martedì 22 aprile 2014

Il degrado colpisce anche il Cimitero del Verano

Il Verano, ufficialmente "cimitero comunale monumentale Campo Verano" è il cimitero di Roma situato nel quartiere Tiburtino, nei pressi della zona di San Lorenzo e vicino alla basilica di San Lorenzo fuori le mura. Deve il nome "Verano" all'antico campo dei Verani ai tempi della repubblica romana.
Il cimitero del Verano, con il suo patrimonio di opere d'arte, costituisce una sorta di museo all'aperto che non ha eguali per la quantità e la particolarità delle testimonianze, un inestimabile valore sotto il profilo storico-artistico e di storia della cultura dalla metà dell'Ottocento sino a tutto il Novecento
Per questo, da alcuni anni vengono organizzate visite tematiche gratuite a cura del Comune di Roma, secondo itinerari storici che conducono alle tombe delle protagoniste e protagonisti di specifiche epoche storiche o eventi o categorie di personaggi
Come mai però ogni giorno che passa al cimitero monumentale del Verano persistono da tempo condizioni di degrado, abbandono? 
Spesso ci chiediamo perchè l'Ama e il Comune non intervengono?
 
Quindi ecco che accade, letterati, attori, registi, i volti e le memorie di una Roma che non c'è più tra i rifiuti e l’incuria.
Lastre di pietra spaccate, lavori in corso mai completati, fontane colme di muschio e melma scura. 
E’ anche normale che il primo impatto è sconfortante. E prolungando la visita per qualche minuto l'impressione peggiora. 
Insudiciato dagli animali, lasciato allo sbaraglio, giorno dopo giorno il cimitero nel cuore della capitale sembra perdere la propria aura di sacralità. 

 
L'aria è irrespirabile e la vista regala sensazioni altrettanto forti, gran parte delle tombe è stata ricoperta con uno spesso velo di plastica per cercare di sopperire ai cumuli di feci di storni.
Nella parte vecchia del cimitero la vista non è delle migliori, ci si accorge di essere finiti in un tunnel puntellato da tubi di metallo e con i soffitti rosicchiati dall'umidità, centimetri di muschio ovunque e scatolette vuote di cibo per gatti.
Melma indefinita, rifiuti e fogliame ricoprono le scale e le tombe, fili elettrici scoperti o rappezzati con nastro isolante, nei viali secondari spazzatura di ogni tipo, soprattutto residui di materiali edilizi.
Attaccato al muro c’è un foglio svolazzante ormai sbiadito dalla pioggia che minaccioso intima “Ama, Cimiteri Capitolini, pericolo! Caduta materiale dall’alto” oppure “alberi pericolanti”,“non oltrepassare.
Una situazione sconfortante per quello che è comunque un patrimonio di Roma.

Federica De Sanctis

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