giovedì 20 marzo 2014

Sballo senza frontiere




La modernità, la tecnologia, l’avanguardia hanno creato e diffuso mille e più comodità. Al giorno d’oggi si gode di tutto, specie ai giovani non manca veramente niente, dall’utile al superfluo, dal cibo ai vestiti, dai mass media ai cellulari, alla scolarizzazione. E quella che nei primi tempi è una moda da seguire, passato il cosiddetto grande boom, diviene una noiosissima abitudine. E come tutti ben sanno, l’abitudine genera “dolore” che sfocia in insoddisfazione, in apatia, in senso di incompletezza. 
Per essere più precisi in noia …
La gioventù non è solo spensieratezza, ma anche incoscienza, vuoto, a volte vera stupidità. Non scomoderemo qui il tema abusato della crisi di valori, anche perché ormai si tratta di un fatto assodato, che ha radici in problematiche complesse che vanno dagli esempi, dai media, alle istituzioni, per finire alla famiglia, alla scuola e alla cultura.

I giovani e i giovanissimi da sempre devono misurarsi con la vita attraverso la sperimentazione del proibito, i giovani hanno dimostrano questa tremenda voglia di evadere, spesso cercano sfogo nella droga nell’alcool, ma non sono mai del tutto consapevoli dei pericoli a cui vanno incontro.
Parliamo di società deviata, società confusa, società troppo stanca dell’esagerato benessere, società malata, società sgretolata. Parliamo di una società frustrata, di una società violenta che, di una società che non crede più nei valori. Facciamo riferimento ad una società annoiata. Sì, la noia è in effetti un punto centrale.

I giovani sono convinti che fumare, bere o assumere una qualsiasi sostanza stupefacente, li possa aiutare davvero! Questi sono i ragazzi del duemila, ansiosi di crescere, di diventare grandi, ma preda inconsapevole di insoddisfazione e male di vivere.
La droga è un veleno che agisce più o meno rapidamente, e la famigerata frase “provo una sola volta” anche “smetto quando voglio”, è un tentativo di auto convincimento assai poco concreto. 
Purtroppo non si verifica quasi mai, le droghe pesanti sono in grado di trasformare in pochi mesi un giovane dall’intelligenza brillante e pieno di gioia di vivere, in un essere abulico, una larva umana, che ha come alternative una comunità o il carcere, quando va bene o sempre più frequentemente…. il cimitero.

Una droga “classica”, popolarissima anche tra i giovanissimi, grazie alla attuale accessibilità dei prezzi una volta proibitivi è la cocaina





Viene estratta dalle foglie di coca, una pianta che cresce sulle Ande. Negli anni 50 veniva chiamata “neve” e veniva spacciata in polvere candida da “sniffare”. Oggi si trova anche in cristalli che si fumano, noti come “crack”.

La cocaina agisce su alcuni centri nervosi che nel nostro cervello influenzano la memoria, la vigilanza, il piacere e l’umore. In genere proviene dalla Bolivia, dal Perù, dalla Colombia e dall’Ecuador.

L’Oppio dalla Turchia, Pakistan, Iran e Afghanistan. La Canapa Indiana dal Libano e dall’India.
In Europa due grandi centri di rifornimento sono Marsiglia e Amsterdam. Intorno alla droga ruotano interessi criminali per milioni di euro. E’ una ragnatela che si estende a tutto il mondo e coinvolge delinquenza comune, mafia e centri di potere piccoli e grandi.

Le sostanze più comuni sono:
  • Canapa Indiana;
  • Mescalina (alcaloide psichedelico contenuto nel peyote);
  • Anfetamina (si trovano in pasticche, in capsule o in polvere);
  • Oppio (viene impastato in pani di colore bruno,dall’ odore dolciastro e dal sapore amaro);
  • Eroina (derivato della morfina, componente dell’oppio, nota anche come Diamorfina);
  • LSD (Lysergic Synthetic Dietylamide. Spacciato in francobollini colorati o pillole);
  • Barbiturici (anestetici, antiepilettici e ipnotici. Producono perdita dello stato di coscienza in meno di mezzo minuto).
Da un po’ di tempo a questa parte i giovani sono alla ricerca di nuovi modi per “sballarsi” e ci stanno riuscendo attraverso la “Krokodil” e “l’Eyeballing”, che non è una droga in sé per sé, ma una pratica scellerata.

La Krokodil ha effetti più devastanti dell’eroina (Video-inchiesta Le Iene http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/379009/trincia-krokodil-la-droga-che-ti-mangia.html).
Il suo utilizzo provoca l’esplosione dei vasi sanguigni, lasciando la pelle verde e squamosa, proprio come quella di un coccodrillo. Viene prodotta con desomorfina mischiata a benzina a diluenti o con l’acido delle batterie. In circa trenta minuti il preparato è pronto e può essere iniettato in vena.
La prima volta che questo stupefacente ha visto la luce erano gli anni Trenta in Svizzera e veniva chiamato “Permonid”. La speranza di vita di chi lo assume è di soli due anni. La krokodil per i suoi effetti devastanti anche sul sistema nervoso, viene chiamata “droga dei cannibali”.
Per stomaci forti, consigliamo di cercare sul web immagini degli effetti fisici del Krokodil, può avere una ultilità….. effettivamente alla fine tutte le droghe alterano e provocano danni inimmaginabili, compresa la coca, la droga che fa sentire “fighi”, che dà l’illusione di non essere emarginati, che ti fa sentire in un giro” giusto”.

Al di là delle sfide e delle bravate del sabato sera, l’Eyeballing è sicuramente il sintomo di un fenomeno più preoccupante.

Vodka negli occhi per sballare: l’ultima follia della movida romana. L’alcool viene assunto come un collirio e questo eyeballing è diffuso maggiormente tra i giovani a Campo dè Fiori.
Pupille aperte e vodka versata negli occhi, brucia la vita e la vista.

Secondo uno studio promosso dal Ministero della Gioventù e dalla fondazione Ania, il 44% dei giovani in Italia che esce la sera ha un tasso alcolico superiore ai limiti consentiti.
I ragazzi italiani sono arrivati per ultimi a queste pratiche becere masochiste e virali, ma ci sono arrivati.
L’imperativo è stupire, attirare l’attenzione per non essere più soli, e così, via con alool negli occhi o salti di metri dai terrazzi (altra abitudine “cool”, il balconing…) 


Il disagio risulta il frutto di una condizione di malessere che “si sente” ma non necessariamente “si vede”.

E se la vendita della droga venisse legalizzata? 
Per quanto possa sembrare assurdo, si eviterebbe il cattivo taglio della droga e si avrebbe una migliore qualità della vita del tossicodipendente, oltre al fatto che si darebbe un colpo mortale ai narcotrafficanti e al loro potere economico. 

Il punto nel nostro paese vige ancora un perbenismo di matrice antica che inibirebbe il riconoscimento “istituzionale” degli stupefacenti.

Un tema molto controverso tra i pro e i contro alla liberalizzazione delle droghe, tra droghe leggere e non, sicuramente ci sono molte domande, è giusto liberalizzare le droghe? E' giusto speculare e rendere accessibile a tutti le droghe? Che ricaduta può avere sulla Sanità? Che ricaduta può avere sulla società? 
Le domande sono tante la nostra missione non è trovare soluzioni ma soffermarci e riflettere.
 

Federica De Sanctis

Nessun commento:

Posta un commento