Conoscete
tutti il quartiere “Centocelle”?
E’
la
zona urbanistica del Municipio
Roma V,
ex Municipio
VII
di Roma
Capitale.
Negli
anni
Novanta prende vita a Centocelle la Moschea “Al Huda”, ossia la
Retta Via.
Nasce da un gruppo di musulmani, per lo più tunisini,
emigrati dalla Tunisia a causa della fede in Allah e della dura
repressione che il regime tunisino di allora riservava ai musulmani
praticanti che in nome della libertà concessa dal Creatore ad ogni
essere umano rivendicavano diritti civili e politici in quel Paese.
La
Moschea è gestita dall’Associazione Culturale Islamica in Italia
ed è finanziata esclusivamente dalla raccolta dei fondi versata dai
fedeli, dalla vendita di libri nella piccola libreria- biblioteca in
una delle stanze della moschea e da piccole iniziative di
sottoscrizione come cene.
Tra
le caratteristiche della moschea vi è la grande capacità di
attrazione per ricercatori universitari e studiosi dell’Islam, la
loro disponibilità al dialogo interreligioso e multiculturale, la
loro apertura nei confronti del quartiere e la grande capacità di
attrazione per i fedeli.
Rappresenta
la seconda moschea di Roma per numero di fedeli e le attività sono
sempre più numerose ed organizzate. Tra l’altro vi si riunisce il
gruppo romano dei Giovani Musulmani d’Italia il sabato pomeriggio.
Nella Moschea si
svolgono le cinque preghiere quotidiane e quella del venerdì, con
una partecipazione media di circa settecento persone, alle quali
partecipano musulmani di diverse nazionalità, marocchini, tunisini,
italiani, algerini, albanesi, bengalesi, egiziani e senegalesi.
Presso
la moschea ha sede un’associazione culturale islamica, fondata nel
marzo del 1994.
Tra le varie attività offerte dall'associazione ci sono: lezioni di arabo, scuola araba per i bambini, due volte alla settimana, “al Iftar”, cene di gruppo che si svolgono durante tutto il mese del Ramadan, partecipazione alle attività di altre associazioni e vendita di libri di cultura arabo-musulmana in arabo e in italiano.
Tra le varie attività offerte dall'associazione ci sono: lezioni di arabo, scuola araba per i bambini, due volte alla settimana, “al Iftar”, cene di gruppo che si svolgono durante tutto il mese del Ramadan, partecipazione alle attività di altre associazioni e vendita di libri di cultura arabo-musulmana in arabo e in italiano.
Dichiara
di non
volere essere considerata una semplice articolazione locale
dell'UCOII, l'Unione
delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia
è la più diffusa e radicata organizzazione islamica
italiana.
Essa riunisce 122 associazioni sia territoriali che di settore e
gestisce circa 80 moschee e 300 luoghi di culto non ufficiali ma
mantiene stretti rapporti sia con la stessa UCOII, sia con un buon
numero di centri islamici.
Organizza
corsi
di lingua
araba e cultura islamica e iniziative di dialogo interreligioso in
sedi scolastiche e istituzionali.
Spazio anche alle nuove culture multietniche!
Federica
De Sanctis
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