lunedì 16 giugno 2014

I Crimini della Chiesa


4.500 Sassoni sono decapitati su ordine di Carlo Magno per aver rifiutato il battesimo cattolico;
24 ribelli romani sono condannati a morte su ordine di papa Giovanni XIII a Roma;
800 ebrei sono massacrati dai cattolici a Worms in Germania;
100 ebrei sono massacrati dai cattolici in Francia;
2.700 prigionieri di guerra musulmani sono decapitati dai crociati in Palestina;
250 catari e valdesi sono arsi vivi per ordine dell’Inquisizione nel sud della Francia;
267 ebrei sono impiccati a Londra a seguito di false accuse di omicidio rituale ai danni dei cattolici;
2.500 abitanti di Cesena sono massacrati dai mercenari pontifici in quanto ribelli antipapali;
4.000 ebrei sono massacrati dai cattolici a Siviglia in Spagna;
30 cittadini romani sono condannati a morte per ordine del governo pontificio in quanto ribelli;
300 donne accusate di stregoneria sono arse nel comasco per ordine dell’Inquisizione cattolica.
15 cittadini romani sono massacrati dalle guardie svizzere del papa.
1.712 fedeli valdesi sono massacrati dai cattolici.
Giovanni Paolo II passa per essere stato un papa pellegrino, disposto a spostarsi ovunque per dire una parola di pace, e pronto a dialogare con chiunque.
La realtà “interna” era invece opposta all’immagine che fu costruita su Wojtyła. Nella Chiesa cattolica era vietato dissentire dal papa polacco, pena il silenzio, l’allontanamento, la perdita del posto. Un tempo si rischiava il rogo, quindi bisogna riconoscere che qualche passo avanti si è fatto.
Le vittime dello stato vaticano sono state parecchie, molte di loro sono colpevoli di “inculturazione”, ovvero di cercare di adeguare la religione cattolica alle culture locali, e non viceversa.
Tissa Balasuriya teologo cingalese, prima scomunicato, poi riammesso nella Chiesa, sostenitore dell’inculturazione e di tesi non ortodosse sull’immacolata concezione;
Leonardo Boff francescano brasiliano, fondatore della “Teologia della Liberazione”. Nel 1985 la Chiesa lo costrinse al silenzio;
Hans Kung teologo svizzero, liquidato dalla cattedra di Teologia per aver messo in dubbio il dogma dell’infallibilità della Chiesa;
Marciano Vidal teologo spagnolo, sotto inchiesta per anni da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede. Costretto a ritrattare le sue teorie “non ortodosse” su contraccezione, aborto e fecondazione artificiale.
La Chiesa non è solo questo … In Italia i casi di molestie che coinvolgono la Chiesa sono oltre una quarantina.
L'immagine di un Cristo in croce. Un ragazzino nudo. Un frate che l'accarezza: "Non avere paura, sono le mani di Dio". È uno dei tanti casi di preti pedofili mai trapelati. Soffocato nel pianto di un undicenne diventato adulto covando un terribile segreto. Di questa tragedia dimenticata nessuno ha mai parlato. Eppure chi doveva sapere, sapeva, vescovo, priore e famiglia. Non si tratta di un episodio isolato.
È l'altra faccia della pedofilia in agguato nell'oscurità di chiese e sacrestie. Un crimine declassato a semplice peccato, da assolvere e dimenticare. Coperto dalle penitenze, protetto dal segreto della confessione. La lettera di Benedetto XVI ai cattolici irlandesi sembra rompere questo silenzio colpevole durato decenni. Il papa si scaglia contro i sacerdoti macchiati di violenze e i vescovi che le hanno nascoste, invitando per la prima volta a denunciare i casi ai tribunali.
Oltre 40 storie, a cui si aggiungono le segnalazioni senza risposta, i casi insabbiati, le vittime che puntano il dito contro religiosi già in prigione, trasferiti in altre parrocchie, spediti all'estero o rinchiusi negli istituti per l'assistenza spirituale.
Omelie e rosari fanno da cornice a molti processi. Che finiscono spesso in prescrizione.
Il caso di don Marco Dessì ve lo ricordate? Il missionario italiano della diocesi di Iglesias che operava in Nicaragua. Nel 1990 fu segnalato da alcune associazioni cattoliche. Abusi su un gruppo di ragazzini, tutti maschi di età compresa fra gli 11 e i 14 anni e costretti a ogni tipo di prestazione sessuale. Dopo i rapporti completi diceva loro che erano diventati dei prescelti.
Il processo ripartirà in ottobre, ma ormai la prescrizione è vicina.
Vittime due volte. È questo il dramma nel dramma per molte vittime. Perché alzare la testa non solo è difficile, ma spesso è inutile.

Federica De Sanctis



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