mercoledì 14 maggio 2014

Editoriale: “Salario accessorio”


Cos'è il salario accessorio?

Proviamo a fare luce su questa spinosa questione.

Si intende per salario accessorio tutto quello, che non è fisso e ricorrente in busta paga.

Ricordiamo alcune voci: straordinari, indennità di vestiario, reperibilità, presenza, sportello, turnazione, maggiorazione servizio notturno, maggiorazione servizio festivo, semi notte, buono pasto.

Il Ministero dell'Economia e Finanza, il “MEF”, già nel 1998 aveva scritto agli enti locali di attenersi al contratto nazionale nel siglare i contratti decentrati, il salario accessorio deve essere concesso ai lavoratori sotto forma di progetti e al raggiungimento di obbiettivi.

Nel 2008 il "MEF" riscriveva agli enti locali, oggi nel 2014, minaccia di inviare tutto alla corte dei conti; contesta agli enti locali, l'erogazione a pioggia, dei contratti decentrati, non conformi al dettato del contratto nazionale.

Questa situazione di illegittimità dell'erogazione del salario accessorio ai dipendenti degli enti locali e in particolare a quelli del Comune di Roma Capitale, ha più genitori, Rutelli, Veltroni, Alemanno.

Il contratto attualmente decentrato che eroga il salario accessorio in questo modo è stato siglato dalle parti nel 2005, dalla Giunta Veltroni.

A seguito di questo, nel 2008, i funzionari del MEF hanno scritto al sindaco Alemanno contestando l'erogazione del salario accessorio, sottolineando la sua illegittimità.
Il Sindaco con la sua Giunta, non ha provveduto alla regolarizzazione del contratto e rendere pubblica la nota in questione, ma neanche l'opposizione di centrosinistra ha provveduto a vigilare e quindi ad incalzare il sindaco su detto provvedimento.

Bisogna precisare che la maggioranza dei comuni si è regolarizzata intervenendo sui contratti già in essere.

Nella giornata di ieri Ministro dell'Economia e delle Finanze Padoan, il Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione Madia, il Ministro per gli Affari Regionali e le autonomie Lanzetta, hanno provveduto ad emanare una circolare che da la possibilità ai comuni inadempienti di regolarizzare il tutto investendo della questione l'ARAN e l'ANCI, a seguito di ciò la Giunta Capitolina si è impegnata a corrispondere il salario accessorio cosi come è fino al 31 luglio 2014.
In questo lasso di tempo le organizzazioni sindacali e l'amministrazione devono provvedere a sottoscrivere un nuovo contratto decentrato che tenga conto del contratto nazionale e le relative modifiche che ARAN, ANCI e sindacati nazionale porteranno sul tavolo di trattativa.

Il nostro pensiero è che il nuovo contratto decentrato debba garantire l'erogazione ai lavoratori dell'attuale cifra, tenendo conto dei progetti e degli obbiettivi e non a pioggia, quindi deve essere legato al disagio del lavoro e all'usura stessa della mansione.
Ci deve essere una differenza di retribuzione tra lavoratore e lavoratore, tra categoria e categoria.

Ci sono sicuramente dei responsabili che hanno prodotto e dato modo a questa situazione di illegittimità di proliferare in questi anni che vanno dal lontano 1998 ad oggi, che non possono essere imputati a chi sta cercando di risolvere ciò che è illegittimo.

Ma adesso la vera questione è questa, secondo voi, bisogna chiudere al 31 luglio 2014 girando pagina e facendo finta di nulla sui 16 anni di mala gestione, oppure, se c'è o ci sono dei responsabili devono restituire questi soldi impropriamente erogati?

T.P.

5 commenti:

  1. Piccolo particolare che sfugge alla vostra analisi: il ricorso al salario accessorio è stato motivato dalla necessità di compensare il mancato rinnoco del contratti. Lo capite o no??? Oppure pensate che oggi i lavoratori debbano lavorare senza garanzia alcuna, senza diritti e quindi senza contratto??? Piantatela di fare cattiva informazione.

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  2. ---che il CCNL non e' stato adeguato dal 2005 non frega niente a nessuno, che sulla busta paga ci hanno massacrato di irpef addizionali comunali e regionali non interessa. PER LEGGE e non solo la LEGGE che vi pare qunado il contratto nei bienni non viene adeguato al costo della vita ( ISTAT) si indennizza pagando la vacanza contrattuale al lavoratore..
    Date informazioni esatte non le LEGGI che vi pare. DOBBIAMO CREARE POSTI DI LAVORO non ABBASSARE gli STIPENDI a chi cel'ha o licenziare. SENNO' SARA' GUERRA CIVILE. I DIRITTI li CONOSCETE Data una sfogliata alla COSTITUZIONE

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  3. Le solite lamentele dei dipendenti pubblici di fronte a modifiche e adeguamenti li rendono vicini - non ancora uguali - a quelli del privato.

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  4. Piccolo problema, i dipendenti pubblici sono di supporto all'economia. I Posti di lavoro che dici di voler creare, vanno creati nell'economia "reale" del privato, hotel, alberghi, fabbriche, etc...quelli fanno crescere lo stato, i dipendenti pubblici, se in eccesso, sono solo un peso!

    Il comune di roma ha troppi dipendenti e costano troppo! Il comune ha un vuco nel bilancio quindi due sono le soluzioni, o si lecienziano i si pagano meno.

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  5. l'80% dei dipendenti della P.A., potrebbe starsene tranquillamente a casa. Sono troppi a non far niente. Pretendono e basta. Licenziarli? Un parolone, che nella P.A. NON esiste.
    Non si ritengono nemmeno fortunati, ma non mollano il posto fisso!!!!!!

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