Conisgliere
dell'Assemblea Capitolina.
Dal
2008 al 2013 Assessore ai Lavori pubblici e Periferie di Roma
Capitale.
A
21 anni eletto consigliere circoscrizionale e l'anno dopo, nel 1994,
dirigente del Msi-Dn e in seguito delegato al congresso di Fiuggi.
Nel
1997 svolge il ruolo di capogruppo di An per tutta la consiliatura.
Eletto
per due volte consecutive consigliere comunale di Roma, nel 2001 e
nel 2006, si è dedicato al sociale, al commercio e alla sicurezza.
Partecipa
come componente delle commissioni Commercio, Patrimonio e Servizi
sociali, è il promotore della delibera per armare la Polizia
municipale.
Nell'aprile
2008 viene eletto nuovamente consigliere comunale e con la Giunta
Alemanno diventa Assessore ai Lavori pubblici e Periferie.
“Sostanzialmente
11 mesi di zero assoluto, a parte le numerose gaffes e figuracce che
ha inanellato il sindaco sui temi caldi della nostra città,
argomenti che invece andrebbero affrontati con grande serietà e
capacità amministrativa, competenze che Marino ha più volte
evidenziato di non possedere. Come Fratelli d’Italia abbiamo fin da
subito denunciato le criticità maggiori, dalle nomine esterne alle
consulenze per gli staff, dallo scivolone sul concorsone al
vergognoso tira e molla del salario accessorio, giusto per citare
qualche esempio. Il quadro è di una città completamente ferma,
inchiodata su infrastrutture e occupazione, senza progetti per la
crescita e lo sviluppo. Se ne sono accorti i cittadini e, da tempo
stando anche a quanto riportato dai mezzi d’informazione, anche il
Pd romano”.
Su
quest’ultima cosa che lei ha accennato, vengono subito in mente le
fresche nomine di Acea che tanto stanno facendo discutere, ha
polemizzato sia l’opposizione che una parte importante del Pd
romano.
“La
vicenda Acea è stata gestita dal sindaco in modo
irresponsabile, ricordiamo peraltro anche l’attenzione della Consob
sul caso. In particolare, alla richiesta da parte di Marino di
ridurre i membri del Cda e di modificare le norme statutarie
di Acea ho sollecitato già da tempo il parere
all’Avvocatura comunale, essendo l’organo di indirizzo e di
controllo politico-amministrativo di Roma Capitale così come
stabilito all’articolo 16 nello Statuto. Sembra assurdo ma sono
ancora in attesa che l’avvocatura di Palazzo Senatorio, che
percepisce compensi stellari che certamente Marino non taglia perché
preferisce tagliare gli stipendi a chi guadagna poco più di 1000
euro al mese, mi dia una risposta. Nel frattempo, mentre il sindaco
nomina un Cda calato dall’alto i romani, oltre a sborsare una
briscola di tasse grazie al bilancio votato dalla giunta di
centrosinistra, dovranno anche pagare milioni di euro per saldare i
membri del Cda cacciati dal sindaco. Dopo il danno la beffa, una
situazione che, è evidente, rischia di portare solo ricadute
negative sul mercato azionario e quindi un boomerang per tutti i
cittadini e le casse capitoline. Marino gioca d’azzardo con i soldi
dei romani e la città è costretta a pagare i conti. Questa cosa è
inammissibile”.
La
scorsa settimana la giunta Marino ha votato il bilancio previsionale
2014, in arrivo un’altra batosta per i romani?
“Intanto
va detto che il bilancio di previsione 2014 è stato approvato in
ritardo, dopo che il sindaco aveva ripetutamente promesso che sarebbe
stato approvato a gennaio, poi a febbraio, ritardando così fino alla
scorsa settimana. La giunta di centrosinistra approva un bilancio che
schiaccia la città con tasse e gabelle. E’ in arrivo una girandola
di imposte da pagare drammaticamente pesante, dalla tassa di
soggiorno all’occupazione di suolo pubblico, il Campidoglio pur di
far quadrare i conti ci ha tassato anche l’aria che respiriamo.
Marino tratta i romani come slot machine, il bilancio 2014
studiato dal Campidoglio è una briscola di tasse, una manovra che
colpisce le fasce più deboli della città senza dare alcuna
prospettiva di futuro e programmazione alla Capitale”.
Fratelli
d’Italia è stata l’unica forza dell’opposizione a scendere in
piazza contro il salario accessorio, e ben prima della grande
mobilitazione dei sindacati sotto il Campidoglio. Almeno per maggio
sembra sventato il taglio.
