mercoledì 14 maggio 2014

Dell’Utri … Estradizione o Latitanza?


L'ex senatore di Forza Italia “Marcello Dell'Utri” probabilmente sconterà sette anni di detenzione in
un carcere italiano o nelle migliori delle ipotesi potrà rimanere a piede libero in Libano. Il reato di
cui è accusato è il concorso esterno in associazione mafiosa.

Su 9 procedimenti due volte è stato assolto in cassazione, tentata estorsione e calunnia aggravata, una volta ha patteggiato, fatture false e frode fiscale, ha poi subito una condanna definitiva a 7 anni di reclusione, concorso esterno in associazione mafiosa, un’altra condanna a 8 mesi in appello, abusivismo, oltre a due procedimenti in cui è rinviato a giudizio, trattativa tra Stato e mafia e P3, e infine in altri due le indagini sono ancora in corso, estorsione e tangente.
Le indagini su Dell'Utri iniziano nel 1994, l'anno dell'entrata in politica.
Il 2 gennaio 1996 viene messo sotto accusa, nell'ottobre dello stesso anno il gip di Palermo lo rinvia a giudizio, e il processo inizia il 5 novembre 1997. Nel 2004 il tribunale di Palermo condanna Marcello Dell'Utri a nove anni di reclusione
Il senatore è anche condannato a due anni di libertà vigilata, oltre all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e il risarcimento dei danni per un totale di 70.000 euro alle parti civili, il Comune e la Provincia di Palermo.
Dell’ Utri è stato stretto collaboratore di Silvio Berlusconi fin dagli anni settanta, socio in Publitalia '80 e dirigente Fininvest e nel 1993 fondò con lui “Forza Italia”.
Nel 1995 viene arrestato a Torino con l'accusa di aver inquinato le prove nell'inchiesta sui fondi neri di Publitalia '80. Nel 1996 è deputato al Parlamento nazionale, dal 1999 è parlamentare europeo e nelle elezioni politiche del 2001 viene eletto Senatore della Repubblica.
Nel 1999 patteggia una pena di 2 anni e 3 mesi di reclusione per i reati di frode fiscale e false fatture.
Nel 2001 è eletto Senatore della Repubblica nel collegio 1 di Milano. 
Nel 2007 è stato il senatore più assente, 673 assenze su 1637. 
Nel 2008 è stato condannato per concorso esterno in associazione di tipo mafioso.
L'11 aprile 2014 la Corte d'appello di Palermo dichiara Marcello Dell'Utri latitante.
Viene localizzato sul territorio libanese per mezzo dei tabulati telefonici e di una carta di credito in suo possesso utilizzata per i pagamenti e conseguentemente arrestato all'interno di un albergo di Beirut il 12 aprile 2014. 
Al momento dell'arresto era in possesso di due passaporti di cui uno diplomatico, tra l’altro scaduto, e di una somma di denaro pari a 30.000 euro in banconote da 50.
Qualche giorno fa, il 9 maggio 2014 dalla Corte di Cassazione arriva la conferma in via definitiva sulla condanna a sette anni di reclusione.
Nel corso degli anni non ha mai nascosto le sue simpatie per il regime del ventennio fascista e all'inizio del maggio 2009 in un'intervista al giornalista Klaus Davi, ha dichiarato: “Mussolini ha perso la guerra perché era troppo buono. Non era affatto un dittatore spietato e sanguinario come poteva essere Stalin”.
Ha dichiarato inoltre l'intenzione di avviare la revisione dei libri di storia “ancora oggi condizionati dalla retorica della Resistenza”.


Federica De Sanctis



Nessun commento:

Posta un commento