martedì 17 giugno 2014

Lettera " all'Anghingo' '”


Un nostro lettore ci ha chiesto di pubblicare questa lettera e noi lo facciamo volentieri.

Anghingò, per noi di vecchia data era una conta per vedere chi doveva cercare gli altri bambini che si nascondevano, oggi è sinonimo di tranquillità.

Vi raccontiamo con piacere la nostra avventura.

Il nostro racconto parte da lontano, relativamente lontano, circa 4,5 anni fa.

Nel 2010 nasce la nostra prima figlia, entusiasmo, momenti indimenticabili di felicità, anche momenti di tensione, nel dover riorganizzare una vita, la nostra di neo genitori.

Arrivano le prime gioie ma anche le prime preoccupazioni, abbiamo questa meravigliosa creatura ma non ci sono le istruzioni per l'uso.

Separarci, anche per pochi istanti dalla nostra bambina diventa un dramma, come qualsiasi genitore che vuole il meglio per i propri figli, la ricerca dell'asilo nido diventa un problema.
Entrambi lavoriamo e l'asilo nido è necessario, indispensabile.

Inizia la ricerca dei nidi, giriamo, visitiamo, ogni nido ha qualcosa che non ci piace, non ci piace come ci accolgono, non ci piace perché non ha il giardino, non ci piace, perché alla fine non vogliamo separarci dalla nostra bambina.

Si è difficile pensare che altri si prendono cura della tua bambina, piccola, indifesa, nella nostra spasmodica ricerca ci imbattiamo in un asilo, che non conoscevamo, sull'Appia, inoltre neache vicino alla nostra abitazione, incredibile, veniamo accolti da una mamma, una delle proprietarie.

Nasce inevitabilmente un'intesa, capiamo che il problema non eravamo noi.

Vediamo l'asilo è ben tenuto, curato, i dettagli fanno la differenza, ha il suo giardino, le attività per i bambini sono tante, la disponibilità di partecipazione dei genitori c'è, il personale cordiali, le istruttrici meravigliose, ma la paura è sempre tanta.

Sapete, siamo genitori, la nostra bambina è speciale, come tutte le bambine e i bambini di tutti i genitori, la diffidenza è elevata, sarà la stuttura giusta? Saranno capaci di accudire la nostra bambina? Saranno bravi con lei? Le domande che ci passavano per la mente erano tante.

Passa il tempo, la bambina inizia a frequentare il nido, “genitori paranoici”, blitz all'asilo per vedere come si trova la nostra bambina, veri agguati da incursori dei marine, ogni volta scoprire la dolcezza, l'amore e la dedizione di ogni singola persona presente nell'asilo, tutti indistintamente tutti, da chi cucina a chi accudisce i nostri figli, dalla coordinatrice, alle titolari.

Ogni giorno una rivelazione, una dolce e bella rivelazione, la nostra bambina si trova bene, iniziamo a tranquillizzarci, scopriamo l'amore e la dolcezza, la pazienza di ogni persona nei confronti della nostra bambina, anche nei nostri confronti, vediamo negli occhi di ogni persona l'amore tenero nell'accudire il bambino.

Il nostro racconto non finisce qui, poco più di un'anno e mezzo nasce la seconda nostra figlia, siamo felici, sicuramente non abbiamo la preoccupazioni dell'asilo, abbiamo il nostro asilo, si, avete capito bene, il nostro nido, entrambe vanno all'Anghigò!

Vi abbiamo voluto raccontare questa nostra avventura perché la nostra bambina più piccola quest'anno lascerà l'Anghingò è il suo ultimo anno, anche lei sta crescendo, volevamo omaggiare con questa lettera tutte le persone che in questi anni si sono occupate delle nostre cucciole, in maniera eccezionale, in maniera meravigliosa, con competenza, professionalità, soprattutto con AMORE!

Vorremmo ringraziare una ad una, vorremmo fare i loro nomi, ma sarebbe limitativo vogliamo dirvi che siete nel nostro cuore e quello dei nostri figli, grazie per aver accudito con tanta passione, attenzione e amore le nostre bambine, grazie per averci accudito, noi come genitori!


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