«Lo vedi ecco
Marino, il primo cittadino, la stai a rovinà questa città». Sono
ancora loro, i dipendenti della Multiservizi, società partecipata
del Comune di Roma che da vent'anni si occupa di pulizia, igiene,
manutenzione, sicurezza e agibilità di spazi e edifici pubblici
della Capitale. Sono tornati in Piazza del Campidoglio, cantando una
versione rivisitata di Nannì, la famosa canzone romanesca scritta da
Franco Silvestri, per protestare contro «la scelta
dell'amministrazione di appaltare le attività svolte dalla Roma
Multiservizi ad un'altra ditta», il Consorzio Nazionale Servizi
(CNS), spiegano i manifestanti. Sono infatti 2400 i dipendenti che
rischiano di perdere il loro posto di lavoro. «La Multiservizi ha
chiuso il bilancio 2013 con 3 milioni di euro di attivo, - ha
commentato Letizia Pio, entrata in società nel 1995, ora è
diventata una coordinatrice - non capiamo per quale ragione
l'amministrazione voglia dismetterla». In questo momento una
delegazione di Roma Multiservizi sta salendo in Campidoglio per
assistere all'Assemblea capitolina.
UNA
DELEGAZIONE DAL SINDACO
«Ci riceveranno nuovamente alla fine della seduta per ascoltare
ancora le nostre richieste. Ripeteremo all'amministrazione che
vogliamo l'opportunità di non dover lavorare con un datore di lavoro
di cui non sappiamo nemmeno il nome e di avere garantiti gli stessi
parametri, livelli, retribuzioni e straordinari. Chiederemo alla
Giunta di ripensare alla decisione di appaltare le attività svolte
dalla Roma Multiservizi al Consorzio Nazionale Servizi (CNS) e di
riformulare un piano B». A parlare è Emanuela un'amministrativa di
Roma Multiservizi, acclamata dai colleghi della società mentre
scendeva le scale di Palazzo Senatorio. «Ce la facciamo!» Urlano e
si danno manforte a vicenda i manifestanti. Prima di tornare in Aula
Giulio Cesare (Emanuela fa parte della delegazione che sta seguendo o
lavori) la ragazza, visibilmente scossa e pallida in viso, ha
accettato un pacchetto di biscotti offertole dai colleghi che stanno
presidiando Piazza del Campidoglio. Nel frattempo i manifestanti
intonano cori e cantano l'inno d'Italia.
MARINO:
LAVORO PER RISOLVERE IL PROBLEMA
«In questo momento economicamente difficile occorre cessare di
esasperare gli animi dei dipendenti preoccupati per il proprio
futuro. L'amministrazione sta lavorando quotidianamente per
salvaguardare i livelli occupazionali di chi oggi è assunto alla
Multiservizi». Lo dice in una nota il sindaco di Roma Capitale,
Ignazio Marino. «Se la convinzione di qualcuno è quella che Roma
Capitale voglia lasciare a casa dipendenti e famiglie e che sia
impossibile intervenire per assicurare la migliore delle soluzioni
possibili, allora sarebbe corretto che questo qualcuno si faccia da
parte- conclude Marino- facendo lavorare chi sta riuscendo a
risolvere una questione fondamentale come il lavoro e il futuro di
migliaia di lavoratori».
IL CASO:
NIENTE BIDELLI, BIMBI A CASA Bambini
costretti a tornare a casa per mancanza di collaboratori scolastici.
È avvenuto questa mattina nella materna «Bachelet» di Cinecittà
Est dove il dirigente scolastico è stato 'costrettò a rimandare a
casa gli alunni a causa dell'assenza dei bidelli. Ma questa
situazione si è ripetuta in molte scuole comunali di quasi tutti i
Municipi della Capitale, dove a causa della mobilitazione del
personale, l'assenza di personale non ha consentito il regolare
svolgimento delle attività.
Fonte:http://www.iltempo.it/roma-capitale/2014/06/12/multiservizi-assedio-al-campidoglio-1.1260180
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