venerdì 7 marzo 2014

Cinecittà studios: “Grande Bellezza” o Centro di Bellezza?

Nati nel 1937 “grazie” alla megalomania di Mussolini, che ben intuiva il potenziale propagandistico del Cinema, gli studios di Cinecittà vedono alla fine degli anni ’40 l’ascesa delle dive nostrane, Loren, Lollo, Bosè, Mangano, assistono Fellini nel suo visionario percorso, ospitano il meglio del cinema di oltreoceano, da Vacanze Romane a the Passion, da Vidor a Scorzese, vedono sfilare i più grandi maestri italiani come Visconti,Zeffirelli, Bolognini, Antonioni, Monicelli…..

Fellini “elegge domicilio” al Teatro 5, e Cinecittà alleva le maestranze migliori dell’industria cinematografica mondiale. 

 
Con la crisi del cinema,la fine della fortuna dei Kolossal, la diminuzione di produzioni e lo spostamento delle stesse in siti esteri, dal Marocco alla Bulgaria, Cinecittà apre gli Studios alla TV, affittando gli spazi a famose trasmissioni come “Beato Tra le Donne”, “Servizio Pubblico” , “Un Medico in Famiglia”,“ Uomini e Donne” e “Grande Fratello”.
E il paradosso consiste oggi proprio nel fatto che molti, soprattutto giovani, sono convinti che Cinecittà sia il posto dove c’è la Casa del GF o il covo dei Tronisti…..
Invece gli Studios, situati lungo via Tuscolana, sono un complesso di teatri di eccellenza e rilievo internazionale, che dopo aver fatto da set a Cleopatra, Ben Hur e Gangs of New York e aver alimentato il mito della Hollywood sul Tevere, si ritrovano in una fase di declino , riconversione e snaturamento. 
 
Sembra impossibile, ma attualmente il fatto che a Cinecittà siano stati girati 300.000 film, di cui 90 nominati agli Oscar e 47 vincitori della statuetta, pare non garantire la sua sopravvivenza. 

 
Si ventila l’ipotesi di farne un complesso votato all’ospitalità di lusso, con centri benessere, food court delle eccellenze alimentari e altre piacevolezze: bellissimo, ma nessun massaggio rilassante potrà mai competete con la magia di un patrimonio di sogni e di arte che negli anni ha permeato la vita di ogni pietra di questo luogo speciale e così prestigioso. 
 
Svuotare gli Studios e seppellirli sotto una colata mezzo milione di metri cubi di cemento e frivolezza sarà pragmatico, ma rappresenta un ennesimo fallimento italiano.

Negli ultimi tempi Moretti, Verdone, Ozpetek, e Garrone hanno girato a Cinecittà, ma non è bastato a sollevare le sorti del complesso, se si pensa che nel 2012 il fatturato derivante dalle produzioni cinematografiche non ha superato i 400.000 €…. ! La crisi degli Studios è un fatto concreto che il loro glorioso passato non può certo cancellare, ma siamo certi che l’unica soluzione sia fare di Cinecittà un Parco Divertimenti?

 
C’è da rimanere basiti, a tratti sbigottiti...

Gli Studios furono inaugurati nel lontano 1937 e subito divennero sinonimo di cinema italiano, oggi invece sono destinati a far posto ad un altro tipo di intrattenimento: alberghi, piscine, palestre, beauty farm. Praticamente vi farete spalmare creme e degusterete buon vino li dove un tempo venivano girati grandi capolavori come La Bisbetica Domata e La Voce Della Luna.

Sono soddisfazioni eh?

Svuotarla per poi seppellirla sotto una colata di cemento di quasi mezzo milione di metri cubi è il modo migliore per valorizzare Cinecittà?

A voi l’ardua sentenza!!!!

 Federica De Santis

4 commenti:

  1. Vogliamo essere seri???
    Pensate che bello Piscine, Alberghi, trattamenti per il corpo...
    Perdere un pezzo di storia non è un problema per una Città che ha millenni di storia e non riesce a sfruttarli...

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  2. Sono uno dei Lavoratori di Cinecittà , credo che non sia in gioco solo la Dignità del proprio Lavoro, ma un pezzo di Tutti I Cittadini , italiani e anche non . Ancora una volta, come riuscire a far soldi per pochi con un Bene di Tutti. C'è una petizione on line per poter essere in Tanti a dire Cinecitta non deve diventare come Pompei. http://www.change.org/it/petizioni/a-i-cittadini-al-ministro-dario-franceschini-salviamo-cinecitta

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  3. Sono uno dei Lavoratori di Cinecittà , credo che non sia in gioco solo la Dignità del proprio Lavoro, ma un pezzo di Tutti I Cittadini , italiani e anche non . Ancora una volta, come riuscire a far soldi per pochi con un Bene di Tutti. C'è una petizione on line per poter essere in Tanti a dire Cinecitta non deve diventare come Pompei. http://www.change.org/it/petizioni/a-i-cittadini-al-ministro-dario-franceschini-salviamo-cinecitta

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  4. Un paese costellato da contraddizioni, un paese costruito su opere incompiute, pezzi di storia che non vengono salvaguardati. Una delle tante attrazioni turistiche di un'Italia che dovrebbe fare del turismo il motore trainante della propria economia. Invece distrugge ciò che di bello possiede, non salvaguardia ciò che di bello ha, inoltre mette in pericolo il lavoro di tante persone e il sostentamento delle loro famiglie.

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