Approvate
in Giunta Capitolina le linee guida per la delocalizzazione degli
autodemolitori che si trovano in sede impropria. "Dopo 14 anni
di rinvii e proroghe, è un primo risultato ottenuto grazie alla
mobilitazione dei cittadini"
L’impegno,
la costanza, il senso civico pagano.
E l’ambiente incassa. Succede al Parco dell’Appia Antica dove,
grazie all’impegno pluriennale del Comitato Amici del Parco della
Caffarella, si stanno ottenendo degli ottimi risultati. L’ultimo,
in ordine di tempo, l’approvazione di una delibera capitolina
avente per oggetto la delocalizzazione degli autodemolitori.
Il
tema era stato denunciato da tempo. L’incendio
del 2009 di uno “sfasciacarrozze” in via Almone, tra l’VIII
ed il VII Municipio, aveva riacceso i riflettori. Più volte gli
Amici della Caffarella avevano ricordato come la loro presenza (due
per le auto ed uno per gli autotreni) costituisse un “serio danno
ambientale”. In occasione dell’incendio in cui bruciarono
numerose vetture furono “emesse notevoli quantità di sostanze
tossiche” nell’aria. Un evento sicuramente eccezionale. Tuttavia
la presenza degli autodemolitori, anche in condizioni di normalità,
incide negativamente sull'ambiente circostante. “Le
auto accatastate in attesa di demolizione - veniva spiegato nel
saggio Il Sacro Almone da Fiume a discarica - liberano nel terreno
sostanze inquinanti diluite dalla pioggia" che poi andrebbero ad
“inquinare la falda acquifera” della Caffarella”.
La
situazione era dunque nota, e da parecchio tempo. Come in passato ci
ha ricordato il prof. Federici, del Comitato Amici del Parco “Il
Piano Territoriale Paesistico dell’Appia Antica e della Caffarella
prevede la delocalizzazione di questi impianti. Anche l’Ente Parco
ha da tempo espresso il parere negativo alla permanenza degli
autodemolitori nei pressi della Caffarella. Ed anche la
Soprintendenza Archeologica ha dato il suo parere negativo per
la presenza nell’area di una villa Romana e di un antico percorso
”. Nonostante queste premesse, ed a dispetto del fatto che
Roma Capitale il 19 novembre 2012 avesse già deliberato la
delocalizzazione di questi autodemolitori, lo spostamento non c’è
stato.
In
questi giorni, un passi in avanti si è però registrato. La
Delibera n. 181 approvata in Giunta Capitolina “traccia le
linee guida su cui avviare la delocalizzazione degli autodemolitori,
attualmente in sede impropria, a partire proprio da quelli che si
trovano nelle aree vincolate come quelli di via dell'Almone” ci
fanno sapere Rosanna De Stefani ed il Prof Roberto Federici. Nel
documento approvato in Giunta si legge che sarà “completata
l’istruttoria riguardo le aree ancora disponibili per la
delocalizzazione dei Centri di autodemolizione e rottamazione
rispetto alle 5 previste”. Saranno poi fatti “approfondimenti
sugli operatori attualmente autorizzati in regime provvisorio,
procedendo su base progressiva, dalle posizioni che denotano maggiori
criticità a livello ambientale ed urbanistico verso le posizioni
maggiormente rispondenti a canoni di conformità”. Insomma, si
dovrebbe partire dall'approndire le condizioni proprio di
quelli a ridosso del Parco dell’Appia Antica.
“Non
siamo ancora allo spostamento degli ‘ sfasciacarrozze’ ma,
dopo 14 anni di rinvii e proroghe – concludono gli Amici del Parco
della Caffarella – è questo il primo importante risultato
ottenuto grazie alla mobilitazione dei cittadini”. Le
centinaia di fax inoltrati, le riunioni in Assessorato ed in
Commissione Ambiente di Roma Capitale,che questi infaticabili
volontari hanno seguito, stanno producendo i primi risultati. La
falda, e dunque le sorgenti della Caffarella, sentitamente
ringraziano.
Fonte: RomaToday di Fabio Grilli
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