Votare significa
scegliere.
Ogni scelta che si
compie dovrebbe essere meditata.
Perché scegliere
vuol dire dividere ciò che si sceglie da ciò che non si sceglie.
E, dato che
bisognerebbe sempre preferire il bene al male, scegliere significa
dividere il bene dal male.
Qual è il bene e
qual è il male, riguardo alle prossime Elezioni Europee?
Personalmente credo
che l’Europa (non intendo il continente, intendo l’UE) sia il
male.
Di conseguenza io
non vorrei votare perché farlo, in un certo senso, vorrebbe dire
legittimare questo mostro politico creato dai poteri forti, utile
solo per schiavizzare i popoli meglio di quanto abbiano fatto finora
i governi statali.
Ma ci avete chiesto,
secondo noi, chi si dovrebbe votare?
Messa così, la
domanda avrebbe anche senso.
Ma diventa: secondo
voi, quale partito farà il bene e quale farà il male?
Capirete che in
questi termini la questione diventa abbastanza ridicola.
Cercheremo
ugualmente di rispondervi, basandoci solo sui programmi elettorali
presentati dai diversi partiti.
Nessuno ci assicura
che i partiti abbiano veramente intenzione di realizzare ciò che si
sono programmati ma, per valutare e scegliere, non esistono altri
parametri.
Ovviamente lasceremo
fuori dalla nostra analisi tutti i coinvolgimenti emotivi e
irrazionali che possano condizionare la scelta.
Ma come spesso
accade la scena, la prima donna, viene presa, non dal protagonista, ma dalle comparse, infatti i programmi le prime donne in
questa campagna elettorale sono passati in secondo piano rispetto
alle diatribe dei candidati.
Noi vogliamo ridare
il giusto peso alle vere protagoniste delle elezioni europee
programmi.In Italia sono 11 i simboli che compaiono in tutte e 5 le circoscrizioni italiane.
L’euro, l’immigrazione e l’occupazione sono i temi più presenti nelle liste. Dagli spogli di domenica sera usciranno i nomi di 73 parlamentari da inviare a Strasburgo. In totale, a portare avanti il proprio programma nell'europarlamento ci saranno 751 politici eletti in 28 nazioni.
Fratelli d’Italia
Dice no all’euro la formazione di Giorgia Meloni e chiede lo scioglimento concordato dell’eurozona che avrebbe premiato finora solo la Germania. Secondo il programma di Fratelli d’Italia il nostro paese dovrebbe sospendere la propria partecipazione al Trattato di bilancio europeo e creare un centro nazionale di programmazione per il pieno utilizzo dei fondi europei. Altra battaglia è quella per l'introduzione di meccanismi vincolanti per la redistribuzione dei richiedenti asilo e rifugiati tra gli Stati dell'Unione: l'accoglienza dell'immigrato non deve spettare solo allo Stato di primo approdo.
Pd
La creazione di posti di lavoro per i giovani sarà al centro della nostra azione» si legge al primo punto del programma del partito democratico. Il Pd dice no alle politiche di sola austerità e punta a una gestione comune delle frontiere esterne dell’Unione attraverso la trasformazione di Frontex in un vero corpo europeo di guardie di frontiera. Inoltre la valorizzazione del made in Italy con la lotta alla contraffazione
Movimento 5 stelle
Forza Italia
Una politica comune economica, fiscale ed estera con il presidente del governo europeo eletto direttamente dai cittadini. Forza Italia è per consentire lo sforamento del 3% annuo nel rapporto tra deficit e PIL. La Banca centrale europea deve diventare prestatore di ultima istanza, che possa stampare moneta ed emettere eurobond. Vanno rinegoziati tutti i trattati firmati a livello europeo.
Nuovo Centro destra – Udc
Strasburgo o Bruxelles: eliminare una delle due sedi delle istituzione europee per limitare gli sprechi. È il primo punto del programma di Ncd. E ancora pari condizioni per gli imprenditori nell’Unione per accesso al credito e finanziamenti. No all’Europa senza frontiere: ricollocazione di chi richiede asilo in tutti gli stati membri e più risorse per il controllo delle frontiere.
Lega Nord
Basta
Euro.
E tornano speranza e lavoro». Questo lo slogan del movimento guidato
da Matteo Salvini, slogan che è anche il punto fondamentale del
programma leghista. No all’allargamento dell’Unione alla Turchia,
valorizzazione invece dei territori regionali e delle produzioni
locali, ridistribuzione dei finanziamenti UE tra i settori chiave per
l’economia. La Lega chiede poi di tornare ad avere maggiore
sovranità nazionale per gestire il fenomeno dell'immigrazione.
L’altra Europa con
Tsipras
Scelta Europea
Il manifesto di Scelta europea rappresenta l’alleanza dei liberali democratici europei: Scelta Civica, Fare per fermare il declino e Centro democratico. Un’Europa federalista con meno tasse per lavoratori, imprese e famiglie, piena occupazione e valorizzazione dei giovani. Un ruolo più centrale per il parlamento europeo e riforme per la crescita come lo scorporo degli investimenti produttivi concordati dal calcolo del deficit e l’eliminazione delle barriere nazionali nell’attività antitrust.
Italia dei Valori
In dieci punti il programma del movimento di Antonio di Pietro che pone condizioni all’euro e dice no al pareggio di bilancio pur volendo mantenere la moneta unica, vuole maggiore credito per famiglie e imprese e chiede uno standard retributivo europeo. I corridoi umanitari sono la risposta alla questione immigrazione con un presidio nei paesi con conflitti. No al nucleare e lotta alla contraffazione per sostenere il made in Italy.
Verdi Europei –Green Italia
Molto legati ovviamente alle tematiche ambientali i principali punti del programma dei Verdi. Mobilità sostenibile, censimento e bonifica delle aree inquinate nel continente, riduzione dei rifiuti e niente Ogm. Anche la creazione di posti di lavoro passa, in questo programma, attraverso la green economy. Comune ad altri la revisione del fiscal compact e l’unificazione dei regimi fiscali.
Io Cambio – Maie
Vuole meno poteri legislativi all’Unione Europea, in difesa delle sovranità nazionali e dei principi di sussidiarietà. Fra le proposte del movimento Io cambio c’è anche la possibilità di uscita dall’Euro per uno Stato membro che lo desideri, e la revisione della politica monetaria comune. Protezione delle Piccole e Medie Imprese, e delle grandi industrie colpite dalla concorrenza extra-europea.
T.P.
Nessun commento:
Posta un commento