1807 Camillo Borghese vendé a Napoleone la grande parte della sua collezione privata che attualmente è esposta al Museo del Louvre.
La visita a Villa Borghese è possibile solo prenotando i biglietti telefonicamente; infatti sono previste entrate orarie con sola prenotazione del biglietto telefonica o via web. Si consiglia la prenotazione con almeno qualche giorno di anticipo, vista l'affluenza di pubblico straordinaria.
Orari d'apertura: Daily from Tuesday to Sunday from 9 a.m. to 7 p.m. The box-office closes at 6.30 p.m. Admissions are strictly reduced at only: 360 persons every 2 hours. (mandatory exit at the end of time slot ). Closed on Monday and Jan 1st, May 1st, Dec 25th.
Biglietto d'entrata: FULL 8.50 €. REDUCED 6 € (European Union citizens between 18 and 25 years old; - European Union teachers of State schools only by showing valid membership card); COMPLIMENTARY € 2 (European Union citizens under 18 and over 65 years old. - ICOM members (only by showing valid membership card) - European Union school groups, upon reservation. - European Union students and teachers in Architecture, History of Arts only by showing valid membership card. - Journalists only by showing valid membership card)
Sito Web Ufficiale:
Museo di Villa Borghese, Roma

Il calendario degli Eventi sarà pubblicato nelle prossime settimane.

Print Ciampino: il tempo sta per scadere


Il PRINT si farà. La Comunità Territoriale è contraria. Lo stesso dicasi per molti Comitati di Quartiere. Idem per il Consiglio dell’ex Municipio X, a maggioranza contrario. MA per  l'Assessore capitolino Giovanni Caudo è "nella natura delle cose". Aveva detto così nel corso della recente conferenza urbanistica cittadina, ed aveva aggiunto di pensare “tutto il bene possibile” del PRINT di Ciampino.  E' stato coerente: non  ha modificato la propria posizione.
Intanto lo scorso martedì il gruppo municipale del PD ha avuto l'opportunità di confrontarsi direttamente proprio con lui, l'Assessore all'Urbanistica di Roma Capiale. L’occasione era utile, ed in tal senso è stata sfruttata, “per rappresentare la nostra posizione contraria all'avvio del Programma Integrato di iniziativa privata Xa2 Ciampino" ha spiegato il PD municipale in una nota firmata da tutti i consiglieri. La contrarietà era espressa “in continuità con gli atti approvati all'unanimità nel Consiglio Municipale, sia durante la consiliatura Alemanno, sia dopo l'elezione del Sindaco Marino”.

LE POSIZIONI IN CAMPO - Cambiano le giunte eppure la discrasia tra le posizioni in campo, quella del Campidoglio e quella del Municipio su cui l’opera ricadrà, sembrano esser sempre le stesse. Ma non è sempre stato così. I Consiglieri della Lista Marino Francesco Laddaga e Davide Tutino hanno infatti ricordato che il PRINT “ricevette parere favorevole all’attivazione da un assessore del PD , allora vice-presidente dell’ex-X Municipio”. Si trattava dell’Assessore Massimo Perifano, poi passato alla lista Cittadini per Alemanno nel corso delle successive elezioni amministrative.

IL RITARDO DEL PD - “Constatiamo che anche il PD, 75 giorni dopo la ripubblicazione del bando – fanno notare i due Consiglieri della Lista Marino -  nei prossimi giorni intende avviare 'il confronto pubblico con i cittadini, i comitati e le associazioni, per accogliere proposte ed idee, ed ottenere che il PRINT risponda effettivamente alle esigenze pubbliche del territorio' – scrivono i due parafrasando la nota del gruppo consiliare PD -  Il fatto è che questa cosa si è cercata di farla ormai da molte settimane. Ci ha provato chi governa questo municipio, la commissione Urbanistica e molti consiglieri, facendo anche  assemblee pubbliche sul territorio e realizzando un costruttivo confronto con la Comunità Territoriale ed i Comitati di Quartiere. Nonchè con lo stesso assessore Caudo”. Insomma, per Laddaga e Tutino, i Democratici si sono svegliati un po’ tardi. Anche perché l’8 luglio è la data ultima per presentare le osservazioni al progetto.

