lunedì 9 giugno 2014

Tor Vergata “l'antica Roma”

Le periferie romane continuano a regalare sorprese. Dopo il sito archeologico scoperto ad
Ostia, è Roma Est a regalare una grande e inaspettata sorpresa. E' emerso infatti nella zona di
Tor Vergata un enorme complesso termale con annessa villa. A scoprire il sito archeologico
l'Università di Tor Vergata grazie ad uno scavo didattico condotto dagli studenti dell'omonima
universita' in convenzione con la Soprintendenza archeologica di Roma.

 
E quanto emerso è di grande valore. "I nove ambienti che sono stati delimitatispiega
Roberto Cereghino, direttore scientifico dello scavo- restituiscono un ricco apparato
decorativo, con centinaia di frammenti provenienti da pavimentazioni musive e da stucchi
dipinti e affreschi figurati. Tracce della decorazione pittorica si conservano anche sull'alzato a
testimonianza di vani adornati dal celeste, dal blu, dal verde acqua, dal giallo, dal rosso e dal
nero". La funzione termale e' accertata da un'ampia cisterna sotterranea a bracci, rinvenuta a
breve distanza, sotto via Galvano della Volpe, e dalle indagini sui primi due ambienti caratterizzati da piccoli pilastri a base
quadrata, le 'suspensurae', e da un sistema di coibentazione delle pareti mediante 'tegulae mammatae', elementi caratteristici
degli ambienti destinati a essere riscaldati e dunque costruiti con materiali adatti a limitare la dispersione termica. Insieme agli
archeologi, gli studenti che si sono avvicendati in cantiere dal 12 maggio hanno individuato, in poche settimane, una migliore
definizione della successione planimetrica dei vari ambienti e acquisito frammenti ceramici e architettonici utili per
l'inquadramento cronologico del complesso termale, il cui apice si colloca entro la prima meta' del I secolo dopo Cristo. Prima di
dedicarsi alle operazioni di scavo, gli studenti hanno seguito un seminario di addestramento cantieristico e di primo soccorso
presso il servizio Gestione protezione e sicurezza dell'universita' di Tor Vergata.
I docenti che partecipano allo scavo, Margherita Bonanno, Marcella Pisani e Giulia Rocco,
ipotizzano una futura area archeologica aperta alle visite. Oggi e' il primo momento di incontro tra i partecipanti al progetto e la
cittadinanza, invitata nel pomeriggio a seguire la visita agli scavi, per l'occasione illustrati con tabelloni didattici redatti dagli
studenti. Ma i risultati che giungeranno dalla prosecuzione delle indagini e dalle attivita' di promozione svolte dagli studenti
potrebbero aiutare a inserire il complesso monumentale in un'area fruibile al pubblico, come nel caso dei resti presenti nel parco
contiguo, caratterizzato dalla presenza dell'asse viario Tuscolo-Fidene. Le attivita' di studio e ricerca, al termine della campagna
di scavo di quest'anno, riprenderanno alla fine di settembre nei laboratori messi a disposizione dalla Soprintendenza speciale
per i Beni archeologici di Roma, presso la Villa dei Sette Bassi e presso l'Universita' degli Studi di Roma Tor Vergata.

Fonti;


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