“Da
mesi ribadiamo che è inammissibile pareggiare o risanare i
bilanci chiedendo sacrifici ai dipendenti capitolini e ai
cittadini. La spesa pubblica e i costi della macchina amministrativa
vanno tagliati cominciando da chi guadagna di più e non, ad esempio
come proposto da questa amministrazione, tagliando follemente il
salario accessorio ai lavoratori comunali. In questo senso abbiamo
suggerito al sindaco di Roma delle proposte che vanno proprio in
questa direzione, nell’ottica quindi di ridurre gli stipendi dei
manager comunali e di tutte le società partecipate. Quello di
maggio è solo un piccolo passo, certamente Fdi verificherà cosa
accadrà nelle prossime settimane, di fatto il paracadute lanciato
dal governo al sindaco in zona ‘Cesarini’ scongiura solo
parzialmente la paralisi della macchina amministrativa, ma di certo
non evita a Marino la gogna cittadina e, ancor più grave, gli rimane
cucita addosso la responsabilità di aver voltato le spalle ai
lavoratori comunali. Di aver chiesto al Mef prima un parere
sul bilancio e poi, senza nemmeno stendere un rigo di
controdeduzione, di averne accettato vergognosamente i diktat,
accanendosi poi contro i dipendenti capitolini. Un sindaco che taglia
il salario accessorio e poi lascia che l’avvocatura comunale, il
segretario e la ragioneria del Campidoglio prendano compensi
stellari. Alla faccia della spending review”.
Accennando
al concorsone, Lei prima ha parlato di scivolone che intende?
“Beh,
è palese ed evidente il modo dilettantistico con cui è stata
gestita la vicenda concorsone. Praticamente è successo di tutto, la
tragedia e la commedia, prima l'annullamento strombazzato da Marino e
poi la ritirata di Nieri in conferenza stampa come nulla fosse.
Poi addirittura la farsa, visto che Marino mentre l’iter procedurale era bloccato proseguiva infornate per assumere altri dirigenti esterni mentre centinaia di ragazzi vincitori di concorso e con graduatorie già pubblicate rischiavano di rimanere a spasso e non essere assunti. In tutto questo, ad oggi gli unici casi di evidente irregolarità sono stati riscontrati in Campidoglio, capisegreteria senza laurea e assunzioni illegittime targate Marino e Nieri. E su questo tema, vorrei ricordare, abbiamo fatto denunce a mezzo stampa e prsentato esposti agli organi competenti. Altro che la trasparenza sbandierata da Marino in campagna elettorale”.
Poi addirittura la farsa, visto che Marino mentre l’iter procedurale era bloccato proseguiva infornate per assumere altri dirigenti esterni mentre centinaia di ragazzi vincitori di concorso e con graduatorie già pubblicate rischiavano di rimanere a spasso e non essere assunti. In tutto questo, ad oggi gli unici casi di evidente irregolarità sono stati riscontrati in Campidoglio, capisegreteria senza laurea e assunzioni illegittime targate Marino e Nieri. E su questo tema, vorrei ricordare, abbiamo fatto denunce a mezzo stampa e prsentato esposti agli organi competenti. Altro che la trasparenza sbandierata da Marino in campagna elettorale”.
Non
crede che sulla giunta Marino pesi anche la storia delle occupazioni,
vicenda ha visto il coinvolgimento diretto del vicesindaco Nieri?
“Da
tempo la nostra città è piegata alla pratica illegale e illegittima
delle occupazioni e in più occasioni Fratelli d’Italia ha
denunciato questo racket abusivo che imperversa dal centro alle
periferie sempre a danno dei più deboli e con la vergognosa
complicità delle amministrazioni di centrosinistra. Quanto riportato
dalla stampa circa l'indagine che ha portato allo sgombero degli
edifici occupati, in via delle Acacie, dell'ex Hertz e dell’Angelo
Mai e che coinvolge direttamente il vicesindaco Nieri è molto
preoccupante. E’ gravissimo infatti che il vicesindaco, stando a
quanto riportato dai mezzi d’informazione, anziché lavorare per
mantenere la legalità sul territorio abbia fatto invece pressioni
per favorire e coprire i movimenti per la casa. Emergono quindi
interrogativi inquietanti su cui il sindaco Marino non può tacere, e
su questo abbiamo chiesto espressamente le dimissioni di Nieri. Il
quadro è pesantissimo, coperture, pressioni e 'inciuci' con gli
'okkupanti'. E pensare che Marino voleva fare del Campidoglio
una casa di vetro”.
Stentano
a partire i lavori di messa in sicurezza delle frane relative alla
Panoramica, via Trionfale, Tangenziale Est e via Cassia Antica.
“In
realtà ad oggi
ancora non è stato realizzato nessun intervento di messa in
sicurezza da parte della giunta Marino, ma solo annunci del sindaco.
Sono passati 100 giorni e i romani, in particolare i residenti di
Roma Nord, sono ancora imbottigliati nel traffico. Si tratta di
arterie strategiche per la mobilità cittadina, quadranti ancora
paralizzati e in ostaggio dell’incapacità di Marino che nonostante
i privati gli abbiano redatto un progetto per la messa in sicurezza
di una delle frane, quindi un progetto a costo zero per le casse
capitoline, lo tiene chiuso nei cassetti. In questi mesi ho
effettuato diversi sopralluoghi insieme alla stampa e ai residenti
nelle zone interessate proprio per denunciare le inadempienze del
sindaco e della sua giunta. Nei prossimi giorni saremo ancora sul
posto con un presidio per manifestare il grande stato di disagio che
Marino sta provocando ai residenti e per sollecitare la riapertura
delle strade ancora chiuse”
T.P.
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