LA POSSIBILE APERTURA DI CAUDO - Ma rispetto alla scadenze, forse si registra una novità. “l'Assessore Caudo, che ringraziamo, ha dato la sua disponibilità ad istituire un gruppo di lavoro, che possa analizzare il bando nei dettagli ed apportare tutte le modifiche necessarie; l'Assessore si è detto inoltre disponibile a verificare l'ipotesi di un prolungamento dei termini per la presentazione delle osservazioni”. Dunque, non è certo che ci sia più tempo di quello indacato sul sito di Roma Capitale: 8 luglio.

IL TEMPO STRINGE - “Abbiamo ancora un po' di tempo per esprimerci in merito al Print e per far in modo che quelle stesse esigenze espresse dai cittadini e dalle realtà territoriali siano fatte proprie dalla maggioranza che governa il Municipio VII” ricordano Tutino e Laddaga. La possibilità di ottenere “maggiori benefici per il territorio” deriva anche dal modo in cui saranno utilizzati questi ultimi giorni. “speriamo davvero che non si perda inutilmente altro tempo prezioso - concludono i consiglieri della Lista Civica - e che si riesca a fare in modo che il Consiglio tutto possa esprimersi entro tale data. Ogni giorno ed ogni ora sottratta al pubblico dibattito ci spinge a domandarci se qualcuno abbia interesse che i circa 40 milioni di euro di opere pubbliche siano invece spesi ad esclusivo vantaggio di un privato, come potrebbe accadere nel caso in cui il Municipio non si pronunciasse”.



L'Islanda cancella i mutui alle famiglie, pagheranno le banche

L'Islanda cancellerà a 100mila suoi cittadini, pari ad un terzo della popolazione, 24mila euro dal mutuo per la casa. E' stato infatti introdotto un piano per la riduzione dei mutui legati all'inflazione di 150 miliardi di corone, pari a circa 900 milioni di euro. A pagare saranno gli hedge fund e la finanza.

L’Islanda risponde alla crisi in modo inedito: cancellare i mutui ai contribuenti che hanno pagato troppo le conseguenze del default, facendo pagare il conto alle banche, che quel default l’hanno causato. E' stato infatti introdotto un piano per la riduzione dei mutui legati all'inflazione di 150 miliardi di corone, pari a circa 900 milioni di euro, per accelerare la ripresa della nazione, collassata nel 2008.

Una promessa che il Progressive Party, capofila della coalizione di centro-destra, aveva fatto in campagna elettorale e che ora si appresta a mantenere. Un rimborso interpretato come un risarcimento dopo che la svalutazione della corona aveva fatto schizzare i prezzi e le rate dei mutui.

I soldi saranno pagati dalla finanza e dagli hedge fund: il Governo di Reykjavik ha infatti annunciato una stretta sulle banche e un alleggerimento del portafoglio di molti fondi speculativi, con il taglio di vecchi debiti all'estero ereditati dalla crisi. Una mossa che se da un lato ha fatto gioire i cittadini dell'isola vicina al Circolo Polare artico, dall'altro ha provocato il forte dissenso sia del Fondo Monetario Internazionale che di Standard & Poor's.

Per l'istituto di Washington la ripresa economica in Islanda è ancora debole e non è possibile regalare nulla ai contribuenti, mentre l'agenzia di rating ha minacciato di abbassare il giudizio del Paese. Nonostante ciò il Primo Ministro Sigmind Gunnlaugsson ha affermato che è iniziato il vero rinascimento economico dell'isola, dopo la caduta del 2008. Per Gunnlaugsson l'impatto sui conti nel prossimo triennio sarà minimo.

