venerdì 4 luglio 2014

Editoriale: “Che fine ha fatto il Salario Accessorio”?



Alla fine la circolare del Governo è arrivata, “Il Sindaco Marino” dà il via libera a inserire i 200 euro del salario accessorio nella busta paga.
Il sindaco ha confermato che il documento era stato firmato da Mef, Funzione Pubblica e Affari Regionali.

Ricordiamo brevemente i punti salienti della protesta dei dipendenti Capitolini, il 6 Maggio erano pronti ad invadere il Campidoglio, contro il taglio dei 200 euro sulla busta paga, protesta che naturalmente è avvenuta in grande stile.
L'esercito di capitolini ha riempito piazza del Campidoglio, partito dalla Bocca della Verità, al grido di “dignità” il corteo dei dipendenti capitolini ha iniziato il suo percorso, oggi in sciopero contro il rischio di tagli al salario”.

Immediata la mobilitazione di alcune componenti politiche sia di centro destra che di centro sinistra, tutte al fianco dei lavoratori, al diritto alla retribuzione, nonché al lavoro.

Ricordiamo la protesta dell'On. Fabrizio Ghera Capogruppo Fratelli d'Italia AN, Consigliere Comunale di Roma Capitale, che è stato tra i primi a manifestare contro il taglio.

Altri Consiglieri Capitolini si sono occupati della questione dal PD alle Liste Civiche.

Ricordiamo la Mozione della Camera dei Deputati del PD a firma degli On. Umberto Marroni. On. Enrico Gasbarra, On. Roberta Agostini, On. Lorenza Bonaccorsi, On. Micaela Campana, On. Alfredo D'Attorre, On. Marco Di Stefano, On. Stefano Fassina, On. Andrea Ferro, On. Monica Gregori, On. Marco Miccoli, On. Nico Stumpo, tutti a chiedere “...un impegno del Governo...” per risolvere questo gravoso problema che coinvolge 24 mila dipendenti del Comune di Roma.

Anche noi ci siamo occupati di questo problema come associazione “Incontro, confronto, salario accessorio e non solo” organizzato presso la sala rossa del VII Municipio, dove sono emerse tutte le criticità del problema.

Una protesta in grande stile, una grande partecipazione di tutte le categorie del Comune di Roma, dal Corpo dei Vigili Urbani alle Maestre, dagli Anagrafici agli Amministrativi, come spesso accade dai fuochi d'artificio iniziali, si passa alla fase della quiete, non si parla più del salario accessorio.

Ricordate il nostro editoriale del 14 Maggio, ( http://associazionecentocitta.blogspot.it/2014/05/editoriale-salario-accessorio.html), "Salario accessorio"

Chiudevamo dicendo: “Ma adesso la vera questione è questa, secondo voi, bisogna chiudere al 31 luglio 2014 girando pagina e facendo finta di nulla sui 16 anni di mala gestione, oppure, se c'è o ci sono dei responsabili devono restituire questi soldi impropriamente erogati”?

Naturalmente non abbiamo avuto risposta alla nostra domanda, ma si sa, fa parte del gioco!

Non ci nascondiamo, anche se risultiamo impopolari, noi, abbiamo avuto sempre e comunque delle perplessità sulla questione, in particolare nel vedere una partecipazione cosi importante della politica, sicuramente fa onore alla politica, da fiducia a chi combatte per un diritto, ma ci vengono in mente una serie di domande, forse inopportune, forse inadeguate, forse sbagliate, come diceva qualcuno “domandare è lecito rispondere è cortesia”.

Come mai tutto questo interesse della politica nei confronti di questo problema?
Come mai non abbiamo mai visto una mobilitazione di questo tipo nei confronti delle P.IVA o degli Imprenditori?
Come mai nessun Deputato, nessuna forza politica, (che ci risulta), ha fatto e presentato una mozione per intervenire in maniera urgente per tutte le persone che si sono suicidate per problemi lavorativi?
Come mai non vediamo mozioni urgenti per i dipendenti delle piccole e medie imprese?
Forse esistono i lavoratori di serie A e i lavoratori di serie B?

Ma forse la domanda più importante, è molto semplice, la mobilitazione riguardava il diritto ad una retribuzione, quindi un diritto al lavoro che deve essere retribuito, oggi se il problema è risolto per i Dipendenti Capitolini, ma non risolto per tante e tantissime categorie, perché non combattono per un diritto di tutti? Perché non combatto per i più deboli? Che fine ha fatto il grido “dignità”?






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