venerdì 27 giugno 2014

Linea A metropolitana di Roma


La linea A della metropolitana di Roma taglia obliquamente la città da nord-ovest a sud-est. I suoi capolinea sono: Battistini (zona Boccea) e Anagnina (zona Osteria del Curato).
Ha 27 stazioni ed è contraddistinta dal colore arancione.
Incrocia la linea B nella stazione di Termini.
Lungo la linea A vengono effettuate 486 corse al giorno. La frequenza nelle ore di punta è di un treno ogni 1/3 minuti; nelle altre ore scende a un treno ogni 10/15 minuti, con punte di attesa che arrivano al massimo a 20 minuti nei momenti di minore affluenza. Si stima che trasporti quotidianamente più di 450 000 passeggeri.
Nel 1959 venne approvata la costruzione di una seconda linea metropolitana nella città di Roma, dalla zona di Osteria del Curato, complesso di abitazioni sulla via Anagnina prospiciente il Grande Raccordo Anulare, (dalla quale strada è stata intitolato l'attuale capolinea) fino al rione Prati, attraverso il centro di Roma e incrociando alla stazione Termini la preesistente linea "B" (inaugurata nel 1955).


I lavori iniziarono nel 1964 dalla zona della Tuscolana dalla ditta SACOP e furono complicati da una serie di ritardi e imprevisti dovuti principalmente alla scarsa organizzazione; la tecnica di scavo a cielo aperto, utilizzata inizialmente, provocò gravi disagi al traffico della zona sud-est di Roma, primo tra tutti l'interruzione dell'arteria Via Tuscolana e la deviazione della linea tranviaria STEFER "Termini-Cinecittà".

I lavori furono così interrotti e ripresero solo 5 anni più tardi con il metodo della "talpa" che, pur risolvendo parzialmente il problema traffico, provocò numerosi danni ai fabbricati nei pressi del tracciato tra le fermate "Re di Roma" e San Giovanni a causa delle forti vibrazioni dovute allo scavo.
L'attraversamento della linea sul fiume Tevere causò un nuovo blocco biennale dei lavori per una disputa progettuale tra la costruzione di un nuovo ponte o lo scavo di un tunnel sotterraneo. Si optò per la prima soluzione erigendo il ponte Pietro Nenni (dal nome del senatore socialista morto un mese prima dell'inaugurazione).

Furono inoltre frequenti i ritrovamenti archeologici durante i lavori, in particolare nella zona di piazza della Repubblica richiesero la progettazione di una variante. I ruderi messi a nudo sono visibili nella stazione Repubblica-Teatro dell'Opera protetti da teche di cristallo.
Del lavoro della talpa e degli "incidenti archeologici" connessi diede una memorabile rappresentazione Federico Fellini, nel suo film Roma.
Oramai archiviata l'ipotesi dell'entrata in servizio per il Giubileo del 1975, la data di fine lavori era annunciata per il dicembre 1976, permettendo dunque un periodo biennale di collaudo dei mezzi e della linea, prima dell'inaugurazione prevista per il 1978.
La linea entrò in servizio alle ore 5:30 di sabato 16 febbraio 1980 da Cinecittà a Ottaviano e prese il nome di linea A, mentre la preesistente linea Termini–Laurentina aveva già quello di linea B.

Gli abitanti della periferia sud della Capitale salutarono con entusiasmo la tanto attesa entrata in servizio che permetteva il raggiungimento del centro cittadino in un terzo del tempo impiegato dai mezzi di superficie, le quali linee equivalenti furono immediatamente soppresse, come la famosissima linea tramviaria STEFER Termini–Cinecittà, i cui conduttori furono riconvertiti al ruolo di macchinisti della metropolitana.
La "Linea A" fu considerata dai romani la prima vera metropolitana cittadina, dato che la "Linea B", dal momento della sua inaugurazione, non era mai stata molto utilizzata, a causa della brevità dei suoi tratti sotterranei che si collegavano a quelli ferroviari già esistenti, e del collegamento con un solo quartiere, l'EUR, all'epoca abbastanza decentrato.


Subaugusta è una stazione della linea A della metropolitana di Roma. Si trova nel quartiere Tuscolano.
La collocazione è in piazza di Cinecittà, all'incrocio di via Tuscolana con viale Tito Labieno e via Orazio Pulvillo.
Il nome deriva dalla circonvallazione Subaugusta, una strada a scorrimento veloce che ha preso poi il nome di viale Palmiro Togliatti.





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