In piazza del Campidoglio in divisa contro l'ipotesi di licenziamento di oltre 330 autisti, dovuto al taglio del 10% sul corrispettivo economico imposto dall'amministrazione capitolina per razionalizzare e riorganizzare il tpl romano.
A protestare sono i lavoratori di Roma Tpl, che nel giorno dello sciopero indetto da tutti i sindacati della società, che gestisce oltre il 20% delle linee urbane di superficie, si sono riuniti sotto Palazzo Senatorio, armati di fischietti, per spiegare le loro ragioni.
In solidarietà con i lavoratori e contro la società Tevere Tpl interviene il PD capitolino: "La Roma TPL invece di ricattare l’Amministrazione Comunale, attraverso i licenziamenti, per un taglio in linea con altri tagli a salvaguardia della sostenibilità di tutto il sistema del Tpl romano, dovrebbe ottimizzare il servizio, ricordare i propri adempimenti contrattuali come il completamento del rinnovo del parco veicolare e rivedere la dislocazione degli autobus nelle rimesse vicine alla zona di esercizio.
Questo per ridurre i kilometri che gli autobus percorrono in “fuori servizio”, in uscita e al rientro dei depositi, diminuendo cosi i consumi di carburante e l’inquinamento atmosferico come previsto dal capitolato d’appalto.
Il PD Roma sostiene la razionalizzazione voluta dall’amministrazione capitolina che non scarichi i danni di errori passati sulle famiglie dei lavoratori a cui va la nostra solidarietà".
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