Alcuni
luoghi del centro di Roma, si sa, evocano atmosfere affascinanti e
sinistre, che rimandano a personaggi importanti nella storia
cittadina e nella costruzione dei suoi miti.
Roma
Sparita guiderà questa volta i partecipanti alla visita, lungo le
strade e nei luoghi che hanno visto transitare personaggi tragici,
per molti versi leggendari, che tutti noi conosciamo, almeno di nome.
L’itinerario della visita, guidata dall’archeologa Romina
Lunetta, ci porterà dal Pantheon, a Piazza Navona, Campo de’
Fiori, Piazza Farnese, Via del Governo Vecchio e Ponte degli angeli,
alla scoperta dei “Fantasmi a Roma”.
Conosceremo
meglio la storia di Beatrice Cenci (nella foto il dipinto di
Guido Reni) , condannata a morte per decapitazione a soli 22 anni,
l’11 settembre del 1599, insieme alla matrigna e al fratello.
Beatrice era accusata di aver fatto uccidere il padre Francesco, uomo
violento, abietto, colpevole di numerosi crimini e pieno di debiti,
ma soprattutto colpevole del peggior delitto, quello di stupro e
incesto ai danni di Beatrice. Il processo alla ragazza e ai suoi
familiari sarà molto seguito e desterà un grandissimo interesse
nell’opinione pubblica. Il fatto che il padre fosse anche il suo
aguzzino sarà sempre negato dalla ragazza che così non otterrà
praticamente alcuna attenuante. Ma il mito di Beatrice Cenci, il cui
fantasma si dice cammini nelle strade vicino a Castel S. Angelo
(luogo dell’esecuzione) con la sua testa in mano, è diventato uno
dei più popolari ispirando tele e sculture, opere liriche, teatrali,
libri e film.
Le
leggende romane parlano di altri fantasmi : su una carrozza nera
infuocata, lanciata a gran velocità si dice che a Ponte Sisto viaggi
l’ombra di Donna Olimpia, Olimpia Pamphili Maidalchini,
cognata del Papa Innocenzo X, personaggio forte e discusso:
potentissima, ricca e avida, sarà per anni la figura di maggiore
spicco nella vita cittadina, grazie anche ad un potere costruito in
parte su un sistema corruttivo. Come recita un motto di Pasquino: Per
chi vuol qualche grazia dal sovrano/aspra e lunga è la via del
Vaticano/ma se è persona accorta/corre da donna Olimpia a mani
piene/e ciò che vuole ottiene./È la strada più larga la più
corta. Così radicata nell’immaginario popolare è la
leggenda di Donna Olimpia, che fino alla fine dell’800 esisteva
dalle parti del gianicolo Vicolo Tiradiavoli, un presunto luogo di
transito della carrozza maledetta che sfreccia in fiamme verso il
Tevere dove sprofonderà, insieme alla sua proprietaria e i suoi
tesori.
Al
Pantheon e Campo dei Fiori si parlerà di Cagliostro, al
Secolo Giuseppe Balsamo, il famoso
Mago-Alchimista-Truffatore-Massone, che dopo una vita rocambolesca in
tutta Europa, tra Inghilterra, Francia, Germania,Olanda,Lettonia,
Russia, insieme alla moglie romana Lorenza, proprio a Roma nel 1789
verrà condannato per eresia e altre decine di imputazioni
collaterali (in foto, il suo busto di Houdon, alla National
Gallery di Londra).
Anche Cagliostro è protagonista nell’arte e
nella letteratura di innumerevoli opere e citazioni.
La
suggestiva passeggiata dei fantasmi si conclude a Ponte degli angeli
alla scoperta del famoso Mastro Titta, Giovanni Battista Bugatti, il
boia di Roma, autore di più di 500 esecuzioni in una “carriera”
lunghissima. Il Ponte rispetto alla figura di Mastro Titta è
fondamentale : il boia non è certo una figura edificante per i suoi
concittadini e per prudenza vive di solito nella cinta Vaticana
evitando di varcare la sponda del Tevere, da qui il proverbio
romanesco “Boja nun passa ponte”, ch sta a significare
l’opportunità che ciascuno stia nel suo ambiente . Anche Mastro
Titta vive a Borgo, in Via del Campanile,e sempre nell’area
Vaticana di solito presta i suoi servizi (anche se eseguirù sentenze
capitali in tutto lo Stato Pontificio). Ma le esecuzioni che dovevano
servire da deterrente per il popolo venivano di norma eseguite a
Campo dei Fiori, Piazza del Popolo o anche al Velabro, ragione per
cui il detto popolare “ Mastro Titta passa ponte” voleva dire
che il boia si stava recando da Ponte S.Angelo all’altra sponda del
fiume per qualche esecuzione esemplare.
Le
memorie di una città come Roma, traspirano di vite, di misteri, di
orrori e meraviglie. Personaggi di ogni tipo si sono susseguiti per
queste strade, ogni pietra ha una storia da raccontare, una storia
quotidiana, che diventa poi Storia maggiore. Queste visite hanno un
significato importante più ancora che per i turisti, per noi romani,
che manchiamo troppo spesso, e in modo eclatante, di memoria storica
.
Francesca
De Toma
Info
:
Data:
Venerdì 28 marzo dalle 19,30 alle 21,00 , punto di incontro Pantheon
davanti alla Fontana (Piazza della Rotonda)
Costo
:
- 10 euro per i soci dell’Associazione Roma Sparita (comprensivo della radioguida)
- 12 euro per i non soci e per chi si tessera in questa occasione (comprensivo della radioguida)
- 10 euro per i ragazzi tra i 13 e i 18 anni (comprensivo della radioguida)
- 2 euro per i possessori di card per affitto auricolare
- gratis sotto i 12 anni
Il
gruppo non supererà le 30 persone.Se non verrà raggiunto il numero
minimo di 10 iscritti entro le 24 ore precedenti la visita, questa
sarà annullata
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