mercoledì 9 aprile 2014

Onda Gialla

    L'Onda Gialla, non è il nome di un quadro e non è neanche il nome di un un fime, ma un movimento pacifico di protesta, cresce l'Onda Gialla degli asili nido convenzionati con il Comune di Roma.
    Sono 58 le strutture coinvolte nella protesta, che ospitano un totale di 2.800 bambini e danno lavoro a 706 persone, tra dipendenti e collaboratori.
    Gli asili nido convenzionati della Capitale sono costretti a operare nell’illegalità”, denuncia il vicepresidente del Consiglio del VII Municipio, Davide Tutino, eletto con la Lista Marino. Dopo il taglio dei finanziamenti avvenuto durante la giunta Alemanno e la delibera 224 del 2013, capita spesso che siano costretti a fare contratti irregolari alle maestre, con ore pagate in nero, o a prendere bambini in eccesso rischiando il sovraffollamento.
    Ma secondo Tutino alcune soluzioni ci sarebbero: basterebbe, tanto per cominciare, cambiare gli standard richiesti agli asili convenzionati, erogare maggiori finanziamenti o consentire alle strutture di richiedere all’utenza più soldi.
    Una protesta pacifica, che fissa il prossimo appuntamento a sabato 12 aprile per una manifestazione in piazza SS. Apostoli: fiori, palloncini e giochi per la tutela di chi lavora negli asili e quella di tutti i bambini di Roma.
    I nidi in convenzione sono una realtà romana dal 2002: asili a gestione privata che, ogni anno, accolgono bambini provenienti dalle liste d’attesa dei nidi comunali alle condizioni dei comunali stessi.


    Pur essendo a gestione privata, la convenzione stipulata sancisce i parametri e definisce le regole di funzionamento del servizio.
    Il tariffario applicato da Roma Capitale non conosce revisioni dal 2009, se non a ribasso, nonostante fino ad oggi ci siano intervenuti adeguamento del costo del lavoro, aumento dell’iva, aumento delle imposte comunali, adeguamento dei canoni di locazione degli immobili e, non ultimi, provvedimenti imposti dalla Giunta Alemanno con la delibera n. 224 del 22 maggio 2013.
    Tale delibera prevede che il mensile estivo sia pagato solo se il bambino abbia frequentato; in caso contrario, no.
    Così posto, il provvedimento potrebbe sembrare giusto se non si tiene conto dei costi fissi del servizio dipendenti e affitto, che non “vanno in vacanza” nei mesi di luglio e agosto.
    Per non parlare, delle quote ferme a ribasso dal 2006 che si stanno rivelando del tutto inadeguate a sostenere i costi della qualità, che il Comune di Roma pretende, e che anche le educatrici e i responsabili stessi vogliono garantire.
    Da considerare, inoltre, il fatto che un nido convenzionato costa all'Amministrazione la metà di un nido comunale.
    Ecco nascere una contraddizione: la qualità pretesa è la stessa, ma a metà prezzo!
    Il comune dunque richiede alta qualità e contratti a tempo indeterminato, dimenticando che tutto questo ha un costo che non deve sforare i budget a disposizione. Perciò i responsabili sono costretti a ricorrere a contrattazioni diverse, con un turn over delle educatrici molto frequente a discapito della didattica.
    Dopo giorni di protesta e mesi d'attesa l'amministrazione Marino ha risposto così ai gestori dei nidi privati capitolini : “Potete sempre cambiare lavoro se questa situazione non vi piace”.
    E viva la democrazia!
    "Forniamo servizi per oltre 7mila bambini e il servizio che offriamo costa circa la metà dei nidi pubblici, eppure adesso è a rischio il riconoscimento del mese di luglio a causa di una delibera che peggiora la situazione economica già molto precaria - hanno spiegato le lavoratrici - chiediamo, quindi, il pagamento di luglio e la revisione delle tariffe, oltre all'annullamento del bando per i nidi in concessione dato in sottocosto. Sabato 12 aprile saremo in piazza SS. Apostoli con la nostra "Onda Gialla" per gridare il collasso che stiamo vivendo".
    L’assessore alla Scuola, Alessandra Cattoni si è detta "favorevole a costituire un gruppo di lavoro che approfondisca le questioni economiche sollevate da alcuni gestori. Nella bozza di bilancio su cui la giunta sta lavorando abbiamo mantenuto le risorse destinate ai nostri nidi e alle scuole dell'infanzia".

     T.P.

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