Oltre ad alleggerire i mutui, l'Esecutivo ha anche varato un piano che prevede agevolazioni fiscali per incoraggiare gli islandesi ad utilizzare i loro fondi pensionistici per azzerare il debito.






venerdì 27 giugno 2014

“Regione Lazio”










Ricordate?
Aveva promesso Mario Monti: mai più il vitalizio a cinquant’anni, e mai più dopo soli cinque anni. Erano i giorni roventi dello scandalo della Regione Lazio e il governo dei tecnici, alle prese con quella rogna, aveva deciso di andarci giù pesante.
Così nel decreto che finalmente sottoponeva a controlli i bilanci dei gruppi politici comparve una norma che vietava ai consiglieri regionali di intascare il vitalizio o la pensione prima di aver compiuto 66 anni di età e comunque senza aver completato dieci anni di mandato.
Ma ecco spuntare in Parlamento il solito emendamento bipartisan, e il divieto magicamente evaporò: consentendo per esempio anche ai consiglieri regionali del Lazio travolti dallo scandalo di Batman & co. di continuare a usufruire di regole che consentivano di percepire un ricco vitalizio dopo solo un quinquennio e già a cinquant’anni. 

La prova è nei conti del Consiglio, dove compare una voce di 20,4 milioni di euro.
Quel capitolo comprende appunto la spesa per i vitalizi degli ex consiglieri regionali: ben 17 milioni.

Fatto che suona offensivo nei confronti di tante persone costrette dai conti pubblici traballanti a rimandare di anni la pensione, nonché delle migliaia di esodati rimasti senza lavoro e senza assegno previdenziale. 
 
E poi ci sono, le perdite.
Come l’emorragia di 71.120 euro al giorno dell’azienda di trasporto Cotral, che a fine 2012 aveva un patrimonio netto negativo per 15 milioni.
O la voragine dell’Arsial, l’agenzia regionale creata per sostenere l’agricoltura, commissariata, che ha 17 milioni di debiti.
Un decimo dei quali sul groppone di un ristorante.
Che ci fa un ristorante fra le proprietà di una Regione?
Bella domanda, da girare a Francesco Storace.
Era lui il governatore del Lazio quando nel 2003 aprì l’Enoteca regionale, nientemeno che in via Frattina a Roma.
Parliamo di una delle strade più commerciali del centro della capitale, a due passi da piazza di Spagna.
Anche impegnandosi, perdere soldi con un ristorante in quel posto, è impossibile.
Ma la Regione c’è riuscita.
E senza neppure dover pagare l’affitto dei locali, di sua proprietà.
Certo, 21 persone a lavorare lì forse erano un po’ troppe..., ma la due diligence disposta dalla amministrazione fanno capire che un sacco di altre cose non andavano.
A cominciare dall’inventario cartaceo del magazzino 2012, introvabile.
Per continuare con l’assenza di “un monitoraggio degli ordini di acquisto”.
O con le fatture ancora da emettere per centinaia di migliaia di euro risalenti addirittura a prima del 2007.
Oppure con le centinaia di pasti consumati gratis da assessori e politici.
O ancora, con la chiusura per ferie nelle settimane di maggior affluenza turistica.
Da qui ad accumulare un milione e mezzo di debito con i soli fornitori il passo è davvero breve. Mentre breve, purtroppo, non sarà il lavoro per sistemare i problemi che saltano fuori ogni minuto. 


