venerdì 13 giugno 2014

Multiservizi, i lavoratori assediano il Campidoglio

«Lo vedi ecco Marino, il primo cittadino, la stai a rovinà questa città». Sono ancora loro, i dipendenti della Multiservizi, società partecipata del Comune di Roma che da vent'anni si occupa di pulizia, igiene, manutenzione, sicurezza e agibilità di spazi e edifici pubblici della Capitale. Sono tornati in Piazza del Campidoglio, cantando una versione rivisitata di Nannì, la famosa canzone romanesca scritta da Franco Silvestri, per protestare contro «la scelta dell'amministrazione di appaltare le attività svolte dalla Roma Multiservizi ad un'altra ditta», il Consorzio Nazionale Servizi (CNS), spiegano i manifestanti. Sono infatti 2400 i dipendenti che rischiano di perdere il loro posto di lavoro. «La Multiservizi ha chiuso il bilancio 2013 con 3 milioni di euro di attivo, - ha commentato Letizia Pio, entrata in società nel 1995, ora è diventata una coordinatrice - non capiamo per quale ragione l'amministrazione voglia dismetterla». In questo momento una delegazione di Roma Multiservizi sta salendo in Campidoglio per assistere all'Assemblea capitolina.
UNA DELEGAZIONE DAL SINDACO «Ci riceveranno nuovamente alla fine della seduta per ascoltare ancora le nostre richieste. Ripeteremo all'amministrazione che vogliamo l'opportunità di non dover lavorare con un datore di lavoro di cui non sappiamo nemmeno il nome e di avere garantiti gli stessi parametri, livelli, retribuzioni e straordinari. Chiederemo alla Giunta di ripensare alla decisione di appaltare le attività svolte dalla Roma Multiservizi al Consorzio Nazionale Servizi (CNS) e di riformulare un piano B». A parlare è Emanuela un'amministrativa di Roma Multiservizi, acclamata dai colleghi della società mentre scendeva le scale di Palazzo Senatorio. «Ce la facciamo!» Urlano e si danno manforte a vicenda i manifestanti. Prima di tornare in Aula Giulio Cesare (Emanuela fa parte della delegazione che sta seguendo o lavori) la ragazza, visibilmente scossa e pallida in viso, ha accettato un pacchetto di biscotti offertole dai colleghi che stanno presidiando Piazza del Campidoglio. Nel frattempo i manifestanti intonano cori e cantano l'inno d'Italia.
MARINO: LAVORO PER RISOLVERE IL PROBLEMA «In questo momento economicamente difficile occorre cessare di esasperare gli animi dei dipendenti preoccupati per il proprio futuro. L'amministrazione sta lavorando quotidianamente per salvaguardare i livelli occupazionali di chi oggi è assunto alla Multiservizi». Lo dice in una nota il sindaco di Roma Capitale, Ignazio Marino. «Se la convinzione di qualcuno è quella che Roma Capitale voglia lasciare a casa dipendenti e famiglie e che sia impossibile intervenire per assicurare la migliore delle soluzioni possibili, allora sarebbe corretto che questo qualcuno si faccia da parte- conclude Marino- facendo lavorare chi sta riuscendo a risolvere una questione fondamentale come il lavoro e il futuro di migliaia di lavoratori».
IL CASO: NIENTE BIDELLI, BIMBI A CASA Bambini costretti a tornare a casa per mancanza di collaboratori scolastici. È avvenuto questa mattina nella materna «Bachelet» di Cinecittà Est dove il dirigente scolastico è stato 'costrettò a rimandare a casa gli alunni a causa dell'assenza dei bidelli. Ma questa situazione si è ripetuta in molte scuole comunali di quasi tutti i Municipi della Capitale, dove a causa della mobilitazione del personale, l'assenza di personale non ha consentito il regolare svolgimento delle attività.


Fonte:http://www.iltempo.it/roma-capitale/2014/06/12/multiservizi-assedio-al-campidoglio-1.1260180


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