Dal
9 al 18 Maggio 2014 al Teatro Vittoria di Roma andrà in scena
“L'avaro”,
commedia
in cinque atti scritta nel 1668
dal commediografo
francese
Molière.
La
regia dello show è di Claudio Di Palma e sul palco con Lello Arena
appaiono Fabrizio Vona, Francesco Di Trio, Giovanna Mangiù, Eleonora
Tiberia, Gisella Zsanizslò, Fabrizio Bordignon ed Enzo Mirone.
Arpagone
è un vecchio taccagno. Pur di tenere per sé i suoi soldi, sceglie
di far sposare al figlio una vedova
molto ricca e alla figlia un marchese
che, ricco com'era, aveva rinunciato alla dote
di lei. Per sé vuole invece una ragazza, bellissima e con molte
virtù, seppure senza dote. Purtroppo quello che vuole il padre non
corrisponde ai sentimenti dei figli, infatti Elisa è innamorata del
valletto Valerio, che ha perduto la famiglia in mare, mentre Cleante
è innamorato di Marianna, la giovane che suo padre vorrebbe sposare.
Mentre
Arpagone discute con i figli, un cameriere del figlio, chiamato
Freccia, decide di rubare i suoi scudi d'oro. Venuto a sapere del
furto, Arpagone è distrutto e arrabbiato, e quasi impazzisce, non
riconoscendo neanche se stesso. Alla fine il suo cuoco, stanco della
preferenza che Arpagone riserva a Valerio, decide di mettere
quest'ultimo nei guai, incolpandolo del furto. Valerio appena
incontra Arpagone, non sapendo del furto del denaro, crede che il
padrone abbia scoperto l'amore segreto fra lui ed Elisa, così si
giustifica, facendo pensare ad Arpagone che, non solo gli abbia
rubato il denaro, ma abbia anche avuto il coraggio di firmare una
promessa di matrimonio alla figlia. Arrabbiatissimo, Arpagone va da
Don Anselmo, il marchese che avrebbe voluto dare in sposo ad Elisa.
Alla presenza di Anselmo e Marianna, Valerio confessa le sue origini,
svelando a tutti di essere figlio di Don Tommaso d'Alburci. Don
Anselmo ribatte, ma alla fine Marianna conferma il racconto,
dimostrando l'innocenza di Valerio che si è dimostrato essere suo
fratello. Quando anche Marianna racconta la sua versione della
storia, Don Anselmo si rivela, dicendo a tutti di essere Don Tommaso
D'Alburci.
Dopo
che la famiglia si è felicemente riunita, però, Arpagone rivuole il
suo denaro: il figlio allora confessa di sapere chi ha rubato i
soldi, ma gli ridarà gli scudi solo se lui acconsentirà a fargli
sposare Marianna. Da buon taccagno, Arpagone si tiene i suoi soldi e
lascia la giovane Marianna.
Piazza Santa
Maria
Liberatrice 10 RomaOrario:
martedì-sabato ore 21; domenica ore 17.30; mercoledì ore 17 e
21.Prezzo:
da 21 a 27 euro Informazioni:
06.5740170Federica De Sanctis
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