giovedì 27 marzo 2014

Alla scoperta delle figure più misteriose della città, visita guidata tra i “Fantasmi a Roma".

Alcuni luoghi del centro di Roma, si sa, evocano atmosfere affascinanti e sinistre, che rimandano a personaggi importanti nella storia cittadina e nella costruzione dei suoi miti. 



Roma Sparita guiderà questa volta i partecipanti alla visita, lungo le strade e nei luoghi che hanno visto transitare personaggi tragici, per molti versi leggendari, che tutti noi conosciamo, almeno di nome. L’itinerario della visita, guidata dall’archeologa Romina Lunetta, ci porterà dal Pantheon, a Piazza Navona, Campo de’ Fiori, Piazza Farnese, Via del Governo Vecchio e Ponte degli angeli, alla scoperta dei “Fantasmi a Roma”. 
Conosceremo meglio la storia di Beatrice Cenci (nella foto il dipinto di Guido Reni) , condannata a morte per decapitazione a soli 22 anni, l’11 settembre del 1599, insieme alla matrigna e al fratello. Beatrice era accusata di aver fatto uccidere il padre Francesco, uomo violento, abietto, colpevole di numerosi crimini e pieno di debiti, ma soprattutto colpevole del peggior delitto, quello di stupro e incesto ai danni di Beatrice. Il processo alla ragazza e ai suoi familiari sarà molto seguito e desterà un grandissimo interesse nell’opinione pubblica. Il fatto che il padre fosse anche il suo aguzzino sarà sempre negato dalla ragazza che così non otterrà praticamente alcuna attenuante. Ma il mito di Beatrice Cenci, il cui fantasma si dice cammini nelle strade vicino a Castel S. Angelo (luogo dell’esecuzione) con la sua testa in mano, è diventato uno dei più popolari ispirando tele e sculture, opere liriche, teatrali, libri e film.
Le leggende romane parlano di altri fantasmi : su una carrozza nera infuocata, lanciata a gran velocità si dice che a Ponte Sisto viaggi l’ombra di Donna Olimpia, Olimpia Pamphili Maidalchini, cognata del Papa Innocenzo X, personaggio forte e discusso: potentissima, ricca e avida, sarà per anni la figura di maggiore spicco nella vita cittadina, grazie anche ad un potere costruito in parte su un sistema corruttivo. Come recita un motto di Pasquino: Per chi vuol qualche grazia dal sovrano/aspra e lunga è la via del Vaticano/ma se è persona accorta/corre da donna Olimpia a mani piene/e ciò che vuole ottiene./È la strada più larga la più corta. Così radicata nell’immaginario popolare è la leggenda di Donna Olimpia, che fino alla fine dell’800 esisteva dalle parti del gianicolo Vicolo Tiradiavoli, un presunto luogo di transito della carrozza maledetta che sfreccia in fiamme verso il Tevere dove sprofonderà, insieme alla sua proprietaria e i suoi tesori.  



Al Pantheon e Campo dei Fiori si parlerà di Cagliostro, al Secolo Giuseppe Balsamo, il famoso Mago-Alchimista-Truffatore-Massone, che dopo una vita rocambolesca in tutta Europa, tra Inghilterra, Francia, Germania,Olanda,Lettonia, Russia, insieme alla moglie romana Lorenza, proprio a Roma nel 1789 verrà condannato per eresia e altre decine di imputazioni collaterali (in foto, il suo busto di Houdon, alla National Gallery di Londra). 

Anche Cagliostro è protagonista nell’arte e nella letteratura di innumerevoli opere e citazioni.
La suggestiva passeggiata dei fantasmi si conclude a Ponte degli angeli alla scoperta del famoso Mastro Titta, Giovanni Battista Bugatti, il boia di Roma, autore di più di 500 esecuzioni in una “carriera” lunghissima. Il Ponte rispetto alla figura di Mastro Titta è fondamentale : il boia non è certo una figura edificante per i suoi concittadini e per prudenza vive di solito nella cinta Vaticana evitando di varcare la sponda del Tevere, da qui il proverbio romanesco “Boja nun passa ponte”, ch sta a significare l’opportunità che ciascuno stia nel suo ambiente . Anche Mastro Titta vive a Borgo, in Via del Campanile,e sempre nell’area Vaticana di solito presta i suoi servizi (anche se eseguirù sentenze capitali in tutto lo Stato Pontificio). Ma le esecuzioni che dovevano servire da deterrente per il popolo venivano di norma eseguite a Campo dei Fiori, Piazza del Popolo o anche al Velabro, ragione per cui il detto popolare “ Mastro Titta passa ponte” voleva dire che il boia si stava recando da Ponte S.Angelo all’altra sponda del fiume per qualche esecuzione esemplare.  


Le memorie di una città come Roma, traspirano di vite, di misteri, di orrori e meraviglie. Personaggi di ogni tipo si sono susseguiti per queste strade, ogni pietra ha una storia da raccontare, una storia quotidiana, che diventa poi Storia maggiore. Queste visite hanno un significato importante più ancora che per i turisti, per noi romani, che manchiamo troppo spesso, e in modo eclatante, di memoria storica .
Francesca De Toma
Info :
Data: Venerdì 28 marzo dalle 19,30 alle 21,00 , punto di incontro Pantheon davanti alla Fontana (Piazza della Rotonda)
Costo :
  • 10 euro per i soci dell’Associazione Roma Sparita (comprensivo della radioguida)
  • 12 euro per i non soci e per chi si tessera in questa occasione (comprensivo della radioguida)
  • 10 euro per i ragazzi tra i 13 e i 18 anni (comprensivo della radioguida)
  • 2 euro per i possessori di card per affitto auricolare
  • gratis sotto i 12 anni
Il gruppo non supererà le 30 persone.Se non verrà raggiunto il numero minimo di 10 iscritti entro le 24 ore precedenti la visita, questa sarà annullata

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