I
demolitori autorizzati presenti su viale Palmiro Togliatti nel tratto
che va da via Casilina e Via Papiria hanno aderito all’iniziativa
dell’associazione “Vivere Verde”, nell’ambito di un progetto
ecologico di demolizione delle auto presentato alla Regione
Lazio Assessorato all’Ambiente nel lontano 2007.
L’obiettivo
pare sia quello di trovare una giusta soluzione al degrado
ambientale, visto che questa vicenda del
trasferimento dei demolitori si trascina da ormai 30 anni.
Queste
attività che vedono coinvolti centinaia di addetti sono
state impiantate negli anni ’70, quando nel territorio circostante
non esistevano ancora gli insediamenti urbanistici attuali come Torre
Spaccata e Viale dei Romanisti.
Le
istituzioni regionali - comunali in tutto questo tempo non hanno
trovato soluzione al problema malgrado un Decreto legge e diverse
Delibere Regionali, dal momento che la soluzione è abbastanza
complessa perché investe problemi sia a livello ambientale,
tecnologico, economico e giuridico.
L’area del parco
compresa tra via Casilina, via Palmiro Togliatti e via Papiria, ad
oggi è ancora in uno stato di totale abbandono. Dallo sgombero del
campo nomadi, che risale al 2010, tutto è rimasto com’era. Come se
non bastasse, al centro della carreggiata della Togliatti, proprio
all’altezza del parco di Centocelle, troviamo completamente
inutilizzata, una pista ciclabile.
Purtroppo sono circa
trent’anni che la cittadinanza convive con questo scempio che nuoce
non solo agli occhi, ma anche alla salute. Un primo progetto di
smaltimento degli sfasciacarrozze risale al lontano 1986.
Con il Casilino 900
ci saremmo aspettati una bonifica dell’area a ridosso del parco di
Centocelle che ancora convive con quella presenza di carcasse di
automobili gravemente nocive.
Mai nessuno che
abbia veramente risolto il problema di questo angolo di Roma che tra
degrado, autodemolitori e prostituzione notturna sta iniziando a
somigliare a una favelas.
Cosa possa spingere
i nostri governanti a livellare una capitale europea a scene da terzo
mondo ancora non si è capito! Mistero …
Federica De Sanctis
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