Vi siete mai chiesti
quante cose si possono fare utilizzando l’Ortica, a parte pungersi?
Innanzitutto diciamo
che l’ortica è una pianta perenne alta fino a 2 metri. Appartiene
alla famiglia delle Urticacee, cresce solitamente in zone umide.
L’apice dei peli delle ortiche possiede una piccola sfera, che
quando viene toccata lascia uscire un liquido irritante che penetra
nella pelle causando una sensazione di prurito. Il nome deriva
infatti dal latino urère, bruciare.
Le
tossine presenti nel fluido che causano il bruciore non sono state
completamente studiate, a causa della difficoltà di estrarre le
sostanze chimiche dai peli, e sembrano essere serotonina, istamina,acetilcolina ed acido formico.
L'irritazione
è intensa nei primi minuti e scompare dopo poche ore.
L'ortica
è una pianta
ricca di sali minerali, in particolar modo le foglie che contengono
ferro in abbondanza, calcio, silicio, magnesio, e fosforo; esse
contengono anche le vitamine A, C e K, acido formico e gallico,
clorofilla, tanninoe carotene.
Le
proprietà terapeutiche dell'ortica, conosciute sin dall'antichità,
sono state confermate dalla scienza negli ultimi decenni; purtroppo,
ancora oggi, l'ortica è conosciuta più che per le sue proprietà e
benefici per il suo effetto orticante.
Una
delle principali proprietà dell'ortica
è quella antianemica, infatti l'abbondanza di ferro e di clorofilla
stimolano l'organismo a produrre globuli rossi rendendo così
l'ortica un alimento ideale per chi presenta problemi di anemia; è
depurativa, diuretica, tonificante e ricostituente. La creatina,
contenuta in piccole dosi nell'ortica, ha come proprietà quella di
facilitare le digestione e l'assimilazione dei cibi, in quanto
facilita la secrezione del succo pancreatico.
Usata anche contro
la caduta dei capelli e l'eliminazione della forfora in forma di
decotto da frizionare ripetutamente sul cuoio capelluto. Le sue
proprietà diuretiche e depurative aiutano l'organismo ad eliminare
acidi, cloruri e colesterolo e proprio grazie a queste
caratteristiche, l'ortica viene impiegata in caso di patologie come
la gotta i reumatismi e l'artrite.
Ecco
cosa possiamo preparare con le ortiche:
GOLOSITA’
1)
Con le ortiche appena colte si può preparare un'ottima crema che
può essere consumata su tartine o dove meglio si crede.
E'
necessario innanzitutto munirsi di un tritatutto elettrico nel cui
contenitore andremo a riporre le ortiche sminuzzate ( gambo compreso
), prezzemolo, un paio di noci, uno spicchio d'aglio, olio
extravergine di oliva, sale e limone. Tritare il tutto fino a
raggiungere una consistenza cremosa e compatta; molto buona se
consumata fresca, la crema si mantiene in frigorifero per circa tre
settimane.
BELLEZZA
2)
Far bollire in mezzo litro di aceto e 3/4 di litro d'acqua circa 100
grammi di foglie d'ortica per almeno 20 minuti; una volta che il
liquido si è un po' raffreddato filtrate il tutto. Una volta a
settimana, appena dopo il lavaggio dei capelli, usate il liquido
ottenuto per frizionare il cuoio capelluto e una volta terminato il
"massaggio" attendere dieci minuti prima di sciacquare i
capelli.
SALUTE
3)
Infuso:
Si
ottiene deponendo circa 50 grammi di foglie fresche in un litro di
acqua bollente per 10 minuti, dopodiché si può assumere.
La
stessa cosa si può fare con le foglie secche, aumentando di 5 minuti
il tempo di infusione e diminuendo la quantità a 30 grammi.
4) Decotto con ortiche crude:
Portare
ad ebollizione 30 grammi di ortiche appena colte in mezzo litro
d'acqua, lasciare bollire per 10 minuti, dopodiché filtrare. Il
decotto può essere bevuto indifferentemente freddo o caldo.
5)
Tintura:
La
sua preparazione è molto semplice: occorrono 20 grammi di ortica
secca che vanno posti a macerare in 100 ml di alcool a 25° per una
settimana, terminata la quale si filtra il liquido e si ripone
all'interno di bottiglie scure.
6)
Succo di ortica fresca:
Si
ottiene tramite centrifugazione di una grande quantità di ortica
fresca; per fare un' esempio, occorrono circa 10 kg di ortica per
ottenere 100 ml di succo.
Buona
preparazione ….
Federica
De Sanctis
Nessun commento:
Posta un commento