sabato 31 maggio 2014

Il Divorzio Breve … E’ quasi “si “

 
 
Era il 12 e 13 maggio 1974 quando in Italia si tenne il Referendum sul divorzio. La legge nacque ad opera del socialista Loris Fortuna e del liberale Antonio Baslini.
Al momento della promulgazione della legge, 1º dicembre 1970, il fronte sociale e politico era fortemente diviso sull'argomento.
Lo scioglimento del matrimonio è la terminazione di un’ unione coniugale che cancella i doveri e le responsabilità giuridiche e che dissolve il vincolo matrimoniale tra le parti, a differenza dell'annullamento che dichiara il matrimonio nullo.
Le leggi sul divorzio variano in tutto il mondo, ma nella maggior parte dei paesi la validità del divorzio richiede la sentenza di un tribunale o di altra autorità in un processo legale.
A quarant’anni dal referendum sulla legge Fortuna-Baslini, il Parlamento si appresta a ridurre i tempi necessari per lo scioglimento del matrimonio a 12 mesi in caso di contenzioso e a 6 mesi per le separazioni consensuali.  
Alla Camera ci sono stati 381 voti a favore, 30 contrari e 14 astenuti.
Dal 1970 ad oggi solo due paesi al mondo quali le Filippine e Città del Vaticano , non possiedono nei loro ordinamenti una procedura civile per il divorzio.
La comunione dei beni si scioglie quando il giudice autorizza i coniugi a vivere separati o al momento di sottoscrivere la separazione consensuale. 
Il deputato di Forza Italia, Antonio Palmieri, sostiene: “il divorzio non va inteso come un diritto ma come una “extrema ratio”, l’esito finale di un cammino volto a recuperare la rottura della coppia”.
Beppe Fioroni: “l’istituto della famiglia ha necessità di essere sostenuto e rafforzato”. 
La riforma passerà ben presto nelle mani del Senato per l'approvazione definitiva.


Federica De Sanctis

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