lunedì 12 maggio 2014

"Andy Warhol. Dalla collezione di Peter Brant."

« ... Il problema con i classicisti è che quando guardano un albero non vedono altro e disegnano un albero... »

(Andy Warhol)

In mostra a Roma ancora le opere di Warhol; dopo essere passata con successo a Palazzo Reale l'esposizione dedicata al maestro della Pop Art si presenta al Museo del Corso di Roma nella veste che l'artista assume nella collezione di Brant, noto mecenate americano e amico personale dell'artista che acquisto le opere di Warhol fin dai suoi sesordi.

La parabola artistica di Warhol disegna certamente uno di quegli spartiacque della storia, in questo caso, dell'arte che raramente succedono per caso. Per l'artista infatti l'opera d'arte doveva svincolarsi da quello che era stata considerata per secoli da artisti e estimatori, cioè un momento di densità espressiva di significato alto e irripetibile ed intellettuale, e ridursi significativamente invece a ciò che contraddistingueva la società moderna: consumo, democratizzazione della creazione e della fruizione dell'opera e svuotamento di simboli attraverso la loro riproduzione in serie.

Sfileranno nelle sale del Museo del Corso le stampe dell'artista presenti nella collezione Peter Brant ripercorrendo per tappe la carriera di uno degli artisti più rappresentativi del secondo Novecento americano.

Saranno esposti i primi disegni di Warhol illustratore, le spettacolari Ultime Cene e gli autoritratti, le opere più riconoscibili come le Electric Chairs, il ritratto di Mao, i fiori e Blue Shot Marilyn; ma verrà anche fatta un po' di luce sull'attività incessante della Factory: una vera e propria attività commerciale che produceva arte a ritmi che ricordano le botteghe dei grandi maestri rinascimentali.

Arte quindi prodotta per essere venduta e prodotta dagli assistenti di Warhol ma sempre ritoccata dal maestro prima di finire sul mercato. Perché per Warhol l'arte doveva essere consumata, essere un prodotto commerciale da supermercato, destinata cioè a tutti esattamente come una barattolo Campbell's o una Coca Cola che potevano essere consumate da tutte le categorie di censo dell'intera società e allo stesso modo.

Inoltre si potranno vedere le successive produzioni pittoriche di Warhol che sono un tratto disitintivo immediato della sua esperienza artistica: i ritratti dei personaggi famosi riproposti in serie che producono una trasformazione iconica ma anche spersonalizzano l'immagine del divo provocando una sensazione di straniamento nell'osservatore.
Alcune delle opere in mostra

- Blotted lines
- Scarpe a foglie d'oro
- Barattolo di Zuppa Campbell
- Ritratto di Marilyn
- Ritratto di Mao
- Sedie elettriche
- I fiori
- Blue Shot Marilyn
- Ultima cena
- Barattolo di Coca Cola
- La serie dei teschi, Skulls
- La serie di ombre, Shadow
Orari: lunedì dalle 14.00 alle 20.00; da martedì a domenica dalle 10.00 alle 20.00 (ultimo ingresso un'ora prima della chiusura).Biglietti: intero: € 15,50 + € 2.00 spese d'agenzia (audioguida inclusa); ridotto: € 13,50 + € 2.00 spese d'agenzia (audioguida inclusa) per visitatori con 65 anni compiuti (con documento); ragazzi da 11 a 18 anni non compiuti; studenti fino a 26 anni non compiuti (con documento).
Ridotto bambini (non prenotabili - acquistabili solo direttamente alla mostra): € 5,00 (audioguida inclusa) pe rbambini da 4 a 11 anni non compiuti.
Giovedì universitario: per gli studenti con tesserino ingresso a € 5 (anzichè 15.50) con audioguida in omaggio. 
 

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