lunedì 7 aprile 2014

Le Sette Chiese di Roma

Per molto tempo fu fatto obbligo ai pellegrini che arrivavano a Roma di visitare a piedi, e in un giorno, le sette chiese della città.
Pellegrinaggio alle sette chiese di Roma:
Nel XVI secolo tale tradizione fu regolamentata e rinvigorita da San Filippo Neri che, per contrastare i festeggiamenti pagani del carnevale romano, promosse delle giornate di devozione ai luoghi santi della città con riflessioni sulla Passione di Gesu durante il pellegrinaggio a:
  • le quattro basiliche patriarcali (San Pietro, San Paolo, San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore)
  • San Lorenzo fuori le mura
  • Santa Croce in Gerusalemme
  • San Sebastiano fuori le mura
I lungo percorso poteva essere completato in un giorno oppure in due; in quest'ultimo caso la prima giornata veniva dedicata alla visita di San Pietro mentre l'altra per recarsi nelle rimanenti chiese. Questa pratica fu pensata e voluta dal santo (che riprese una vecchia usanza in disuso) per invogliare il popolo romano alla pratica religiosa; più che a una processione bisogna pensare ad una vera e propria gita (scampagnata) che univa momenti di preghiera ad altri di svago.
Il giovedì grasso, partendo da S. Pietro dove si erano riuniti, i pellegrini si recavano nell’ordine a S. Paolo, S. Sebastiano, S. Giovanni, S. Croce, S. Lorenzo, S. Maria Maggiore recitando i sette salmi penitenziali per invocare il perdono dei sette peccati capitali e chiedere le sette virtù contrarie.
Il numero sette delle chiese da visitare è da mettere in relazione alle sette tappe di Gesù durante la Passione, alle sette effusioni del sangue di Cristo, alle sette parole di Cristo in croce, ai sette doni dello Spirito Santo, ai sette sacramenti e alle sette opere di misericordia.

SAN PIETRO
Sorge sul luogo in cui fu sepolto Pietro. La costruzione fu voluta dall’imperatore Costantino nel 320 e la chiesa fu consacrata nel 326 da papa Silvestro I. Era divisa in cinque navate, preceduta da un vastissimo atrio a quadriportico. Agli inizi del XV secolo la basilica minacciava di crollare. Dopo tanti tentativi di restauro, papa Giulio II affidò i lavori al Bramante. L’attuale basilica fu consacrata da papa Urbano VIII nel 1626. 

 
SAN GIOVANNI IN LATERANO
Equites singulares di proprietà della famiglia dei Plauzi Laterani. Costantino donò a papa Melchiade il terreno che aveva confiscato alla famiglia patrizia. E’ stata la residenza ufficiale dei pontefici fino al pontificato di Niccolò V (1447- 1455). E’ la chiesa cattedrale di Roma e il papa ne è il vescovo 
 
SANTA MARIA MAGGIORE
Secondo un’antica tradizione sarebbe stata fatta erigere da papa Liberio il 5 agosto del 356 nel luogo dove aveva avuto la visione di una nevicata estiva. Fu ampliata da Eugenio III intorno al 1150. Ospita mosaici della grande scuola romana del XIII secolo. Il papa Alessandro VI commissionò il soffitto a cassettoni che fu decorato con il primo oro giunto in Europa dall’America. 

 
SAN PAOLO FUORI LE MURA
Fu fatta erigere per volere dell’imperatore Costantino sul luogo che ricorda la sepoltura dell’apostolo Paolo.
Fu consacrata nel 324 da papa Silvestro I, e, prima della costruzione di San Pietro, era la chiesa più grande di Roma. Dopo l’Anno Santo del 1300, fu danneggiata da un terremoto. Distrutta in un incendio nel 1823, fu ricostruita e riconsacrata da papa Pio IX nel 1854.
Tra il 1892 e il 1926 fu eretto il quadriportico antistante l’ingresso principale. Nell’interno lungo le navate sono contenuti in alto i medaglioni in mosaico delle immagini dei 264 papi, da San Pietro a Giovanni Paolo II. Una leggenda ricorda che quando finirà lo spazio per questi medaglioni ci sarà la fine del mondo.
T.P.

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