Verrà presentato la prossima settimana
il progetto di Spazio Ginko intitolato Urban Portraits, una rassegna
di 10 mostre collettive di fotografia che si terranno in altrettante
location di Roma e che avranno come macro tema il paesaggio urbano.
La prima mostra verrà inaugurata mercoledì 9 luglio alle ore 19.30
a Roma presso Palazzo Fandango Incontro. Questa prestigiosa location,
sita in pieno centro, in via dei Prefetti, 22, nelle immediate
vicinanze di Palazzo Montecitorio, ospiterà l'esposizione fino al 27
luglio e rimarrà aperta al pubblico dalle ore 10 alle 21. Per tutta
la sua durata la mostra sarà ad ingresso gratuito.
La realizzazione di questo primo evento
espositivo nasce grazie alla collaborazione con la Regione Lazio
attraverso il progetto 'ABC Arte Bellezza Cultura' e con Civita. Il
tema affrontato in questa prima mostra sarà Public Spaces: durante
questa mostra, a cui parteciperanno 19 fotografi da tutto il mondo,
saranno esposti 57 scatti (tre per ogni artista) che ritrarranno
altrettante città del globo. Gli artisti sono: Albion Harrison-Naish
(Australia); Andrey Omelyanchuk (Russia); Anthony Asael (Belgio);
Dimitri Tenezakis (Grecia); Domingo Leiva (Spagna); Eriko Sugiki
(Giappone); Hidehiko Sakashita (Giappone); Ioannis Lelakis
(Norvegia); Jean-Paul Bois-Margnac (Francia); Mardonie Cruz
(Filippine); Mariano Esbrì (Spagna); Melissa Toledo (Brasile); Noisy
Paradise - Naoki (Giappone); Priscilla Inzerilli (Italia)
René Van Dam (Olanda); Richard Orme
Flinn (USA/Francia); Roberto Olivadoti (Italia); Robert Silhol
(Francia); Yves Lorson (Belgio).
Le immagini presentate non solo
raccontano i luoghi che ci accolgono, ma narrano anche la qualità
della nostra vita, gli usi e le abitudini in diversi contesti, la
stratificazione e la complessità dei sistemi che nelle città sono
nati e si sono sviluppati. La ricerca alla base del tema Public
Spaces è il rapporto tra uomo e città; piazze e strade sono gli
elementi fondanti della socialità urbana ed è interessante
osservare come si sono evoluti e con quali occhi li hanno guardati i
fotografi di Urban Portraits.
Dato il focus sul paesaggio urbano le
location delle mostre vengono scelte con grande cura, perché anche
gli edifici ospitanti raccontino le loro storie. In questo caso il
Palazzo venne edificato nel 1765 da Giovanni Paolo Burij e poi
ristrutturato dall'architetto Malerini. Con la costituzione del Regno
d'Italia, l'edificio passa sotto la diretta competenza della neonata
Provincia di Roma, di cui è divenuto una sede di rappresentanza. Nel
corso del 2010 Civita e Fandango in collaborazione con la Provincia,
hanno realizzato lavori di adeguamento e lo spazio interno è munito
ora di caffetteria e libreria al pianterreno, oltre ai due piani
superiori utilizzati come spazi dedicati a esposizioni d'arte,
grafica, fumetto e fotografia.
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