A
suo tempo suscitò molto interesse l'affermazione che Mario Monti
fece in materia fiscale sostenendo che il suo Governo avrebbe puntato
al passaggio dalle imposte dirette a quelle indirette.
Ma voi sapete quali
sono le imposte dirette e quali sono le imposte indirette?
In
linea di principio le imposte dirette sono quelle che colpiscono
direttamente il reddito di un cittadino, e l'esempio più comune è
l'Irpef, l'imposta sulle persone fisiche.
Le
imposte indirette invece colpiscono il cittadino solo nel momento in
cui acquista, consuma o trasferisce un determinato bene. Esempio
classico è l'IVA.
Perché Monti volle
puntare sulle imposte indirette e non su quelle dirette?
Sicuramente una
ragione fondamentale è che le imposte indirette non si possono
evadere, mentre l'evasione fiscale agisce sulle imposte dirette.
Infatti chi non dichiara completamente o non dichiara affatto il
proprio reddito reale, paga ovviamente meno tasse.
Ma quali sono le
controindicazioni?
Le imposte dirette,
se correttamente pagate, sono correlate alla ricchezza di ogni
individuo, con il principio fondamentale che chi possiede e guadagna
di più, giustamente paga di più.
Le imposte indirette
invece colpiscono tutti nello stesso modo.
Tasi, Tari, Imu e
Iuc … No, non sono nomi di cagnolini, ma acronimi per indicare le
tasse.
Parliamo
di tributo comunale per i Servizi Indivisibili erogati, parliamo di
tassa
sulla proprietà degli immobili,
parliamo della
tassa dei rifiuti,
parliamo dell’ imposta
unica comunale, la nuova tassa ingloba i tributi dovuti in relazione
alla casa e alla produzione e smaltimento di rifiuti ed è
applicabile tanto ai proprietari quanto agli inquilini.
Ma
la domanda sorge spontanea … Ma perché pagare ad esempio la tassa
sulla “mondezza” quando comunque l’Ama non adempie il suo
compito?
E’inammissibile e
inaccettabile che si è costretti a dover accumulare i rifiuti ai
lati del cassonetto in attesa che vengano raccolti secondo le
modalità e le scadenze pattuite con Ama.
Noi paghiamo e in
cambio cosa abbiamo?
Male odori
dell’immondizia, con il costante pericolo di infestazione di topi o
insetti.
Ma a farla da
padrone ci sono anche le tasse
sulle tasse, ovvero veri e
propri contributi obbligatori che enti inutili, come le provincie,
richiedono alle famiglie per finanziare il proprio funzionamento.
Un recente studio
fornisce i dati definitivi sugli aumenti delle tasse,
dirette ed indirette, fornendo un dato scioccante, quasi 2.500 euro
in più all’anno per ogni nucleo familiare, una cifra assurda che
rischia di proiettare sul baratro della povertà diverse migliaia di
famiglie, mentre i servizi, i beni, le tasse
e la vita hanno avuto incrementi spesso da record.
L’introduzione
dell’Imu a mio avvio
risulta essere quasi una beffa, soprattutto a chi la casa la sta
ancora pagando attraverso il rimborso del mutuo e che ha visto
saltare tutti i calcoli effettuati in precedenza, perché trovare
2.500 euro in più l’anno per far fronte alle tasse
richieste, vuol dire prevedere 200 euro mensili di spese aggiuntive
quando la maggioranza degli italiani stentava già ad arrivare a fine
mese.
Vergognatevi!
Federica
De Sanctis
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