Le
periferie romane continuano a regalare sorprese. Dopo il sito
archeologico scoperto ad
Ostia,
è Roma Est a regalare una grande e inaspettata sorpresa. E' emerso
infatti nella zona di
Tor
Vergata un enorme complesso termale con annessa villa. A scoprire il
sito archeologico
l'Università
di Tor Vergata grazie ad uno scavo didattico condotto dagli studenti
dell'omonima
universita'
in convenzione con la Soprintendenza archeologica di Roma.
E
quanto emerso è di grande valore. "I nove ambienti che sono
stati delimitatispiega
Roberto
Cereghino, direttore scientifico dello scavo- restituiscono un ricco
apparato
decorativo,
con centinaia di frammenti provenienti da pavimentazioni musive e da
stucchi
dipinti
e affreschi figurati. Tracce della decorazione pittorica si
conservano anche sull'alzato a
testimonianza
di vani adornati dal celeste, dal blu, dal verde acqua, dal giallo,
dal rosso e dal
nero".
La funzione termale e' accertata da un'ampia cisterna sotterranea a
bracci, rinvenuta a
breve
distanza, sotto via Galvano della Volpe, e dalle indagini sui primi
due ambienti caratterizzati da piccoli pilastri a base
quadrata,
le 'suspensurae', e da un sistema di coibentazione delle pareti
mediante 'tegulae mammatae', elementi caratteristici
degli
ambienti destinati a essere riscaldati e dunque costruiti con
materiali adatti a limitare la dispersione termica. Insieme agli
archeologi,
gli studenti che si sono avvicendati in cantiere dal 12 maggio hanno
individuato, in poche settimane, una migliore
definizione
della successione planimetrica dei vari ambienti e acquisito
frammenti ceramici e architettonici utili per
l'inquadramento
cronologico del complesso termale, il cui apice si colloca entro la
prima meta' del I secolo dopo Cristo. Prima di
dedicarsi
alle operazioni di scavo, gli studenti hanno seguito un seminario di
addestramento cantieristico e di primo soccorso
presso
il servizio Gestione protezione e sicurezza dell'universita' di Tor
Vergata.
I
docenti che partecipano allo scavo, Margherita Bonanno, Marcella
Pisani e Giulia Rocco,
ipotizzano
una futura area archeologica aperta alle visite. Oggi e' il primo
momento di incontro tra i partecipanti al progetto e la
cittadinanza,
invitata nel pomeriggio a seguire la visita agli scavi, per
l'occasione illustrati con tabelloni didattici redatti dagli
studenti.
Ma i risultati che giungeranno dalla prosecuzione delle indagini e
dalle attivita' di promozione svolte dagli studenti
potrebbero
aiutare a inserire il complesso monumentale in un'area fruibile al
pubblico, come nel caso dei resti presenti nel parco
contiguo,
caratterizzato dalla presenza dell'asse viario Tuscolo-Fidene. Le
attivita' di studio e ricerca, al termine della campagna
di
scavo di quest'anno, riprenderanno alla fine di settembre nei
laboratori messi a disposizione dalla Soprintendenza speciale
per
i Beni archeologici di Roma, presso la Villa dei Sette Bassi e presso
l'Universita' degli Studi di Roma Tor Vergata.
Fonti;
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