giovedì 27 marzo 2014

Limoniamoci !!!


Il Limone è un albero da frutto appartenente al genere Citrus e alla famiglia delle Rutaceae. Il nome comune limone si può riferire tanto alla pianta quanto al suo frutto.
Secondo alcuni studi genetici, il limone è un antico ibrido tra il melangolo e il cedro. Il limone è un albero che raggiunge dai 3 ai 6 metri di altezza. I germogli e i petali sono bianchi e violetti.
Il frutto è giallo all'esterno e quasi incolore all'interno, di forma sferica fino ad ovale, spesso con una protuberanza all'apice e appuntito all'altra estremità. La buccia può essere da molto ruvida a liscia, più o meno foderata all'interno con una massa bianca spugnosa detta
albedo. Solitamente i limoni si coltivano per la produzione di frutti ma la pianta può essere coltivata in vaso a scopo ornamentale.
Sebbene le origini del limone siano incerte, si pensa che i primi luoghi in cui sia cresciuto siano la Cina, dove veniva coltivato già prima della Dinastia Song la regione indiana dell'Assam e il nord della Birmania.
Secondo alcuni studiosi, gli antichi romani conoscevano già i limoni. Tale ipotesi è supportata dalle raffigurazioni di limoni presenti in alcuni mosaici a Cartagine e affreschi a Pompei, ma secondo altri studiosi è possibile che gli autori di tali opere avrebbero semplicemente importato tali agrumi o li avrebbero visti nei loro paesi di origine. Non ci sono infatti prove in ambito paleobotanico o letterario che avvalorino tale ipotesi.
In Europa la prima coltivazione di limoni è stata avviata in Sicilia dopo il X secolo e più tardi a Genova a metà del XV secolo. Nel 1747 il medico scozzese James Lind consigliò l'utilizzo del succo di limone come cura contro lo scorbuto.
Nel XIX secolo il limone iniziò ad essere coltivato intensivamente in Florida e California.
Il limone fiorisce e fruttifica due volte l'anno. La fioritura dura almeno due mesi e il frutto maturo può attendere altri due mesi sull'albero prima di venir colto, il che favorisce una raccolta sistematica. La fioritura primaverile produce i frutti migliori, la cui raccolta dura poi tutto l'inverno, da novembre ad aprile o maggio. La seconda fioritura, a volte forzata nelle piantagioni commerciali, avviene in agosto e settembre, i frutti si possono raccogliere da maggio in poi, subito dopo quelli invernali. In condizioni favorevoli, un albero adulto può dare da 600 a 800 frutti all'anno.


 
Alcune varietà di limone. Da sinistra a destra: Limone Costa d'Amalfi, limone di Sorrento e limone di Siracusa.
Spesso si fa distinzione tra limoni gialli e verdi, ma si tratta di una distinzione meramente commerciale, in quanto i due tipi crescono sullo stesso albero. Il limone verde è il prodotto della fioritura estiva, la quale viene spesso indotta artificialmente con l'assoluta privazione di irrigazione della pianta nei mesi di giugno e luglio. In questo modo si ottengono frutti dalla sottile buccia verde e dalla polpa molto succosa. Possono rimanere immagazzinati per lungo tempo e sopportano bene trasporti e sbalzi di temperatura, per cui vengono esportati in tutto il mondo, mentre i loro "fratelli" limoni invernali, coprono il fabbisogno dei mercati interni. Questo tipo di forzatura dell'albero ne abbrevia la vita, ma si tratta di una pratica molto vantaggiosa economicamente, per cui generalmente adottata in tutte le piantagioni.
In Italia il limone si coltiva a scopo produttivo principalmente nel Meridione, in particolare in Sicilia, Calabria e Campania.
Il limone viene coltivato in tutto il mondo nella fascia subtropicale, dove il clima è sufficientemente caldo ed umido ed è un importante prodotto di esportazione per molti paesi al di fuori dell'Unione Europea nel periodo "fuori stagione".
Come utilizzare il limone in cucina e non?
In media, la buccia del limone può raggiungere il 40% del peso complessivo, un altro 3% è rappresentato dai semi. Pur trattandosi di una media il dato fa capire che il frutto non viene coltivato solo per il succo. Dalla buccia, molto apprezzata per la produzione di canditi, si estraggono anche essenze e pectina. Dai semi si estrae l'olio e gli avanzi si impiegano nell'alimentazione animale.