Prendiamo Sviluppo Lazio.
Nella sua pancia ci sono 76 pacchetti azionari, come il 10 per cento di Investimenti spa, società controllante della vecchia Fiera di Roma che ha chiuso l’ultimo bilancio con un buco da 31 milioni. Ben 47 delle partecipazioni in questione fanno capo alla Filas, la Finanziaria laziale di sviluppo che compra quote di minoranza in imprese private, di cui scopriremo fra poco qualche interessante dettaglio.
Nell’attesa, raccontiamo che cosa hanno trovato gli ispettori della Banca d’Italia passando al setaccio, nell’estate del 2012, le carte di Banca Impresa Lazio (Bil). E’ una delle altre società di Sviluppo Lazio che ha il compito di garantire prestiti concessi alle piccole imprese dalle quattro banche che ne sono anche azioniste di minoranza: Intesa, Unicredit, Bnl e Banca di credito cooperativo.
Lavoro analogo, praticamente, a quello che dovrebbe svolgere Unionfidi Lazio, anch’essa partecipata dalla stessa Sviluppo Lazio. La Vigilanza descrive “criticità della complessiva situazione aziendale” e “lacunosa struttura contrattuale” affidata a un consiglio di amministrazione con “insufficiente capacità di supervisione strategica”, il che “ha determinato un’involuzione caratterizzata da una redditività strutturalmente negativa, nonostante le ampie provvidenze assicurate dalla Regione”.
In tre parole, non sta in piedi. 
La Bil ha risposto predisponendo un nuovo piano industriale, che la Banca d’Italia ha rispedito al mittente giudicandolo “aleatorio”.
E tanto basta.
Né gli esperti della giunta Zingaretti sono arrivati a conclusioni molto diverse.
Con 103 mila euro di spesa media procapite per il personale, doppio rispetto ai 52 mila euro dei principali concorrenti, un numero di dirigenti e quadri pari al 73,6% del totale, un costo per pratica di 6.200 euro a fronte di 1.000 del mercato, e 29 pratiche l’anno lavorate per dipendente contro 120, non si va da nessuna parte.
Infatti la perdita di 617 mila euro degli ultimi due anni ha intaccato seriamente il patrimonio netto.

Poi, dicevamo, c’è la Filas con le sue 47 partecipazioni.
Ma 3 sono in società pubbliche.
Altre cinque sono in liquidazione o concordato preventivo, mentre ben 12 sono fallite.
Incentive di Antonio De Martini (15% la quota della Regione) il cui principale azionista era la Motori mentali srl, che annovera nella compagine sociale l’ex parlamentare ed ex consigliere regionale del Lazio Luca Danese, nipote di Giulio Andreotti, nonché Stefania Tucci, incidentalmente ex consorte di Gianni De Michelis ed ex compagna di Luigi Bisignani, condannata a cinque anni in primo grado dal tribunale di Napoli, come riferisce l’Ansa, per una vicenda relativa alla storica tangentona Enimont.


Sette, poi, non hanno neanche sede nella Regione o svolgono comunque attività fuori dai confini regionali.
Che cosa c’entrano con lo “sviluppo” del Lazio dovrebbero spiegarlo.
Tre sono a Napoli, una gestisce call center in Sicilia e Puglia, una quinta sta a La Spezia, la sesta è bergamasca e l’ultima, la Mediapharma srl, ha base a Chieti: fra gli azionisti c’è anche il gruppo di Carlo Toto, quello dell’Air one.
Delle tre napoletane, va menzionata la società di ricerca K4A srl, dove la Regione Lazio ha il 13,5%. Non fosse altro perché il 24% del capitale è posseduto da Danilo Broggi, attuale amministratore delegato dell’Atac nominato a luglio dal sindaco di Roma Ignazio Marino, mentre una quota identica è nelle mani di Dario Scalella, amministratore di una società di pulizie del Comune di Napoli.

Nel portafoglio della Filas non manca davvero niente.
Ci sono partecipazioni in aziende informatiche, ditte che producono videogiochi, torrefazioni di caffè, servizi per disabili, società di consulenza, e di ricerca medica qual è la Lay line genomics: dov’è a capo dei revisori Piergiacomo Jucci, figlio dell ex comandante dell’arma dei carabinieri Roberto Jucci incidentalmente imparentato con Andreotti (per via delle rispettive mogli, cugine), che in passato aveva condiviso interessi farmaceutici con Giuliana Iozzi, consorte di Cesare Geronzi, da sempre considerato il banchiere andreottiano per eccellenza.

