martedì 1 luglio 2014

Gli “Sfasciacarrozze” di Viale Palmiro Togliatti



I demolitori autorizzati presenti su viale Palmiro Togliatti nel tratto che va da via Casilina e Via Papiria hanno aderito all’iniziativa dell’associazione “Vivere Verde”, nell’ambito di un progetto ecologico di demolizione delle auto presentato alla Regione Lazio Assessorato all’Ambiente nel lontano 2007. 
L’obiettivo pare sia quello di trovare una giusta soluzione al degrado ambientale, visto che questa vicenda del trasferimento dei demolitori si trascina da ormai 30 anni.
Queste attività che vedono coinvolti centinaia di addetti sono state impiantate negli anni ’70, quando nel territorio circostante non esistevano ancora gli insediamenti urbanistici attuali come Torre Spaccata e Viale dei Romanisti.
Le istituzioni regionali - comunali in tutto questo tempo non hanno trovato soluzione al problema malgrado un Decreto legge e diverse Delibere Regionali, dal momento che la soluzione è abbastanza complessa perché investe problemi sia a livello ambientale, tecnologico, economico e giuridico.
L’area del parco compresa tra via Casilina, via Palmiro Togliatti e via Papiria, ad oggi è ancora in uno stato di totale abbandono. Dallo sgombero del campo nomadi, che risale al 2010, tutto è rimasto com’era. Come se non bastasse, al centro della carreggiata della Togliatti, proprio all’altezza del parco di Centocelle, troviamo completamente inutilizzata, una pista ciclabile.
Purtroppo sono circa trent’anni che la cittadinanza convive con questo scempio che nuoce non solo agli occhi, ma anche alla salute. Un primo progetto di smaltimento degli sfasciacarrozze risale al lontano 1986.
Con il Casilino 900 ci saremmo aspettati una bonifica dell’area a ridosso del parco di Centocelle che ancora convive con quella presenza di carcasse di automobili gravemente nocive.
Mai nessuno che abbia veramente risolto il problema di questo angolo di Roma che tra degrado, autodemolitori e prostituzione notturna sta iniziando a somigliare a una favelas.
Cosa possa spingere i nostri governanti a livellare una capitale europea a scene da terzo mondo ancora non si è capito! Mistero …


Federica De Sanctis

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