 
La parte del frutto più comunemente utilizzata è il succo che rappresenta fino al 50% del suo peso, contiene 50-80 grammi/litro di acido citrico, che conferisce il tipico sapore aspro e diversi altri acidi organici tra cui l'acido malico, l'acido ascorbico o vitamina C. Il succo pastorizzato si mantiene senza conservanti per almeno un anno e viene usato come ingrediente di vari alimenti e bevande. Il succo concentrato viene invece sottoposto ad ulteriore lavorazione e consumato nell'industria conserviera. Dal succo del limone si produce la limonata, una bevanda a base di succo di limone, acqua e zucchero.

 
Olio essenziale di limone.
L'olio essenziale del limone è un liquido etereo e volatile con un colore che va da giallo a verde, una volta estratto per pressione meccanica mantiene l'odore della scorza, è quasi completamente solubile in alcol etilico a 96° ed è costituito prevalentemente da limone. Occorrono circa tremila limoni per ottenere almeno 1 kg di essenza, e in genere i frutti verdi ne forniscono maggiori quantità. È impiegato principalmente nell'industria alimentare per il suo potere aromatizzante ed in quella profumiera.
Anche in farmacologia il limone è molto apprezzato e le sue parti utilizzate sono il succo e il pericarpio (scorza). Il suo uso come farmaco era consolidato quando ancora non si sapeva nulla delle vitamine. Innanzi tutto ne veniva apprezzato il succo quale antiemorragico, disinfettante e ipoglicemizzante (tende a far diminuire il glucosio nel sangue).
Nell'aromaterapia viene indicato come rinfrescante, tonico per la circolazione, battericida, antisettico, valido per abbassare la pressione arteriosa, utile per eliminare verruche, calli, gengive infiammate, per curare artrite e reumatismi, vene varicose, raffreddore, influenza. Era reputato indispensabile nella cura dello scorbuto, cosa ben nota tra i marinai che non mancavano di approvvigionarsi di limoni prima di ogni viaggio impegnativo.

 
100 g di polpa di limone
contengono:


kcal kJoule acqua lipidi potassio calcio magnesio vitamina C
35-56
151-235
84-90 g
0,6 g
149 mg
11 mg
28 mg
51 mg
 
In Sicilia, dove esiste da sempre il problema dell'acqua potabile, era in voga l'uso di immettere nelle riserve d'acqua vari limoni tagliati a metà. La gente sapeva per esperienza che i limoni disinfettano l'acqua e la ricerca moderna ha dato ragione a questa antica saggezza.
Al mattino appena svegli e a digiuno provate a iniziare bevendo una tazza di acqua tiepida e limone. Il succo così acido del limone ha la sua principale proprietà proprio nell’avere nel nostro organismo, un’azione alcalinizzante. Gli acidi che lo caratterizzano una volta introdotti nell’organismo danno infatti reazione basica, questo perché durante la metabolizzazione l’acido citrico si ossida e i sali che ne derivano danno origine a carbonati e bicarbonati di calcio e potassio che contribuiscono all’alcalinità del sangue.
Il limone perché solo mangiarlo? Ecco i benefici:

 
1. Rafforza il sistema immunitario: I limoni sono ricchi di vitamina C e di potassio, che stimola le funzioni cerebrali e nervose. Il potassio aiuta anche il controllo della pressione arteriosa.
2. Bilancia il PH: Bere acqua e limone ogni giorno riduce l’acidità totale del vostro corpo. Il limone è uno degli alimenti più alcalini. Sì, il limone ha acido citrico, ma non crea acidità nel corpo una volta metabolizzato.
3. Aiuta la perdita di peso: I limoni sono ricchi di fibre di pectina, che aiutano a combattere la fame. È stato anche dimostrato che le persone che hanno una dieta più alcalina perdono peso più velocemente.
4. Aiuta la digestione: Incoraggia il fegato a produrre la bile, che è un acido che è richiesto per la digestione. La digestione risulta efficiente e si riducono il bruciore di stomaco e la costipazione.
5.Pulisce la pelle: Il componente di vitamina C aiuta a diminuire le rughe e le imperfezioni. L’acqua di limone elimina le tossine dal sangue e aiuta a mantenere la pelle chiara.
6. Rinfresca l’alito: Aiuta anche ad alleviare il dolore alle gengive.
7. Allevia i problemi respiratori: Acqua calda e limone aiuta a sbarazzarsi di infezioni polmonari e placare la fastidiosa tosse.
8. Aiuta contro la disidratazione: Una tazza di acqua calda e limone al mattino previene la disidratazione e la cosiddetta fatica cronica o fatica surrenale.

