giovedì 8 maggio 2014

Intervista a Fabrizio Ghera


Conisgliere dell'Assemblea Capitolina.
Dal 2008 al 2013 Assessore ai Lavori pubblici e Periferie di Roma Capitale.
A 21 anni eletto consigliere circoscrizionale e l'anno dopo, nel 1994, dirigente del Msi-Dn e in seguito delegato al congresso di Fiuggi.
Nel 1997 svolge il ruolo di capogruppo di An per tutta la consiliatura.
Eletto per due volte consecutive consigliere comunale di Roma, nel 2001 e nel 2006, si è dedicato al sociale, al commercio e alla sicurezza.
Partecipa come componente delle commissioni Commercio, Patrimonio e Servizi sociali, è il promotore della delibera per armare la Polizia municipale.
Nell'aprile 2008 viene eletto nuovamente consigliere comunale e con la Giunta Alemanno diventa Assessore ai Lavori pubblici e Periferie.

On. Fabrizio Ghera come giudica questi 11 mesi di amministrazione Marino?

Sostanzialmente 11 mesi di zero assoluto, a parte le numerose gaffes e figuracce che ha inanellato il sindaco sui temi caldi della nostra città, argomenti che invece andrebbero affrontati con grande serietà e capacità amministrativa, competenze che Marino ha più volte evidenziato di non possedere. Come Fratelli d’Italia abbiamo fin da subito denunciato le criticità maggiori, dalle nomine esterne alle consulenze per gli staff, dallo scivolone sul concorsone al vergognoso tira e molla del salario accessorio, giusto per citare qualche esempio. Il quadro è di una città completamente ferma, inchiodata su infrastrutture e occupazione, senza progetti per la crescita e lo sviluppo. Se ne sono accorti i cittadini e, da tempo stando anche a quanto riportato dai mezzi d’informazione, anche il Pd romano”.

Su quest’ultima cosa che lei ha accennato, vengono subito in mente le fresche nomine di Acea che tanto stanno facendo discutere, ha polemizzato sia l’opposizione che una parte importante del Pd romano.

La vicenda Acea è stata gestita dal sindaco in modo irresponsabile, ricordiamo peraltro anche l’attenzione della Consob sul caso. In particolare,  alla richiesta da parte di Marino di ridurre i membri del Cda e di modificare le norme statutarie di Acea ho sollecitato già da tempo il parere all’Avvocatura comunale, essendo l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo di Roma Capitale così come stabilito all’articolo 16 nello Statuto. Sembra assurdo ma sono ancora in attesa che l’avvocatura di Palazzo Senatorio, che percepisce compensi stellari che certamente Marino non taglia perché preferisce tagliare gli stipendi a chi guadagna poco più di 1000 euro al mese, mi dia una risposta. Nel frattempo, mentre il sindaco nomina un Cda calato dall’alto i romani, oltre a sborsare una briscola di tasse grazie al bilancio votato dalla giunta di centrosinistra, dovranno anche pagare milioni di euro per saldare i membri del Cda cacciati dal sindaco. Dopo il danno la beffa, una situazione che, è evidente, rischia di portare solo ricadute negative sul mercato azionario e quindi un boomerang per tutti i cittadini e le casse capitoline. Marino gioca d’azzardo con i soldi dei romani e la città è costretta a pagare i conti. Questa cosa è inammissibile”.

La scorsa settimana la giunta Marino ha votato il bilancio previsionale 2014, in arrivo un’altra batosta per i romani?

Intanto va detto che il bilancio di previsione 2014 è stato approvato in ritardo, dopo che il sindaco aveva ripetutamente promesso che sarebbe stato approvato a gennaio, poi a febbraio, ritardando così fino alla scorsa settimana. La giunta di centrosinistra approva un bilancio che schiaccia la città con tasse e gabelle. E’ in arrivo una girandola di imposte da pagare drammaticamente pesante, dalla tassa di soggiorno all’occupazione di suolo pubblico, il Campidoglio pur di far quadrare i conti ci ha tassato anche l’aria che respiriamo. Marino tratta i romani come slot machine, il bilancio 2014 studiato dal Campidoglio è una briscola di tasse, una manovra che colpisce le fasce più deboli della città senza dare alcuna prospettiva di futuro e programmazione alla Capitale”.

Fratelli d’Italia è stata l’unica forza dell’opposizione a scendere in piazza contro il salario accessorio, e ben prima della grande mobilitazione dei sindacati sotto il Campidoglio. Almeno per maggio sembra sventato il taglio.

