martedì 1 luglio 2014

Altro che Choosy … I giovani sono insoddisfatti



Troppi giovani insoddisfatti e pronti a mollare tutto, crollano i matrimoni e sensibilmente anche le nascite.
C’è veramente poca speranza nel futuro. L’Italia si sta ammalando di depressione, i ragazzi sempre più insoddisfatti di una vita che non li appaga, di una vita che non da chance, di una vita piena di difficoltà …
Aumentano in modo incredibile le fughe e raddoppia il numero di italiani che lasciano il Paese, vi rendete conto che sta crollando l’ottimismo?
Le donne sono spesso costrette a rinunciare alla carriera e a scegliere il “part-time involontario” e ulteriori difficoltà si riscontrano nel caso di figli piccoli. Aumentano le persone povere. E il peso economico dei settori ad alta tecnologia parrebbe sia "tra i più bassi d'Europa".
Il lavoro è sempre meno e quando c’è, è sempre più precario o irregolare. Purtroppo è una situazione che genera ripercussioni notevoli, sia a livello economico e pratico che psicologico.
La quota di persone che vivono in famiglie assolutamente povere passa dal 5,7% all’8%, e non risparmia nessuna zona d’Italia, aumentando quanto al nord, quanto al centro e al sud.
Le più frequenti forme di insoddisfazione sono legate ad alcuni bisogni fondamentali dell’essere umano come quello di appartenere e di sentirsi amati oppure sentirsi realizzati professionalmente, o ancora,  sentire il senso profondo della propria esistenza.
Probabilmente dietro l’insoddisfazione perenne potrebbe anche esserci una ferita che ci riporta ai nostri primi anni di vita. L’infanzia infatti è un periodo fondamentale per il nostro sviluppo nel quale si determina una parte importante del nostro destino. Per esempio se da bambini non siamo considerati per quello che siamo realmente, se mamma e papà ci riempiono di costanti critiche su come facciamo certe cose o su come ci comportiamo, per forza di cose svilupperemo una parte di noi ipercritica che si porrà come ideale un modello di sè troppo perfetto. Questo ci porterà a non essere mai completamente  soddisfatti aprendo un divario dentro di noi, tra la nostra parte emotiva e quella razionale, con la conseguenza di un doloroso conflitto.

L’insoddisfazione è il rumore di sottofondo che accompagna le nostre giornate!

Federica De Sanctis





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