Tra le molte proprietà del limone ricordiamo quelle antiscorbutiche, vitaminiche, dissetanti, rinfrescanti, toniche, aromatizzanti, digestive, antiacide, antiuricemiche, antireumatiche, astringenti, ipotensive. È quindi consigliato in caso di influenze, malattie infettive, anemia, nausea, reumatismo, inappetenza, bronchiti, arteriosclerosi, digestioni difficili, scorbuto, insufficienza del fegato, diabete, gotta, ipertiroidismo e calcoli renali.
Del limone può essere utilizzato praticamente tutto (fiori, foglie, rametti) ma in terapia quello che più di ogni altra parte del limone viene utilizzato è il succo, il quale alle proprietà rinfrescanti e dissetanti accomuna quella disinfettante. Presenta azione fluidificante e purificatrice del sangue, rende elastiche le arterie e agevola la fissazione del calcio. Ha virtù astringenti ed è consigliato in caso di dissenteria ed enteriti.
Non dimentichiamo infine le virtù diuretiche che agevolano i processi di dimagrimento e disintossicazione.
La sua proprietà principale è comunque quella di equilibrare e regolarizzare il metabolismo e

in particolare le funzioni digestive. Ciò rende particolarmente indicata la sua assunzione durante periodi di dieta alimentare.
La presenza di acido citrico lo rende utile contro la litiasi biliare e in caso di forme leggere di intossicazione.
Una terapia che preveda la somministrazione di 200 g di succo di limone al giorno aiuta a risolvere gravi stati di acidosi, mentre qualche cucchiaio di succo di limone diluito nell'acqua è ottimo perneutralizzare un attacco di iperacidità gastrica.


Una somministrazione quotidiana di succo di limone determina comunque anche una riduzione del tasso di colesterolemia, uricemia e bilirubinemia, regolarizza il metabolismo basale senza influenzare la pressione arteriosa. Risulta quindi ideale effettuare una cura al succo di limone in presenza di tutti quei disturbi che possono essere accompagnati da un eccessivo livello di acidità nell`organismo: diabete, gotta, sindromi uricemiche, ipertiroidismo, calcolosi biliare, ittero ...
Eventuali malattie reumatiche trarranno quindi beneficio dalle proprietà alcalinizzanti del succo di limone, il quale agirà a due livelli; da una parte eviterà la formazione di derivati acidi del metabolismo, dall`altro riattiverà le reazioni di smaltimento che si sono inceppate. Il limone si dimostrerà pertanto un ottimo antireumatico, antigottoso e antiartritico, senza nulla togliere a tutte le altre sue proprietà.
L'essere umano è tra le poche creature che non sintetizza la vit. C e ha quindi bisogno di un apporto quotidiano esterno di questa vitamina pari a circa 50-60 mg, corrispondenti alla quantità contenuta in un limone.
Una carenza marcata di vit. C può provocare molti gravi disturbi: debolezza ossea e dell`apparato dentale, debolezza del muscolo cardiaco, debolezza muscolare, anemia, carenza di calcio, scorbuto.
L`alta percentuale di vit. C presente nel limone fa si che una dieta a base di questo frutto rappresenti un ottimo coadiuvante in molte terapie.
Erroneamente si pensa che la principale controindicazione nell`uso del succo di limone sia dovuta al suo essere un alimento acido e che quindi, se assunto periodicamente, provochi acidosi e irritazione allo stomaco, corroda lo smalto dentale ecc. Non esiste luogo comune più errato di questo poiché, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, il processo di metabolizzazione che il nostro organismo attua nei confronti del succo di limone provoca la trasformazione degli acidi contenuti nel frutto in carbonati alcalini.
Il succo di limone non presenta quindi particolari controindicazioni: può essere assunto da tutti, grandi e piccoli, e non esistono pericoli per chi soffre di dispepsie, acidosi o ulcere gastriche.
L'unica vera controindicazione nei confronti di un'assunzione periodica di limone esiste per persone che soffrono di gravi insufficienze epatiche e iperacidità gastrica cronica.


