La
Via Anagnina è una strada
romana che, in parte, corrisponde all'antica Via
Latina.
Il
nome deriva dall'antico collegamento che la strada forniva, con la
città di Anagni.
La via fu
istituita nel 1933.
Dal 1972, con la Delibera 3246 del 30/05/1972, fu inclusa nel ex Municipio X.
Dopo la guerra si localizzarono lungo l'Anagnina numerose aziende manifatturiere di dimensioni piccole e medie, ma anche uno tra i giganti dell'industria romana, la FATME (costruzione impianti telefonici), trasferitasi qui dalla via Appia nel 1960, grazie anche all'intervento della Cassa per il Mezzogiorno. L'azienda fu una delle roccaforti della classe operaia della città, giungendo ad occupare oltre 4000 addetti finché, cambiati i tempi, le tecnologie e le produzioni, negli anni novanta fu definitivamente acquisita dalla Ericsson, che vi ha stabilito la sede italiana.
L'antica
via Latina serviva, in epoca romana, un territorio molto
antropizzato: ville e aziende agricole hanno quindi lasciato tracce
che vengono periodicamente alla luce, man mano che la zona viene
urbanizzata e si eseguono indagini archeologiche di tutela.
Nel
febbraio 2011, ad esempio, sono state ritrovate in una vasca 6
sculture di epoca severiana, presumibilmente pertinenti al mausoleo
familiare di una villa.
Nel
comprensorio subito fuori del Raccordo Anulare, tra la via Tuscolana
e l'Anagnina (Torre di Mezzavia), sono state edificate rilevanti
cubature destinate a servizi: dal 2004
uno dei primi grandi centri
commerciali romani (24 000 m²
su 2 livelli, 56 negozi, oltre 4 milioni di visitatori all'anno,
circa 1 200 posti auto).
Principale
nodo del trasporto pubblico al servizio della zona è la stazione
Anagnina
della linea
A della metropolitana. Capolinea sud-est della linea, è anche
capolinea di diverse linee bus, nonché stazione di scambio per le
direttrici sud-est delle autolinee extraurbane COTRAL.
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