Lo
stadio
Olimpico
è il principale e più capiente impianto sportivo di Roma
e, con 73.261 posti complessivi, è il secondo stadio italiano per
capienza dopo lo stadio”Giuseppe
Meazza”di
Milano.
Sorge all'interno del complesso sportivo del Foro
Italico,
nella parte nordoccidentale della città.
Patrimonio del CONI,
la struttura è destinata principalmente al gioco del calcio,
(vi si svolgono le gare di Lazio
e Roma
ed è la sede della finale di Coppa
Italia), ma ospita attività di atletica
leggera, occasionalmente anche concerti di musica
leggera
e altri eventi di vario genere.
Nel 2012
e nel 2013
la Nazionale
italiana di rugby
ha disputato le sue gare interne delle ”Sei
Nazioni
all'Olimpico”.
Nel corso della sua
storia è stato sottoposto a tre sostanziali ristrutturazioni e ad un
completo restyling.
Nella
sua prima forma lo stadio (all'epoca chiamato Stadio
dei Cipressi)
fu progettato e costruito nell'ambito del più ampio progetto della
Città dello Sport chiamata Foro
Mussolini
(rinominata Foro
Italico
dopo la guerra).
I
lavori iniziarono nel 1927,
su progetto dell'architetto Enrico
Del Debbio. Venne inaugurato nel 1932.
Non era prevista la realizzazione di opere murarie, ma solo la
sistemazione del gigantesco invaso e delle tribune costituite da
terrazze erbose a somiglianza di piazza di Siena.
Nel
1932, Enrico Del Debbio progettò tre diversi stadi, chiamati dei
”Centomila”, che tuttavia non trovarono attuazione. Rimangono le
tavole che illustrano i progetti nei quali lo stadio era addossato da
un lato alla collina di Monte
Mario,
dall'altro scendeva verso la parte pianeggiante del Foro.
I
lavori vennero ripresi nel 1937
a opera degli ingegneri Frisa e Pintonello. L'impianto ospitò
manifestazioni ginnico - sportive, ma i lavori si interruppero nel
1940
a causa dello scoppio del secondo
conflitto bellico..
A
dicembre del 1950
si riaprì nuovamente il cantiere per il completamento dello stadio.
Il progetto fu affidato all'ingegnere Carlo
Roccatelli,
membro del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che si avvalse
dei consigli dell'architetto Cesare
Valle
anch'egli membro dell'alto consesso ministeriale.
In
un primo momento, si pensò di costruire una struttura più complessa
di quella effettivamente realizzata, ma la scarsità di fondi e le
caratteristiche ambientali della zona indussero a una versione meno
ambiziosa. Alla morte di Roccatelli nel 1951,
la direzione dei lavori fu affidata all'architetto Annibale
Vitellozzi.
Si raggiunse così la capienza di circa 100 000 persone (da cui
la denominazione Stadio
dei Centomila,
con la quale l'impianto fu chiamato prima del 1960),
in vista dei XVII
Giochi olimpici.
La
struttura venne inaugurata il 17 maggio 1953
con la partita di calcio
Italia - Ungheria e l'arrivo della tappa Napoli - Roma del Giro
d'Italia.
Durante
i Giochi
olimpici estivi
del 1960
lo stadio fu la sede delle cerimonie di apertura e di chiusura, e
delle competizioni di atletica
leggera.
Furono eliminati i posti in piedi, con il risultato di portare la
capienza effettiva a 65 000 spettatori.
Il
12 maggio del 1974
durante la gara di campionato
Lazio - Foggia, valida per la stagione 1973-1974 lo Stadio Olimpico
di Roma fece registrare il maggior numero di spettatori paganti, pari
a 78.809.
In
seguito ospitò varie edizioni dei campionati
italiani di atletica leggera,
i Mondiali
di atletica leggera
del 1987
e tuttora ospita annualmente il meeting
del Golden
Gala.
In
vista dei Mondiali
di calcio
di Italia
'90,
dei quali l'Olimpico era lo stadio principale, furono previsti
radicali interventi di ristrutturazione.
Al
termine dei lavori la nuova versione dell'Olimpico superò gli 82.922
posti, e fu così il 14º stadio al mondo per numero di posti tra gli
stadi usati per il calcio, il 29º fra tutti gli stadi ed il secondo
in Italia,
di poco dietro allo stadio Meazza
di Milano.
L'Olimpico ospitò le prime 5 partite dell'Italia
nel Mondiale e la finale tra Germania
Ovest
e Argentina,
che consacrò i tedeschi campioni del Mondo.
Con
la stessa conformazione, il 22 maggio 1996
lo Stadio Olimpico ospitò la finale di Champions
League
tra Juventus
e Ajax,
che vide prevalere i bianconeri ai calci
di rigore.
Nel
2007
è stato avviato un vasto piano di restyling riguardante l'interno
dello stadio, per renderlo conforme alle norme UEFA,
in vista della finale di Champions
League
che si è disputata il 27 maggio 2009.
Questi
interventi hanno permesso allo Stadio
Olimpico
di rientrare nella categoria quattro (Elite)
degli stadi europei.
Nel
1993
lo stadio è stato l'obiettivo di un tentato attentato mafioso per
mezzo di un'autobomba con lo scopo di far saltare i furgoni dei
Carabinieri in servizio, attentato fallito per il malfunzionamento.