Ci sono alcune cose che occorre tenere in considerazione affrontando un periodo di cura al succo di limone.

I limoni devono essere sempre consumati al giusto grado di maturazione, in modo da poter usufruire del momento di massimo sviluppo delle proprietà medicinali di questo frutto.
• I limoni vanno spremuti freschi e consumati al più presto. Perché possa espletare le sue funzioni non bisogna assumere nessun altro cibo per almeno mezzora dall'ingestione del succo.
Il limone è battericida; antisettico; antitossico; attivatore dei globuli bianchi nella difesa organica; rinfrescante; tonico del sistema nervoso e simpatico; toni-cardiaco; alcalinizzante; diuretico; antireumatico; antigottoso; antiartritico; calmante; antiacido gastrico; antisclerotico; antiscorbutico; tonico venoso; fluidificante del sangue; ipotensore; depurativo; antianemico; favorisce le secrezioni gastroepatiche e pancreatiche; emostatico; carminativo; vermifugo; anti velenoso; cicatrizzante;

Il limone può essere impiegato per infezioni, malaria e stati febbrili, prevenzioni delle epidemie; astenia, inappetenza, ascite, reumatismi, litiasi, iperacidità, aerofagia, arteriosclerosi, varici, flebiti, fragilità capillare, obesità, ipertensione, anemia, vomito, emofilia, parassiti intestinali, asma, bronchite, cefalea e stati influenzali.
Indicazioni per uso esterno: raffreddori di testa, sinusiti, otiti, emorragie nasali, afte, eruzioni cutanee, dermatosi, foruncoli, emicranie, verruche, herpes, geloni, punture di insetti, tigna e scabbia.

Dopo tutto questo parlare di limoni non vi è venuta sete? Che dite se prepariamo un buon limoncello?

L’ingrediente essenziale è ovviamente il limone, che dovrebbe essere di Sorrento, quindi dalla buccia ricca di oli essenziali, molto spessa, rugosa e color giallo citrino.

La preparazione del Limoncello è semplice ma bisogna praticarla con meticolosità, e se bene osservata, in poco più di un paio di mesi questo profumatissimo liquore giallo dall’aroma deciso, potrà essere gustato, il più delle volte come digestivo, ma anche sui dolci o nelle macedonie.
Limoni 10 medio - grossi non trattati
Zucchero 1,200 kg
Acqua 1 litro e 1/2

Alcol puro a 95° 1 litro

Lavate i limoni in acqua tiepida e spazzolateli per ripulirli da eventuali residui. Sbucciateli con un pela patate, mettete le scorze su un tagliere e riducetele a piccole listarelle, mettetele poi a macerare per un mese insieme a 750 ml di alcool in un contenitore di vetro chiuso ermeticamente, in un luogo buio e fresco. Passato il mese, portate ad ebollizione l’acqua e unitevi lo zucchero, mescolando fino al suo scioglimento, a questo punto lasciate raffreddare lo sciroppo ottenuto, e poi versatelo, insieme agli altri 250 ml di alcool, nel contenitore contenente le scorze in infusione. Chiudete di nuovo il contenitore e lasciatelo riposare per altri 40 giorni sempre al buio. Trascorso questo periodo, aprite il contenitore, filtrate il tutto, mettetelo in bottiglia e riponetelo in freezer, e … buona degustazione!!!
Potete conservare il limoncello in un luogo fresco e asciutto, ad esempio il frigorifero. Una volta aperto è bene consumarlo entro 3-4 settimane al massimo.

 
Federica De Sanctis

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