lunedì 24 marzo 2014

Municipio X , Un set fuori dagli Studi di Cinecittà

Quante volte ci capita di riconoscere nei film luoghi che conosciamo e pratichiamo, e che sensazione piacevole e straniante è ritrovare in un film il nostro quartiere, magari trasformato dal tempo, o dagli artifici di uno scenografo ?
Questo quartiere ha visto transitare migliaia di grandi registi, attori e comparse non solo per gli Studi Cinematografici di Via Tuscolana, e ancora prima per gli Studi Cines di Via Magna Grecia, distrutti in un incendio : Il X Municipio è stato esso stesso, fin dai primi anni del cinema sonoro, un set per molte pellicole importantissime del nostro cinema.
Un film ora praticamente sconosciuto è stato girato nel 1943 tra Piazza Ragusa, Via Foligno, Via Terni e Via Taranto, ed era “Le Prime Ali” di Ugo Saitta. Poche le scene girate al di fuori del quadrilatero che abbiamo appena citato. Vale la pena di ricordare che Ugo Saitta, cineoperatore e regista catanese, è stato il precursore del cinema documentaristico e del cartoon in Italia.
Di certo non sarà sfuggito agli osservatori che la scena finale de “I Soliti Ignoti” di Mario Monicelli (1958) si svolge in una insolitamente tranquilla Piazza Armenia. 


Il film è uno dei capolavori della nostra commedia, è inserito nell’elenco ufficiale dei 100 film italiani da salvare e oltre ad essere diventato un classico, adorato e ultra-citato anche dalle generazioni attuali, ebbe la nomination agli Oscar nel 1959.
Sempre nel 1959 Pietro Germi gira a Don Bosco alcune scene minori del film “Un Maledetto Imbroglio”, ispirato al romanzo “Quer Pasticciaccio brutto de Via Merulana” di Gadda.
Uno dei cantori più affezionati delle strade di questo quartiere è stato senz’altro Pier Paolo Pasolini, che nel 1960 sceglie questa zona per le ambientazioni dello struggente “Mamma Roma” con Anna Magnani.


Profondo conoscitore e cultore delle periferie romane, dal Pigneto a borgate ben più “ complicate” come San Basilio, Pasolini sceglie di far abitare Mamma Roma e suo figlio Ettore nelle case del Complesso INA nei pressi del Quadraro. In questa strade, ancora a tratti in bilico tra cementificazione e campagna, si muovono adulti e giovani , tra gli avvallamenti e i resti del Parco degli Acquedotti, dove i ragazzi fanno le loro prime rudimentali esperienze di vita e di forza. Di grande impatto la scena madre del film, dove Anna Magnani, avvertita della disgrazia occorsa al figlio, trascina disperata il suo carretto in una intensa sequenza lungo Via Lucio Sestio.
Pasolini tornerà a girare nel X Municipio nel 1963, con il film “La Ricotta”, uno dei cui set è il Parco della Caffarella.
Nello stesso anno in cui Pasolini gira Mamma Roma, Fellini decide per comodità logistica (sta lavorando in interni a Cinecittà) di ambientare alcune scene de “La Dolce Vita”, vicino a Piazza S.G. Bosco, facendo però finta che si tratti dell’Eur dove abiterebbe il personaggio del Prof. Steiner (Alain Cuny). Famosa è la scena in cui la statua del Cristo volteggia nei cieli della zona su un elicottero. 


Altre scena del film sono girate in Via dei Cessati Spiriti e a Tor de’ Schiavi.
Andando avanti nel tempo, ma rimanendo sempre in tema di cult movie, ci spostiamo al Quadraro, in Largo Spartaco, dove “Un Borghese Piccolo Piccolo”, l’impiegato Giovanni Vivaldi (Alberto Sordi), attua la sua terribile vendetta contro il giovane omicida del figlio Mario, che qui abita.


Anche un Borghese Piccolo Piccolo è nell’elenco dei 100 film italiani da salvare. Diretto nel 1977 da Mario Monicelli, e tratto dal romanzo di Cerami, il film ha ricevuto David di Donatello in ogni categoria, e ha rappresentato una delle più straordinarie interpretazioni di Sordi come attore drammatico.
Nel 1986, sempre al Quadraro, in Via dei Lentuli, Francesco Maselli immagina la casa di Bruna, giovane protagonista di “Storia d’Amore”, intepretata da una diciannovenne Valeria Golino. Si tratta di una storia molto intima e molto forte piena di sentimento e contrasti che si consuma in un ambiente difficile fatto di sacrificio, povertà ed emarginazione.


Saltiamo ai giorni nostri e restiamo al Quadraro, dove è ambientato il semisconosciuto ma gradevole film italiano “Qualche Nuvola” del 2011, e dove, di nuovo a Largo Spartaco, sono girate alcune scene del film “ACAB – All Cops Are Bastards” di Sergio Sollima (2012). Nel film interpretato Da Marco Giallini e Pier Francesco Favino, Il regista fa abitare proprio quest’ultimo nella Piazza che già nel 1977 era stata scelta da Monicelli per il suo “Borghese”.  


E’ molto probabile che l’elenco dei film girati nel Municipio sia in effetti più ricco, ma è certo che per gli abitanti del quartiere sarà già motivo di orgoglio ricordare che da qui sono passati, e non per caso, i più grandi Maestri del nostro Cinema . 
 
Francesca De Toma

2 commenti:

  1. Di film girati in zona tra le vie tra il Quadraro e Cinecittà ne ho contati circa 50. A volte si tratta di rapide sequenze, in altri casi il girato arriva a diversi minuti. Rivedere tutte le scene montate una dopo l'altra è stata un'esperienza eccezionale.

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  2. 50 Addirittura solo nel quadraro!?
    Mi piacerebbe tanto sapere quali sono!

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