venerdì 7 marzo 2014

2° Editoriale della settimana: Dilemma di un genitore nella scelta dell'asilo nido, consigli di una educatrice.

In genere per i genitori è molto importante ricevere un feedback continuo sul proprio bambino dagli ambienti dove quest 'ultimo interagisce.
“E' bravo? picchia? si comporta bene?” Se a queste domande la risposta è sempre “va tutto bene” diffidate, qualcosa non va. Vostro figlio non può essere sempre il migliore del mondo e non può andare sempre tutto bene; viceversa, non è crediibile che vostro figlio si comporti sempre in modo inadeguato.

Ogni asilo nido che si rispetti deve avere un programma di attività relativo alla "giornata tipo", ossia come sarà scandita la stessa. C’è la fase dell'accoglienza (momento di cura e attenzione volto a superare il piccolo "trauma" da separazione dai genitori e dare stabilità ai bambini già inseriti ); la merenda; le attività ludiche; il ricongiungimento familiare alla fine della giornata.


E' opportuno che ci sia un regolamento interno ed esterno che disciplini l'accesso e le visite ai genitori e che indichi come comportarsi in caso di malattia del bambino.
Scegliere un asilo nido non è come comprare un paio di scarpe, la scelta deve essere ben ponderata. Non bisogna soffermarsi solo su parametri quali l'ubicazione del nido, che non deve essere visto come una sede di "parcheggio" del bimbo, ma piuttosto un luogo dove viene svolta un'attività utile e funzionale al suo sviluppo psicofisico.
Tutto deve essere a misura dei nostri cuccioli: gli arredi devono garantire sicurezza, i giochi adeguati alle diverse fasce di età e gli ambienti devono essere puliti,ampi e luminosi. L'asilo nido non è solo il luogo fisico dove i bambini trascorrono insieme molte ore, ma è facilmente identificabile come lo spazio ideale del "noi", inteso come condivisione.

E' auspicabile cui ogni "piccolo frequentatore" si senta a proprio agio, e quindi è importante assicurarsi che sia organizzato in modo da rispettare ritmi e bisogni dei piccoli e di farli sentire accolti. Per quanto riguarda l'inserimento e la funzione dell'educatore desidero citare quanto sosteneva Myriam David: "La madre ha cura del bambino perchè lo ama.

L'educatrice ama il bambino perchè ne ha cura". Per fare questo lavoro ci vuole amore , pazienza e soprattutto la capacità di trasmettere la fiducia che consentirà al bambino di vivere in maniera meno traumatica l'abbandono del genitore. Chi sta cercando di consigliarvi è un'educatrice professionale di asilo nido con metodo semi Montessori che ha iniziato questo percorso lavorativo dal 2009. L'elemento principe per valutare un asilo è senz’altro il gioco, perchè è esso il maggiore strumento di comunicazione per l'educazione dei bambini.
Con e attraverso il gioco,infatti il bambino viene stimolato a sviluppare le sue capacità fisiche e psichiche. Un buon nido per essere tale deve essere guidato da educatrici motivate, formate e professionali che guidino il bambino a raggiungere obiettivi importanti quali l'autonomia e l'indipendenza personale. Questi sono gli ingredienti per riconoscere un asilo nido adeguato alle esigenze del vostro bambino. Vi lascio con una frase che dice tutto..." Non importa quanta dignità tu abbia,se un bambino ti passa un telefono finto, tu devi rispondere"..

Un bambino ascoltato non solo a scuola ma anche e soprattutto a casa diventera' un adulto felice.

Federica De Santis

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