mercoledì 30 luglio 2014

Offerte di lavoro? "Ecco i nuovi bandi"!


Chi dice che il lavoro non c'è dice delle falsità. Il lavoro c'è ma è gratis naturalmente con spese a carico.
E' stato pubblicato l'avviso pubblico del Mibact, cerca artisti per iniziative culturali, a titolo gratuito e con spese a carico.
Lavorare a titolo gratuito, dopo i contratti a tempo determinato, le finte partite iva utilizzate come dei veri impiegati, con tanto di beggiata, dopo i co.co.co, (contratto di collaborazione coordinata e continuativa ), e i co.co.pro, (contratto di collaborazione a progetto ), arriva una nuova genialata, il lavoro a titolo gratuito.
Già il termine gratuito ci disturba, decisamente, ci disturba, ci indigna, aggiungiamoci che naturalmente le spese sono a nostro carico, giustamente se uno deve dare “una fregatura o la da bene o lascia stare”, il tutto per promuovere un'iniziativa del ministero dei Beni Culturali, quindi bisogna pagare di tasca propria la polizza assicurativa (obbligatoria) e i diritti Siae.

E' l'occasione che tutti tanto aspettavamo, è l'occasione che offre, con un Bando pubblico, dal ministero presieduto da Dario Franceschini, rivolgendosi a persone "singole o associate (associazioni culturali, singoli artisti, complessi) per la realizzazione di eventi culturali (musica, teatro, danza, letteratura, etc.) presso i luoghi di eccellenza della cultura", in occasione della manifestazione nazionale "
Notti al Museo".
Il bando del Mibact è animato da scopi di alto valore intellettuale e creativo, si legge nell'avviso: “Scopo dell’iniziativa è di promuovere la creatività italiana in alcuni dei luoghi della cultura statali più significativi, contribuendo, altresì, a potenziare l’offerta in occasione delle aperture notturne e ad attrarre, di conseguenza, un numero più ampio di visitatori attraverso altre espressioni d’arte”.
L'idea di incentivare, stimolare e invogliare le visite a musei, pinacoteche e monumenti, permettendo l'apertura delle sedi alle ore serali, aumentando l'offerta con performance artistiche da realizzarsi in sede è prezioso.
Finalmente un'iniziativa concreta per valorizzare il nostro patrimonio culturale, che non riesce inspiegabilmente a decollare, non riesce a garantire un ritorno economico adeguato.
È significativo il disappunto nella lettera pubblica che un violoncellista, il maestro Michele Spellucci, indirizza al ministro Dario Franceschini:
Gentilissimo Ministro Dario Franceschini,
Gentilissima Dottoressa Anna Maria Buzzi,
Mi chiamo Michele Spellucci, sono un violoncellista, diplomato nel mio strumento con buoni voti al Conservatorio di Milano
...
Mi posso definire quindi a pieno titolo un operatore dello spettacolo o operatore culturale che dir si voglia.
Data la attuale, terribile situazione economica generale italiana ed in particolare le tragiche condizioni in cui versa la cultura nel nostro paese, ho accolto con un guizzo di entusiasmo la notizia della pubblicazione di un bando da parte del Mibact per animare con eventi culturali la manifestazione “Notti al museo”.
...
Sembra essere davvero allettante e promettente ed il mio animo artistico si entusiasma al solo pensiero di poter proporre una serie di attività culturali in un progetto che condivido. Quindi scarico il bando e lo scorro con attenzione.
...
Ma il punto due comincia a riservare le prime sorprese:
“Il presente Avviso è rivolto a persone fisiche e giuridiche che intendano realizzare eventi culturali a titolo gratuito in favore del Ministero, ad esclusione di organizzazioni partitiche o politiche.”
...
Passi che i tempi sono bui per tutti, c’è la crisi e se non si investe sulla cultura, la cultura sarà destinata a morire. Passi anche che io son uno dei primi a sostenere che non si debba aspettare lo Stato per fare cultura perché lo Stato non ha nessun interesse alla diffusione della cultura stessa. Passi che da anni ormai ho deciso di mantenermi con un altro impiego e di dedicare tutto il mio tempo libero alla diffusione culturale a titolo completamente gratuito. Ora però da cittadino onesto, che vanta il regolare pagamento delle tasse, mi aspetterei che fosse il Vostro Ministero a cominciare ad investire in questa benedetta cultura e non che Voi dopo anni di insofferenza e di tagli e di totale apatia richiediate a me e a tutti coloro che con la cultura lavorano e tentano di sopravvivere di sponsorizzare a titolo gratuito i Vostri eventi per “potenziare l’offerta” e “attrarre un numero più ampio di visitatori”.
...
Ma qui arriva l’incredibile ed amara sorpresa.
L’articolo sei punto uno recita:
“il proponente dichiara di essere in possesso di adeguata polizza assicurativa di responsabilità civile per danni a persone e cose, esibendone copia a richiesta dell’Amministrazione”
Punto comprensibile, non sia mai che con il mio strumento inciampi su una statua del Canova distruggendo il patrimonio artistico che va valorizzato. Però questo fa sì che per collaborare con il Vostro Ministero, non solo sarei costretto a lavorare per la gloria, ma sarei costretto anche a farmi carico della stipula un’assicurazione privata. Quindi passiamo dal volontariato alla sponsorizzazione.

Ma non finisce qui, purtroppo.
Articolo sei punto due:
“il proponente si impegna ad osservare tutte le norme che disciplinano la realizzazione di eventi, attività culturali, spettacoli da svolgersi in luogo in pubblico e/o aperto al pubblico”

Ho impiegato del tempo per decifrare l’orribile senso di questo articolo. Già perché fatte salve tutte le norme di sicurezza del caso, che daremo per scontate, le altre norme che disciplinano la realizzazione di eventi, attività culturali e spettacoli in Italia hanno un solo nome: SIAE. Già perché essendo io il proponente dell’evento culturale mi caratterizzo agli occhi della SIAE come organizzatore e per cui secondo legge a me spettano gli adempimenti in materia di diritti d’autore con tariffe fisse (nel caso specifico farebbe fede la tabella per gli spettacoli gratuiti… direi) che variano dai 73,40€ ai 425,80€..

Quindi, Signor Ministro e Signora Direttrice Generale, scusandomi della mia lungaggine nell’illustrare la situazione, tiro le somme del Vostro bando:
Il Ministero chiama a raccolta tutti gli operatori culturali per organizzare eventi che rendano più appetibile una propria iniziativa. Questa chiamata a raccolta non prevede però solo la beffa di essere a titolo completamente gratuito ma anche il danno di prevedere una serie inspiegabile di oneri a carico degli operatori culturali stessi.

Ora, con tutto il cuore, Signor Franceschini e Signora Buzzi, Vi chiedo: CON QUALE CORAGGIO????
....
Cordialmente
Michele Spellucci”
 
Quindi volete lavorare? Se si possibilmente dovreste anche pagare voi, bando all'ironia che in questo caso risulta facile, noi non vediamo nessun problema e non riusciamo a capire perché tanto scalpore, lavoriamo gratis? Certo che si e nello stesso modo quando arriva la l’Irpef ,l’Iva, l’Irap, l’Ires, la Tasi, la MiniImu, la IUC e quant'altro, la rispediamo al mittente tanto è gratis.

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