La Finanziaria della Regione Lazio detiene persino il 21% della Holding di iniziativa industriale nella quale, oltre a Generali e Unicredit figurano l’immobiliarista Vittorio Casale, finito nei guai un paio d’anni fa a causa del crac del suo gruppo Operae, Piero Coin e Matteo Marzotto.
Naturalmente ci sarebbe da chiedersi se iniziative del genere debbano rientrare nei compiti di un ente di pura programmazione quale dovrebbe essere una Regione.

Che però sia difficile andare avanti così lo capirebbero anche i bambini.
Zingaretti ha già cominciato a chiudere, commissariare a potare.
L’azienda per la sanità pubblica è stata internalizzata, le società di Sviluppo Lazio verranno fuse nella capogruppo, le imprese di trasporto concentrate in una sola, con il risultato di ridurre da 88 a 13 le poltrone di vertice e risparmiare diversi milioni.
Per le partecipazioni non considerate strategiche è prevista la cessione.
Ma l’impressione è che l’operazione sarà lunga e faticosa, fra pressioni politiche e carte bollate.
C’è solo da sperare che il fisico regga. Auguri.

La Città in Tasca – Cultura, spettacolo, gioco con i bambini e i ragazzi di Roma

Parco degli Scipioni
via di Porta Latina, 10
I municipio
da Sabato 28 Giugno a Domenica 13 Luglio
tutti i giorni dalle ore 17.30 alle 23.00


La Città in tasca festeggia quest’anno il suo 20° compleanno.
Tutti i giorni spettacoli di teatro di attore e di figura, cinema, musica, clownerie, arti visive, letteratura, giochi, laboratori e incontri con artisti. Sedici giorni a giugno e luglio al Parco degli Scipioni, e altri cinque giorni in vari municipi della città a settembre.
Fra gli appuntamenti da segnalare, la Re Boat Race, un cantiere per costruire barche con materiali riciclati, che parteciperanno a una regata il 14 settembre al laghetto dell’EUR; lo spettacolo dell’Accademia Italiana del Flauto / Accademia nazionale di S. Cecilia “La torta in cielo”, dall’omonimo libro di Rodari, con musica dal vivo; le letture animate a cura di ApeLettura Biblioteche di Roma; la Rassegna di cortometraggi di animazione realizzati dagli allievi della Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia; lo spettacolo “Stasera Paiella per tutti, offro io!” con Max Paiella. Inoltre sono previsti quattro spettacoli di burattini e attività di animazione dal 4 al 7 settembre in vari municipi della città (cfr. il programma sul sito) e la partecipazione dell’imbarcazione de La Città in Tasca alla regata.

Biglietto d'ingresso:
Le attività di gioco e di laboratorio sono gratuite
Lo spazio giochi attrezzato è a pagamento
Nel corso della manifestazione gli orari delle attività potrebbero subire alcune variazion



L'Universo in Miniatura

Luogo
Planetario e Museo Astronomico, Planetario gonfiabile a Technotown
Biglietto d'ingresso
I bambini sotto gli 8 anni vanno sempre accompagnati da un genitore
Biglietto intero al pubblico: da € 6,00 a € 7,00
•    spettacolo Planetario Gonfiabile € 6,00 (per tutti da 4 anni in su)
•    percorso tematico "Viaggio nello spazio" (Planetario + sala 3D) € 7,00 (per tutti da 6 anni in su)
•    ridotto € 4.00 per convenzioni previste per Technotown, applicabile solo allo spettacolo Planetario Gonfiabile, non al percorso tematico
•    gratuito per disabile e suo accompagnatore
Informazioni
0039 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00
Prenotazione obbligatoria 060608
Partecipanti: max 30 persone
Età: da 4 anni in su
Durata: 30 minuti
Accessibilità Il planetario è ospitato all’interno di una cupola gonfiabile che non permette l’ingresso alle sedie a rotelle e a carrozzine.
Prenotazione obbligatoria

Technotown
Via Spallanzani, 1a

Il calendario degli Eventi sarà pubblicato nelle prossime settimane.

