Enrico Letta presidente del consiglio europeo.
Lo chiedono Londra, e Parigi e non, come si potrebbe pensare, l'Italia.
La notizia è riportata dal quotidiano “Il Messaggero”.
I francesi spingerebbero per il nostro vicepremier per evitare di affidare il Consiglio europeo alla premier danese Helle Thorning Schmidt, esponente di un Paese fuori dall’euro, il premier britannico Cameron vuole dal suo canto bocciare il tedesco Juncker e rendere quanto meno complicata la partita della nuova Commissione. Un nome, quello di Letta, su cui converge anche Berlino: la Merkel pretende l'ufficializzazione solo del candidato del suo europartito Ppe a prossimo predidente della Commissione, il lussemburghese Jean Claude Juncker lasciando informali gli accordi sulle altre nomine. La notizia delle pressioni sul nome di Letta, stando alle indiscrezioni del quotidiano romano, ha irritato non poco Renzi. "il nome italiano lo decidiamo noi, non altri". Poi una dichiarazione molto diplomatica sull'ex premier: "Letta è una persona molto stimata e questo riconoscimento non può che renderci orgogliosi. Se davvero verrà proposta la sua nomina si vedrà, l'importante è uscirne bene come Paese".
La reazione - Perché Matteo non l'ha presa tanto bene? Perché queste pressioni rendono più difficile la sua partita di dare a Federica Mogherini la poltrona di Alto rappresentante della politica estera e sicurezza dell'Unione. E siccome la presidente del Consiglio europeo è una poltrona più importante del ruolo di Alto Commissario, sarebbe difficile per Renzi rifiutarla. E per questo, come spiega il Messaggero, il premier sta cercando di "stringere" e incassare immediatamente il via libera alla Mogherini. "Noi non chiediamo un sì formale ma almeno politico alla definizione dell'ìdentikit della squadra che giuderà l'Unione nei prossimi", questa l'indiscrezione raccolta dal Messaggero a Palazzo Chigi. Dal suo canto Letta, forse per scaramanzia o solo per diplomazia, getta acqua sul fuoco. Considera archiviata la questione
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