Una interessante
scoperta da fare nel nostro territorio, una visita a Porta Asinaria e alle sue
torri, guidata dall’archeologa Lucia Prandi.
La denominazione Asinaria , deriva dall’omonima via (antica
via che si congiungeva alla Tuscolana) , ma non ha una origine certa : potrebbe
derivare dall’eponimo dalla famiglia degli Asìnii che avevano delle proprietà
in zona o, forse dal fatto che qui transitavano molti asini destinati al
trasporto delle merci.
Costruita da
Aureliano (foto 2) nel III secolo d.c., nel V la porta fu completamente
ricostruita dall’imperatore Onorio, con l’allargamento dell’arco di ingresso e
con l’aggiunta di due torri semicircolari ai lati. All’interno fu costruita una
controporta ed un cortile di guardia. Da questa porta entrò a Roma nel 536 il
generale bizantino Belisario, mentre i Goti fuggivano da Porta Flaminia, e
dieci anni più tardi, nel 546, il re
degli Ostrogoti Totila (foto 3), autore del sacco di Roma,compiuto grazie al
tradimento dei soldati barbari dell’Impero Romano .
Nel
1084 l'imperatore Enrico IV e l'antipapa Guilbert entrarono a Roma attraverso
la "porta Asinaria" per scacciare papa Gregorio VII. La porta fu poi
danneggiata gravemente dal liberatore del papa, il normanno Roberto il
Guiscardo, che incendiò tutta l'area intorno a S.Giovanni in Laterano. Rimasta
aperta fino all’epoca di papa Pio IV (1559-1565), venne in seguito
definitivamente chiusa e sostituita da porta San Giovanni, costruita da papa
Gregorio XIII nel 1573.
Info: www.romasparita.eu
Data: Giovedì 13 marzo dalle 9 alle 11,30 ( punto di incontro
Piazzale Appio / Coin)
Costo Biglietto :4 € ( 25 /65 anni) , 3 € per chi ha tra i (18
/25 anni); gratis per chi ha meno di 18 anni o più di 65 anni, se residente a
Roma . E’ previsto un ulteriore contributo, in favore dell’associazione.
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