Campi Estivi 2014 Al Museo di Zoologia: "007 Missione Scienza"

Da giugno a settembre tornano puntualmente i campi estivi del Museo di Zoologia (con una pausa nelle due settimane centrali di agosto). Tre le missioni possibili per entrare in contatto con la scienza in modo originale ed emozionante: Missione Natura, Missione Giurassico e Missione SubAcquea.
I campi estivi avranno una cadenza settimanale e si svolgeranno nel contesto stimolante del Museo di Zoologia e delle sue Mostre, nello Zoo-Lab e nel giardino esterno per vivere la scienza in compagnia di altri bambini dai 5 ai 12 anni.
Il Museo di Zoologia sarà, inoltre, il punto di partenza per escursioni che si svolgeranno al Bioparco, all'Orto Botanico e in diverse Ville e Aree Naturali protette di Roma (Villa Borghese, Villa Torlonia, Villa Ada ecc.). Una novità di quest'anno sarà "E-Science… giochi scientifici in inglese". Il lunedì, mercoledì e venerdì l'ultima ora della giornata sarà dedicata ai giochi scientifici e di socializzazione in inglese.
Ciascuna tematica, sviluppata durante un'intera settimana, sarà ripetuta in sequenza con le altre per tutto il periodo estivo (esclusa la "pausa", dal 9 al 24 agosto).
007 Missione Natura
30 giugno - 4 luglio;
21 - 25 luglio;
25 - 29 agosto;
Una nuova avventura fra suoni e odori, tracce e impronte.
A tu per tu con microscopici esseri viventi, grandiosi carnivori e spettacolari uccelli notturni.
Dal deserto ai ghiacci polari, dal sottosuolo all'alta montagna per giocare, osservare, sperimentare e identificare le affascinanti forme di vita del nostro pianeta.
007 Missione Giurassico
7 - 11 luglio
28 luglio - 1 agosto
1 - 5 settembre
Un avventuroso viaggio nel tempo attraverso le ere geologiche, le glaciazioni e le estinzioni di massa, alla scoperta della Terra e degli incredibili eventi che hanno permesso l'origine della vita.
Un'esperienza unica e appassionante insieme ad incantevoli esseri preistorici e resti fossili, per ricostruire e rivivere gli avvenimenti del passato.
007 Missione SubAcquea
23 - 27 giugno
14 - 18 luglio
4 - 8 agosto
8 - 12 settembre
Un'incredibile missione per immergersi in un mondo fatto di acqua… protagonista delle indagini dei nostri giovani scienziati. Tra prove di galleggiamento ed esperimenti scientifici, spaventosi esseri oceanici e graziose stelle marine gli agenti speciali della scienza riusciranno a svelare i segreti di abissi marini, laghi, fiumi e microscopiche gocce d'acqua.
PROGRAMMA GIORNALIERO
8:30 - 09:30: Accoglienza
9.30 - 10.30: Giochi di socializzazione e colazione
10:30 - 13:00: Laboratori e attività relative al tema della settimana
13:00 - 14:30 Pranzo e gioco libero
14:30 - 16:00 Laboratori e attività relative al tema della settimana
16:00 - 17:00 E-Science (lu-me-ve) e Merenda
Lunedì, Mercoledì e Venerdì: tutte le attività scientifico-naturalistiche e artistico-creative, esperimenti, giochi di gruppo, realizzazione di modelli, drammatizzazioni ecc., si svolgeranno nelle sale del Museo, nei Laboratori didattici e nel giardino esterno.
Martedì e Giovedì escursioni per l'intera giornata (9.30 partenza - 16.30 rientro)
PROGRAMMA ESCURSIONI
Martedì: Bioparco
Giovedì: Orto Botanico di Roma/Villa Borghese; Museo di Mineralogia e Paleontologia (Università "La sapienza")/Museo Pigorini di Roma; Riserva Litorale romano/Villa Pamphili.
Colazione e pranzo saranno, a scelta, forniti dai genitori o richiesti preventivamente alla Myosotis che si avvarrà di un servizio di ristoro esterno.
appuntamenti nell'ambito di questa manifestazione
a cura di: COOP. MYOSOTIS
Contatti:
tel. Coop. Myosotis - tel/fax: 0632609200 - tel: 0697840700 - cell: 3202476948
sito ufficiale www.museodizoologia.it
Biglietto d'ingresso:
Costo settimana (comprensa merenda pomeridiana, trasporto e ingresso escursioni): € 130,00
Fratelli: € 120,00
2^ settimana: € 120,00
Giornaliero (minimo 3 gg): € 30,00. Supplemento pasti: € 39,00
Note
Info per il pubblico: Coop. Myosotis
Lunedì 9.00 - 14.00, martedì – venerdì 9.00 – 18.30; sabato e domenica 9.30 – 18.3



