martedì 17 giugno 2014

“PD divieto di critica”?


Divieto di critica sui social, diventa nazionale il caso scoppiato nel Pd di Piacenza sul diritto di critica per gli iscritti sui social network.

L’articolo 29 del nuovo regolamento provinciale approvato nell’ultima direzione che diffida dalle critiche che arrecano "nocumento acostruttivo", (ammesso che si comprenda il significato di una tale espressione), al partito e la conseguente polemica sono finiti sotto i riflettori di diversi organi di informazione, come "Il Fatto Quotidiano" e l’ "Huffington Post".

E non sono mancati in questi giorni commenti tra l’ironia e il disappunto proprio sui social network.

David Allegranti, giornalista fiorentino, sull'Huffington Post scrive: "Provvedimenti del genere sembrerebbero più da M5S che da Pd, basti ricordare le espulsioni dei senatori che avevano criticato Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio per lo scontro con Matteo Renzi ai tempi delle consultazioni. E infatti la deputata del Movimento Giulia Sarti ha scritto uno status sulla grillizzazione del Pd suo profilo Facebook scatenando i commenti dell’elettorato pentastellato, tutti più o meno dello stesso tenore. “E meno male che era Beppe quello antidemocratico, e che espelleva chi non era con lui…”; “E questa loro la chiamano democrazia? E poi hanno il fegato di dire a voce alta che il M5S è un movimento di dittatori?”.

I Democratici piacentini dovranno stare attenti: il nocumento non sarà tollerato.

Alla fine gli esponenti della minoranza rimasti fino alla fine della direzione si sono opposti o astenuti rispetto alla votazione complessiva. Tra le voci di dissenso anche chi sottolinea che il PD ha già un codice etico e che il diritto di critica, anche sui social, vada comunque preservato senza inutili forme di intimidazione.

Di seguito il testo dell’articolo contestato

ART. 29 - NORME SPECIALI PER L’ATTIVITÀ DEL PARTITO

Gli iscritti al Partito Democratico della Federazione Provinciale di Piacenza debbono astenersi da commenti negativi e acostruttivi rivolti al Partito Democratico stesso nella persona dei singoli Segretari di Circolo, di Unione di Vallata, di Unioni d’Area o del Segretario/a Provinciale tramite social network o altri mezzi di informazione telematica e/o mediatica in generale se non hanno prima richiesto idonea convocazione del Circolo di riferimento e affrontato, in tale sede, e discusso le tematiche e gli argomenti che lo pongono in conflitto com il Partito stesso.

Nel caso che gli iscritti non procedano nella predetta discussione, ma procedano direttamente alla pubblicazione sui social network dei commenti negativi e volti a portare nocumento acostruttivo al Partito Democratico gli iscritti e le iscritte resisi palesemente responsabili di tali atteggiamenti verranno deferiti al Presidente della Commissione di Garanzia dell’Unione Provinciale /Territoriale di Piacenza che procederà in forza di quanto previsto dal Codice Etico del Partito Democratico.

Matteo Renzi ha dimostrato di saper “asfaltare gli avversari interni ed esterni al PD”, con le primarie prima, le europee dopo, ha dimostrato anche di non avere apertura nei confronti delle critiche, non ama il dissenso, del resto a chi piace?

La democrazia (dal greco δῆμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere) etimologicamente significa "governo del popolo", ovvero sistema di governo in cui la sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dall'insieme dei cittadini.

Ha dimostrato di portare al silenzio, chiunque possa ostacolare i suoi piani di riforma, “diritto di veto” cosi viene definita, lo spiega corradino mineo sul suo blog.

A piacenza dove il PD viene criticato sui social network, ecco comparire il deferimento per chi osa.

Una decisione che fa paura, mette il terrore, se scompariamo dalla rete sapete il perchè!


Coloro e' quali solamente per fortuna diventano, di privati, principi, con poca fatica diventano, ma con assai si mantengono.”

(Niccolò Machiavelli, Il Principe)


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