sabato 29 marzo 2014

AS Roma: "Olimpico tra Vecchio e Nuovo"

Lo stadio Olimpico è il principale e più capiente impianto sportivo di Roma e, con 73.261 posti complessivi, è il secondo stadio italiano per capienza dopo lo stadio”Giuseppe Meazza”di Milano
Sorge all'interno del complesso sportivo del Foro Italico, nella parte nordoccidentale della città.
Patrimonio del CONI, la struttura è destinata principalmente al gioco del calcio, (vi si svolgono le gare di Lazio e Roma ed è la sede della finale di Coppa Italia), ma ospita attività di atletica leggera, occasionalmente anche concerti di musica leggera e altri eventi di vario genere. 
Nel 2012 e nel 2013 la Nazionale italiana di rugby ha disputato le sue gare interne delle ”Sei Nazioni all'Olimpico”.
Nel corso della sua storia è stato sottoposto a tre sostanziali ristrutturazioni e ad un completo restyling.
Nella sua prima forma lo stadio (all'epoca chiamato Stadio dei Cipressi) fu progettato e costruito nell'ambito del più ampio progetto della Città dello Sport chiamata Foro Mussolini (rinominata Foro Italico dopo la guerra).






I lavori iniziarono nel 1927, su progetto dell'architetto Enrico Del Debbio. Venne inaugurato nel 1932. Non era prevista la realizzazione di opere murarie, ma solo la sistemazione del gigantesco invaso e delle tribune costituite da terrazze erbose a somiglianza di piazza di Siena.
Nel 1932, Enrico Del Debbio progettò tre diversi stadi, chiamati dei ”Centomila”, che tuttavia non trovarono attuazione. Rimangono le tavole che illustrano i progetti nei quali lo stadio era addossato da un lato alla collina di Monte Mario, dall'altro scendeva verso la parte pianeggiante del Foro.



I lavori vennero ripresi nel 1937 a opera degli ingegneri Frisa e Pintonello. L'impianto ospitò manifestazioni ginnico - sportive, ma i lavori si interruppero nel 1940 a causa dello scoppio del secondo conflitto bellico..

A dicembre del 1950 si riaprì nuovamente il cantiere per il completamento dello stadio. Il progetto fu affidato all'ingegnere Carlo Roccatelli, membro del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che si avvalse dei consigli dell'architetto Cesare Valle anch'egli membro dell'alto consesso ministeriale.
In un primo momento, si pensò di costruire una struttura più complessa di quella effettivamente realizzata, ma la scarsità di fondi e le caratteristiche ambientali della zona indussero a una versione meno ambiziosa. Alla morte di Roccatelli nel 1951, la direzione dei lavori fu affidata all'architetto Annibale Vitellozzi. Si raggiunse così la capienza di circa 100 000 persone (da cui la denominazione Stadio dei Centomila, con la quale l'impianto fu chiamato prima del 1960), in vista dei XVII Giochi olimpici.
La struttura venne inaugurata il 17 maggio 1953 con la partita di calcio Italia - Ungheria e l'arrivo della tappa Napoli - Roma del Giro d'Italia.

Durante i Giochi olimpici estivi del 1960 lo stadio fu la sede delle cerimonie di apertura e di chiusura, e delle competizioni di atletica leggera. Furono eliminati i posti in piedi, con il risultato di portare la capienza effettiva a 65 000 spettatori.
Il 12 maggio del 1974 durante la gara di campionato Lazio - Foggia, valida per la stagione 1973-1974 lo Stadio Olimpico di Roma fece registrare il maggior numero di spettatori paganti, pari a 78.809. 
 In seguito ospitò varie edizioni dei campionati italiani di atletica leggera, i Mondiali di atletica leggera del 1987 e tuttora ospita annualmente il meeting del Golden Gala.