Linea A metropolitana di Roma


La linea A della metropolitana di Roma taglia obliquamente la città da nord-ovest a sud-est. I suoi capolinea sono: Battistini (zona Boccea) e Anagnina (zona Osteria del Curato).
Ha 27 stazioni ed è contraddistinta dal colore arancione.
Incrocia la linea B nella stazione di Termini.
Lungo la linea A vengono effettuate 486 corse al giorno. La frequenza nelle ore di punta è di un treno ogni 1/3 minuti; nelle altre ore scende a un treno ogni 10/15 minuti, con punte di attesa che arrivano al massimo a 20 minuti nei momenti di minore affluenza. Si stima che trasporti quotidianamente più di 450 000 passeggeri.
Nel 1959 venne approvata la costruzione di una seconda linea metropolitana nella città di Roma, dalla zona di Osteria del Curato, complesso di abitazioni sulla via Anagnina prospiciente il Grande Raccordo Anulare, (dalla quale strada è stata intitolato l'attuale capolinea) fino al rione Prati, attraverso il centro di Roma e incrociando alla stazione Termini la preesistente linea "B" (inaugurata nel 1955).


I lavori iniziarono nel 1964 dalla zona della Tuscolana dalla ditta SACOP e furono complicati da una serie di ritardi e imprevisti dovuti principalmente alla scarsa organizzazione; la tecnica di scavo a cielo aperto, utilizzata inizialmente, provocò gravi disagi al traffico della zona sud-est di Roma, primo tra tutti l'interruzione dell'arteria Via Tuscolana e la deviazione della linea tranviaria STEFER "Termini-Cinecittà".

I lavori furono così interrotti e ripresero solo 5 anni più tardi con il metodo della "talpa" che, pur risolvendo parzialmente il problema traffico, provocò numerosi danni ai fabbricati nei pressi del tracciato tra le fermate "Re di Roma" e San Giovanni a causa delle forti vibrazioni dovute allo scavo.
L'attraversamento della linea sul fiume Tevere causò un nuovo blocco biennale dei lavori per una disputa progettuale tra la costruzione di un nuovo ponte o lo scavo di un tunnel sotterraneo. Si optò per la prima soluzione erigendo il ponte Pietro Nenni (dal nome del senatore socialista morto un mese prima dell'inaugurazione).