La stagione
calcistica 2016-2017 potrebbe sancire l’addio della “As Roma
Calcio” allo stadio
Olimpico
per il debutto nella nuova struttura di sua proprietà, a Tor di
Valle a sud
ovest
della città, e costerà almeno 300 milioni di euro, anche se sono
circolate cifre più alte.
La costruzione dello
stadio sarà seguita da Parsitalia, la società immobiliare
dell’imprenditore Luca Parnasi. E’ qui, infatti, che sorgerà
l’impianto dei giallorossi, i primi tra le due squadre calcistiche
capitoline a svelare dove sarà realizzato il nuovo stadio.
Il
Colosseo 2.0 nascerà nel 2016, quando la Roma comincerà il nuovo
campionato. Ad annunciarlo è la proprietà Usa del club giallorosso
che, in Campidoglio, ha presentato il progetto del nuovo stadio
romanista dell’architetto Dan Meis. Saranno previsti 300 milioni di
euro per la costruzione del solo impianto, un miliardo l’investimento
complessivo. La capienza sarà di 52.500 posti, estendibile a 60
mila.
Lo
stadio sarà un perfetto ovale, contrariamente alle previsioni
che lo volevano squadrato sul modello degli stadi del baseball
americani. Gli spalti saranno divisi in tre gradinate per contenere
52.500 spettatori, di cui 14.000 nella nuova curva sud, e potrà
arrivare fino a 60mila posti per eventi internazionali. Ci sarà una
struttura leggera, rialzata rispetto al livello stradale, dal profilo
sagomato da nervature diagonali, con una copertura rossa che si
accenderà di notte. Poi un anello di copertura parzialmente in vetro
e all'interno un grande monitor sospeso visibile a 360 gradi. Tutto
intorno il “Roma village”, con tanto verde ma anche diverse
strutture accessorie dedicate a tifosi e famiglie: un'area di
intrattenimento, attiva sette giorni su sette, numerose boutique,
ristoranti e spazi per eventi.
Alla presentazione
hanno partecipato il sindaco di Roma, Ignazio Marino, che ha promesso
l’impegno e la vigilanza del comune, e tutti i dirigenti della
Roma, a cominciare dal CEO Italo Zanzi e dal presidente James
Pallotta, in prima fila ad assistere alla presentazione c'erano anche
ex campioni della Roma, come Bruno Conti e Paulo Roberto Falcao.
Si prevede una
partecipazione importante da parte di Nike e Disney, che sono già
partner o sponsor della Roma.
Il
nuovo stadio sarà finanziato interamente da privati, non ci saranno
fondi pubblici. Il progetto, si spera, durerà solo 2 anni, e creerà
tanti posti di lavoro. Sarà ultramoderno e stupefacente.
La
presentazione del progetto sarà trasmessa su Roma Channel, mentre
all'estero andrà in diretta su internet grazie al canale giallorosso
su “Youtube”. Per l'occasione, inoltre, la società ha creato su
Twitter un nuovo account ufficiale “@StadiodellaRoma” dove
potrete osservare passo passo tutti
gli
sviluppi riguardanti il futuro stadio. Si aspetta qualcosa di
straordinario e veramente avveniristico l'assessore allo Sport di
Roma Capitale, Luca Pancalli, alla vigilia dell'evento in
Campidoglio.
Pallotta
ha spiegato che l'Olimpico è stata una grandissima casa
per la Roma ma ha fatto il suo tempo. I tifosi della Roma e la città
hanno bisogno di uno stadio nuovo. Si tratta di una grande
opportunità per la città, il Paese e la squadra.
Il Presidente ha
aggiunto che è importante avere uno Stadio nuovo, perchè può
servire a far diventare la Roma una squadra leader nel mondo. Questo
progetto genererà un indotto importante per alimentare una crescita
economica sostenibile e che potrà durare nel tempo.
Ma c’è anche chi
non è d’accordo con questo progetto!
L’architetto e
accanito tifoso romanista, Massimiliano
Fuksas ha infatti bocciato
categoricamente l'iniziativa fortemente voluta dal presidente
Pallotta. Commenta così ai microfoni di “Un Giorno da Pecora”:
"Ho visto il progetto. E'
orrendo, bruttissimo e di cattivo gusto. Peraltro non lo avrei
fatto nemmeno in quell'area ...". “Non mi piace neanche l'area
scelta, lo avrei fatto vicino all'Olimpico. E poi vicino all'impianto
si fanno sempre i supermercati ...”.
Parte male, dunque,
l'avventura del nuovo impianto sportivo giallorosso. Fuksas non ha
usato mezzi termini per dire come la pensa sul progetto,
semplicemente avrebbe lasciato lo Stadio dov’è. Molto
critico anche il giudizio dell'architetto sulla necessità di un
nuovo stadio per la capitale: "Non
c’era assolutamente bisogno di un nuovo Stadio comunque” … Poi
una bordata contro la classe arbitrale: "La Roma quest'anno è
andata bene, purtroppo gioca contro
gli arbitri, che quando vedono la Juventus si prostrano".
Pronti
a dire addio al vecchio Stadio Olimpico?
Federica
De Sanctis
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