In vista dei Mondiali di calcio di Italia '90, dei quali l'Olimpico era lo stadio principale, furono previsti radicali interventi di ristrutturazione.
Al termine dei lavori la nuova versione dell'Olimpico superò gli 82.922 posti, e fu così il 14º stadio al mondo per numero di posti tra gli stadi usati per il calcio, il 29º fra tutti gli stadi ed il secondo in Italia, di poco dietro allo stadio Meazza di Milano. L'Olimpico ospitò le prime 5 partite dell'Italia nel Mondiale e la finale tra Germania Ovest e Argentina, che consacrò i tedeschi campioni del Mondo.
Con la stessa conformazione, il 22 maggio 1996 lo Stadio Olimpico ospitò la finale di Champions League tra Juventus e Ajax, che vide prevalere i bianconeri ai calci di rigore.
Nel 2007 è stato avviato un vasto piano di restyling riguardante l'interno dello stadio, per renderlo conforme alle norme UEFA, in vista della finale di Champions League che si è disputata il 27 maggio 2009.
Questi interventi hanno permesso allo Stadio Olimpico di rientrare nella categoria quattro (Elite) degli stadi europei.
Nel 1993 lo stadio è stato l'obiettivo di un tentato attentato mafioso per mezzo di un'autobomba con lo scopo di far saltare i furgoni dei Carabinieri in servizio, attentato fallito per il malfunzionamento.
La stagione calcistica 2016-2017 potrebbe sancire l’addio della “As Roma Calcio” allo stadio Olimpico per il debutto nella nuova struttura di sua proprietà, a Tor di Valle a sud ovest della città, e costerà almeno 300 milioni di euro, anche se sono circolate cifre più alte.
La costruzione dello stadio sarà seguita da Parsitalia, la società immobiliare dell’imprenditore Luca Parnasi. E’ qui, infatti, che sorgerà l’impianto dei giallorossi, i primi tra le due squadre calcistiche capitoline a svelare dove sarà realizzato il nuovo stadio. 
Il Colosseo 2.0 nascerà nel 2016, quando la Roma comincerà il nuovo campionato. Ad annunciarlo è la proprietà Usa del club giallorosso che, in Campidoglio, ha presentato il progetto del nuovo stadio romanista dell’architetto Dan Meis. Saranno previsti 300 milioni di euro per la costruzione del solo impianto, un miliardo l’investimento complessivo. La capienza sarà di 52.500 posti, estendibile a 60 mila.
Lo stadio sarà un perfetto ovale, contrariamente alle previsioni che lo volevano squadrato sul modello degli stadi del baseball americani. Gli spalti saranno divisi in tre gradinate per contenere 52.500 spettatori, di cui 14.000 nella nuova curva sud, e potrà arrivare fino a 60mila posti per eventi internazionali. Ci sarà una struttura leggera, rialzata rispetto al livello stradale, dal profilo sagomato da nervature diagonali, con una copertura rossa che si accenderà di notte. Poi un anello di copertura parzialmente in vetro e all'interno un grande monitor sospeso visibile a 360 gradi. Tutto intorno il “Roma village”, con tanto verde ma anche diverse strutture accessorie dedicate a tifosi e famiglie: un'area di intrattenimento, attiva sette giorni su sette, numerose boutique, ristoranti e spazi per eventi.
Alla presentazione hanno partecipato il sindaco di Roma, Ignazio Marino, che ha promesso l’impegno e la vigilanza del comune, e tutti i dirigenti della Roma, a cominciare dal CEO Italo Zanzi e dal presidente James Pallotta, in prima fila ad assistere alla presentazione c'erano anche ex campioni della Roma, come Bruno Conti e Paulo Roberto Falcao.
Si prevede una partecipazione importante da parte di Nike e Disney, che sono già partner o sponsor della Roma.
Il nuovo stadio sarà finanziato interamente da privati, non ci saranno fondi pubblici. Il progetto, si spera, durerà solo 2 anni, e creerà tanti posti di lavoro. Sarà ultramoderno e stupefacente.
La presentazione del progetto sarà trasmessa su Roma Channel, mentre all'estero andrà in diretta su internet grazie al canale giallorosso su “Youtube”. Per l'occasione, inoltre, la società ha creato su Twitter un nuovo account ufficiale “@StadiodellaRoma” dove potrete osservare passo passo tutti gli sviluppi riguardanti il futuro stadio. Si aspetta qualcosa di straordinario e veramente avveniristico l'assessore allo Sport di Roma Capitale, Luca Pancalli, alla vigilia dell'evento in Campidoglio.
Pallotta ha spiegato che l'Olimpico è stata una grandissima casa per la Roma ma ha fatto il suo tempo. I tifosi della Roma e la città hanno bisogno di uno stadio nuovo. Si tratta di una grande opportunità per la città, il Paese e la squadra. 
Il Presidente ha aggiunto che è importante avere uno Stadio nuovo, perchè può servire a far diventare la Roma una squadra leader nel mondo. Questo progetto genererà un indotto importante per alimentare una crescita economica sostenibile e che potrà durare nel tempo.
Ma c’è anche chi non è d’accordo con questo progetto!
L’architetto e accanito tifoso romanista, Massimiliano Fuksas ha infatti bocciato categoricamente l'iniziativa fortemente voluta dal presidente Pallotta. Commenta così ai microfoni di “Un Giorno da Pecora”: "Ho visto il progetto. E' orrendo, bruttissimo e di cattivo gusto. Peraltro non lo avrei fatto nemmeno in quell'area ...". “Non mi piace neanche l'area scelta, lo avrei fatto vicino all'Olimpico. E poi vicino all'impianto si fanno sempre i supermercati ...”.
Parte male, dunque, l'avventura del nuovo impianto sportivo giallorosso. Fuksas non ha usato mezzi termini per dire come la pensa sul progetto, semplicemente avrebbe lasciato lo Stadio dov’è. Molto critico anche il giudizio dell'architetto sulla necessità di un nuovo stadio per la capitale: "Non c’era assolutamente bisogno di un nuovo Stadio comunque” … Poi una bordata contro la classe arbitrale: "La Roma quest'anno è andata bene, purtroppo gioca contro gli arbitri, che quando vedono la Juventus si prostrano".
Pronti a dire addio al vecchio Stadio Olimpico?
Federica De Sanctis


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