Da mesi ribadiamo che è inammissibile pareggiare o risanare i bilanci chiedendo sacrifici ai dipendenti capitolini e ai cittadini. La spesa pubblica e i costi della macchina amministrativa vanno tagliati cominciando da chi guadagna di più e non, ad esempio come proposto da questa amministrazione, tagliando follemente il salario accessorio ai lavoratori comunali. In questo senso abbiamo suggerito al sindaco di Roma delle proposte che vanno proprio in questa direzione, nell’ottica quindi di ridurre gli stipendi dei manager comunali e di tutte le società partecipate. Quello di maggio è solo un piccolo passo, certamente Fdi verificherà cosa accadrà nelle prossime settimane, di fatto il paracadute lanciato dal governo al sindaco in zona ‘Cesarini’ scongiura solo parzialmente la paralisi della macchina amministrativa, ma di certo non evita a Marino la gogna cittadina e, ancor più grave, gli rimane cucita addosso la responsabilità di aver voltato le spalle ai lavoratori comunali. Di aver chiesto al Mef prima un parere sul bilancio e poi, senza nemmeno stendere un rigo di controdeduzione, di averne accettato vergognosamente i diktat, accanendosi poi contro i dipendenti capitolini. Un sindaco che taglia il salario accessorio e poi lascia che l’avvocatura comunale, il segretario e la ragioneria del Campidoglio prendano compensi stellari. Alla faccia della spending review”.

Accennando al concorsone, Lei prima ha parlato di scivolone che intende?

Beh, è palese ed evidente il modo dilettantistico con cui è stata gestita la vicenda concorsone. Praticamente è successo di tutto, la tragedia e la commedia, prima l'annullamento strombazzato da Marino e poi la ritirata di Nieri in conferenza stampa come nulla fosse.
Poi addirittura la farsa, visto che Marino mentre l’iter procedurale era bloccato proseguiva infornate per assumere altri dirigenti esterni mentre centinaia di ragazzi vincitori di concorso e con graduatorie già pubblicate rischiavano di rimanere a spasso e non essere assunti. In tutto questo, ad oggi gli unici casi di evidente irregolarità sono stati riscontrati in Campidoglio, capisegreteria senza laurea e assunzioni illegittime targate Marino e Nieri. E su questo tema, vorrei ricordare, abbiamo fatto denunce a mezzo stampa e prsentato esposti agli organi competenti. Altro che la trasparenza sbandierata da Marino in campagna elettorale”.


Non crede che sulla giunta Marino pesi anche la storia delle occupazioni, vicenda ha visto il coinvolgimento diretto del vicesindaco Nieri?

Da tempo la nostra città è piegata alla pratica illegale e illegittima delle occupazioni e in più occasioni Fratelli d’Italia ha denunciato questo racket abusivo che imperversa dal centro alle periferie sempre a danno dei più deboli e con la vergognosa complicità delle amministrazioni di centrosinistra. Quanto riportato dalla stampa circa l'indagine che ha portato allo sgombero degli edifici occupati, in via delle Acacie, dell'ex Hertz e dell’Angelo Mai e che coinvolge direttamente il vicesindaco Nieri è molto preoccupante. E’ gravissimo infatti che il vicesindaco, stando a quanto riportato dai mezzi d’informazione, anziché lavorare per mantenere la legalità sul territorio abbia fatto invece pressioni per favorire e coprire i movimenti per la casa. Emergono quindi interrogativi inquietanti su cui il sindaco Marino non può tacere, e su questo abbiamo chiesto espressamente le dimissioni di Nieri. Il quadro è pesantissimo, coperture, pressioni e 'inciuci' con gli 'okkupanti'.  E pensare che Marino voleva fare del Campidoglio una casa di vetro”.


Stentano a partire i lavori di messa in sicurezza delle frane relative alla Panoramica, via Trionfale, Tangenziale Est e via Cassia Antica.

In realtà ad oggi ancora non è stato realizzato nessun intervento di messa in sicurezza da parte della giunta Marino, ma solo annunci del sindaco. Sono passati 100 giorni e i romani, in particolare i residenti di Roma Nord, sono ancora imbottigliati nel traffico. Si tratta di arterie strategiche per la mobilità cittadina, quadranti ancora paralizzati e in ostaggio dell’incapacità di Marino che nonostante i privati gli abbiano redatto un progetto per la messa in sicurezza di una delle frane, quindi un progetto a costo zero per le casse capitoline, lo tiene chiuso nei cassetti. In questi mesi ho effettuato diversi sopralluoghi insieme alla stampa e ai residenti nelle zone interessate proprio per denunciare le inadempienze del sindaco e della sua giunta. Nei prossimi giorni saremo ancora sul posto con un presidio per manifestare il grande stato di disagio che Marino sta provocando ai residenti e per sollecitare la riapertura delle strade ancora chiuse”

T.P.

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