Furono inoltre frequenti i ritrovamenti archeologici durante i lavori, in particolare nella zona di piazza della Repubblica richiesero la progettazione di una variante. I ruderi messi a nudo sono visibili nella stazione Repubblica-Teatro dell'Opera protetti da teche di cristallo.
Del lavoro della talpa e degli "incidenti archeologici" connessi diede una memorabile rappresentazione Federico Fellini, nel suo film Roma.
Oramai archiviata l'ipotesi dell'entrata in servizio per il Giubileo del 1975, la data di fine lavori era annunciata per il dicembre 1976, permettendo dunque un periodo biennale di collaudo dei mezzi e della linea, prima dell'inaugurazione prevista per il 1978.
La linea entrò in servizio alle ore 5:30 di sabato 16 febbraio 1980 da Cinecittà a Ottaviano e prese il nome di linea A, mentre la preesistente linea Termini–Laurentina aveva già quello di linea B.

Gli abitanti della periferia sud della Capitale salutarono con entusiasmo la tanto attesa entrata in servizio che permetteva il raggiungimento del centro cittadino in un terzo del tempo impiegato dai mezzi di superficie, le quali linee equivalenti furono immediatamente soppresse, come la famosissima linea tramviaria STEFER Termini–Cinecittà, i cui conduttori furono riconvertiti al ruolo di macchinisti della metropolitana.
La "Linea A" fu considerata dai romani la prima vera metropolitana cittadina, dato che la "Linea B", dal momento della sua inaugurazione, non era mai stata molto utilizzata, a causa della brevità dei suoi tratti sotterranei che si collegavano a quelli ferroviari già esistenti, e del collegamento con un solo quartiere, l'EUR, all'epoca abbastanza decentrato.


Subaugusta è una stazione della linea A della metropolitana di Roma. Si trova nel quartiere Tuscolano.
La collocazione è in piazza di Cinecittà, all'incrocio di via Tuscolana con viale Tito Labieno e via Orazio Pulvillo.
Il nome deriva dalla circonvallazione Subaugusta, una strada a scorrimento veloce che ha preso poi il nome di viale Palmiro Togliatti.





Enrico Letta sarà il nuovo presidente del Consiglio Ue?



 




Enrico Letta presidente del consiglio europeo.
Lo chiedono Londra, e Parigi e non, come si potrebbe pensare, l'Italia.
La notizia è riportata dal quotidiano “Il Messaggero”.
I francesi spingerebbero per il nostro vicepremier per evitare di affidare il Consiglio europeo alla premier danese Helle Thorning Schmidt, esponente di un Paese fuori dall’euro, il premier britannico Cameron vuole dal suo canto bocciare il tedesco Juncker e rendere quanto meno complicata la partita della nuova Commissione. Un nome, quello di Letta, su cui converge anche Berlino: la Merkel pretende l'ufficializzazione solo del candidato del suo europartito Ppe a prossimo predidente della Commissione, il lussemburghese Jean Claude Juncker lasciando informali gli accordi sulle altre nomine. La notizia delle pressioni sul nome di Letta, stando alle indiscrezioni del quotidiano romano, ha irritato non poco Renzi. "il nome italiano lo decidiamo noi, non altri". Poi una dichiarazione molto diplomatica sull'ex premier: "Letta è una persona molto stimata e questo riconoscimento non può che renderci orgogliosi. Se davvero verrà proposta la sua nomina si vedrà, l'importante è uscirne bene come Paese".  
La reazione - Perché Matteo non l'ha presa tanto bene? Perché queste pressioni rendono più difficile la sua partita di dare a Federica Mogherini la poltrona di Alto rappresentante della politica estera e sicurezza dell'Unione. E siccome la presidente del Consiglio europeo è una poltrona più importante del ruolo di Alto Commissario, sarebbe difficile per Renzi rifiutarla. E per questo, come spiega il Messaggero, il premier sta cercando di "stringere" e incassare immediatamente il via libera alla Mogherini. "Noi non chiediamo un sì formale ma almeno politico alla definizione dell'ìdentikit della squadra che giuderà l'Unione nei prossimi", questa l'indiscrezione raccolta dal Messaggero a Palazzo Chigi. Dal suo canto Letta, forse per scaramanzia o solo per diplomazia, getta acqua sul fuoco. Considera archiviata la questione